ENIAC, uno dei primi computer della storia, è stato messo in esposizione

Glen Back e Betty Snyder mentre lavorano su ENIAC
Glen Back e Betty Snyder mentre lavorano su ENIAC

Una parte di ENIAC (Electronic Numerical Integrator And Computer), considerato per decenni il primo computer elettronico, è stata messa in esposizione al pubblico al Fort Sill Field Artillery Museum in Oklahoma, negli USA, dopo un lavoro di restauro. Il progetto iniziò durante la II Guerra Mondiale per risolvere problemi di calcolo balistico connessi al lancio di proiettili d’artiglieria ma venne attivato solo nel 1946.

Quando è stato levato il segreto sul computer britannico Colossus, la storia dell’informatica è stata in parte riscritto. Tuttavia, ENIAC era stato progettato come computer “general purpose”, cioè come computer che poteva essere programmato per risolvere diversi tipi di problemi. Infatti, pur essendo nato come progetto militare venne usato anche per scopi civili come la classificazione dei dati dei censimenti e per applicazioni scientifiche come le previsione metereologiche da John von Neumann.

Si era agli albori della storia dei computer ed ENIAC, con le sue 18.000 valvole termoioniche, le sue 30 tonnellate di peso e i circa 167 metri quadrati di superficie occupata, non era esattamente un portatile. Nel 1955 esso venne considerato obsoleto dall’esercito americano e parte di esso venne inviata al museo della Smithsonian Institution per esservi esposto. Un’altra parte finì a Fort Still per essere dimenticata per lungo tempo, persa in vecchi magazzini e nella burocrazia.

Nel 2006, il miliardario Ross Perot acquistò una parte di ENIAC e ottenne i pannelli di Fort Still in cambio della promessa di restaurarli. Nel 2007, una parte di ENIAC venne messa in mostra nell’edificio in cui Perot aveva l’ufficio ma poche persone potevano vederlo. L’azienda di Perot venne acquistata da Dell nel 2009 e venne raggiunto un accordo per riportare i componenti di ENIAC a Fort Still.

Il restauro è stato complesso e non è ancora stato completato. Il computer rimane incompleto anche se è previsto che vengano aggiunte altre valvole termoioniche. Non potrà più funzionare ma darà la possibilità di vedere com’era fatto un computer degli anni ’40. La differenza abissale rispetto ai computer attuali mostra chiaramente gli incredibili progressi compiuti in questi decenni.

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