Un nuovo modello delle correnti oceaniche creato grazie al satellite GOCE

Mappa delle correnti oceaniche secondo il modello creato usanto i dati del satellite GOCE (Immagine ESA/CNES/CLS)
Mappa delle correnti oceaniche secondo il modello creato usanto i dati del satellite GOCE (Immagine ESA/CNES/CLS)

Questa settimana al quartier generale dell’UNESCO a Parigi si sta tenendo il 5th International GOCE User Workshop, che ha lo scopo di presentare e discutere le scoperte effettuate grazie al satellite GOCE (Gravity Field and Steady-State Ocean Circulation Explorer) dell’ESA. In particolare, c’è stata una presentazione di un nuovo modello delle correnti oceaniche, il più accurato mai prodotto.

Negli anni scorsi, le precisissime rilevazioni della gravità terrestre effettuate dal satellite GOCE erano state in primo piano, con la presentazione di mappe gravitazionali molto precise del geoide. Tuttavia, durante la sua missione compiuta tra il 2009 e il 2013 il secondo obiettivo di GOCE era l’esplorazione della circolazione negli oceani, la OC nel nome del satellite.

Per creare un modello delle correnti oceaniche, gli scienziati hanno usato come riferimento l’altezza media della superficie dei mari misurata in un periodo di oltre vent’anni da altri satelliti, tra i quali Envisat dell’ESA. Confrontando queste misurazioni con quelle del geoide, è stato possibile dedurre i livelli d’acqua nei vari punti dei mari.

Il passo successivo è stato quello di calcolare i flussi delle acque e le loro velocità. Questo modello creato usando i dati di GOCE è stato verificato utilizzando boe posizionate nei mari in modo da tracciare i flussi delle acque. Il risultato ha mostrato che questo modello è più accurato di tutti quelli precedenti basati su dati rilevati dallo spazio.

La stima accurata delle correnti sulla superficie degli oceani è fondamentale per avere una migliore comprensione delle dinamiche degli oceani. Ciò perché permetterà di ottenere un miglior monitoraggio dei mari per capirne i cambiamenti nel corso del tempo. Queste informazioni saranno utili anche a livello metereologico perché le correnti oceaniche influenzano anche il tempo atmosferico.

Questo non è il primo studio ecologico che ha utilizzato i dati rilevati da GOCE: un paio di mesi fa è stata presentata un’analisi dei dati di questo satellite che mostrano lo scioglimento dei ghiacci in Antartide. Queste ricerche sono molto importanti anche per capire l’evoluzione del clima a livello globale perciò i moltissimi dati raccolti da GOCE continuano a essere studiati e analizzati.

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