Doctor Who – Genesis of the Daleks

Doctor Who - Genesis of the Daleks
Doctor Who – Genesis of the Daleks

“Genesis of the Daleks” è un’avventura della dodicesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1975. Segue “The Sontaran Experiment” ed è un’avventura composta da sei parti scritta da Terry Nation e diretta da David Maloney.

La storia

Il Quarto Dottore (Tom Baker), Sarah Jane Smith (Elisabeth Sladen) e Harry Sullivan (Ian Marter) vengono intercettati dai Time Lord mentre stavano tornando sull’arca spaziale e inviati su Skaro, il pianeta natale dei Dalek. I Time Lord hanno deciso di risolvere il problema della minaccia dei Dalek inviando il Dottore nel periodo della loro nascita per interferire nella loro evoluzione.

Il pianeta Skaro è devastato dalla lunghissima guerra tra i Kaled e i Thal e ormai i pochi sopravvissuti si combattono con le ultime armi a loro disposizione. Nella sua missione, il Dottore deve affrontare assieme ai suoi compagni molti pericoli tra cui Davros, il creatore dei Dalek.

Extra

Questo DVD è ricco di extra. Sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione, i Radio Times Billings e una galleria di immagini tratte da quest’avventura.

Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte dei protagonisti Tom Baker ed Elisabeth Sladen, dell’attore Peter Miles e del regista David Maloney.

Genesis of a Classic. Un documentario di 62 minuti sulla produzione di quest’avventura.

The Dalek Tapes. Un documentario di 55 minuti sulla storia dei Dalek e le loro apparizioni in “Doctor Who”.

Continuity Compilation. Una serie di annunci della BBC riguardanti le varie trasmissioni di quest’avventura.

Blue Peter. Uno spezzone dalla trasmissione Blue Peter del marzo 1975 in cui vengono mostrati dei modellini di “Doctor Who” costruiti da un fan.

The Doctor Who Annual 1976. La rivista “Doctor Who Annual” del 1976 in formato PDF.

I Dalek erano i mostri più famosi in “Doctor Who” ma sulle loro origini erano stati forniti solamente alcuni accenni nella loro prima avventura, “The Daleks“. Il loro creatore Terry Nation aveva ideato la storia della loro nascita in un fumetto e successivamente un’altra storia diversa in un racconto. Già nel 1973 l’allora produttore Barry Letts gli aveva chiesto di scrivere una versione ufficiale dell’origine dei Dalek per “Doctor Who” e fu così che nacque Davros, il brillante scienziato che però ha idee decisamente fasciste.

Il nuovo produttore Philip Hinchcliffe e il nuovo script editor Robert Holmes non amavano particolarmente i Dalek ma la sceneggiatura di “Genesis of the Daleks” poteva essere adattata alla loro idea di “Doctor Who” come serie più adatta ad un pubblico adulto.

Fin dall’inizio, i Dalek avevano rappresentato una metafora del nazismo, in “Genesis of the Daleks” la presenza dei loro precursori umanoidi permise a Terry Nation di rendere quella metafora ancor più forte e trasparente. Quest’idea si combinava bene con quelle del produttore Philip Hinchcliffe e dello script editor Robert Holmes e il risultato fu un’avventura decisamente dark e violenta rispetto agli standard di “Doctor Who” dell’epoca.

“Genesis of the Daleks” venne criticata per la violenza di varie scene, ritenuta non adatta ai tanti bambini che guardavano “Doctor Who”. Certo, i contenuti sono decisamente forti ma non sono gratuiti dato che hanno un preciso senso all’interno di quel tipo di storia. Quest’avventura racconta infatti la parte finale di una lunghissima e terribile guerra sul pianeta Skaro tra i Kaled e i Thal. Si tratta quindi di un tipo di storia che è davvero difficile mostrare in maniera efficace senza ricorrere ad una certa dose di violenza.

Non sono solo gli scontri tra Kaled e Thal ad essere violenti ma ci sono anche i tanti mutanti nati a causa delle tante sostanze tossiche rilasciate nei moltissimi anni di guerra. Per i Kaled la purezza razziale è importantissima perciò i mutanti vengono abbandonati al loro destino e quelli che riescono a sopravvivere sono pericolosi per chiunque esca dalle cupole che proteggono le ultime roccaforti dei Kaled e dei Thal.

Davros ha previsto che alla fine saranno i mutanti a sopravvivere e ha deciso di essere lui a guidare la loro evoluzione creando i Dalek. In questo senso, “Genesis of the Daleks” contraddice in parte quanto detto in “The Daleks”, ovvero che i Dalek erano mutanti: in parte lo sono ma alcune delle loro caratteristiche sono state create da Davros alterando anche in maniera pesante il corso delle mutazioni.

Davros è la connessione tra Kaled e Dalek sia fisicamente che per la sua filosofia che inserisce nei Dalek. In particolare, Davros interviene pesantemente sulle emozioni delle sue creature, rimuovendo la compassione. Il termine “pietà” non fa parte del loro vocabolario perché nulla deve distoglierli dai loro propositi di dominio assoluto.

I Time Lord hanno incaricato il Dottore di fermare o almeno di alterare la genesi dei Dalek in quello che è il primo atto della Guerra Temporale citata molte volte nella nuova serie di “Doctor Who”. Nel mezzo di quella che è una guerra brutale che ha devastato il pianeta Skaro, viene combattuta una guerra mentale tra il Dottore e Davros, che si combattono non con armi, o almeno non solo con esse, ma con le loro idee.

“Genesis of the Daleks” diventa una grande storia morale anche perché Davros non si limita ai suoi scoppi d’ira in cui chiede lo sterminio dei suoi nemici ma mostra anche di poter discutere freddamente piani terribili. Davros elimina chiunque veda come ostacolo per i suoi piani, anche se è un Kaled, ma sa anche dire ciò che può persuadere il suo popolo a sopportare sacrifici estremi nell’illusione di vedere la fine della guerra.

Uno dei momenti iconici non solo di “Genesis of the Daleks” ma dell’intera saga di “Doctor Who” è quello in cui il Dottore ha la possibilità di eliminare tutti i Dalek e si ferma per chiedersi se ne abbia il diritto. Circa 17 anni prima che il Capitano Picard si chieda se abbia il diritto di distruggere i Borg, il Dottore riflette sul fatto che si tratterebbe di un genocidio e compierlo lo metterebbe sullo stesso piano dei Dalek.

Alla fine, il Dottore rinuncia a sterminare i Dalek anche se ne cambia in qualche modo la storia. Le conseguenze della sua decisione si manifesteranno solo col tempo ma a dispetto di tutto ciò che succederà e dei suoi dubbi, il Dottore non potrebbe mai agire come i Dalek.

È per questi contenuti che “Genesis of the Daleks” è sempre nella Top 10 di qualsiasi sondaggio fatto tra i fan che chiede quali siano le migliori avventure di “Doctor Who” venendo anche votata la primo posto in un paio di questi sondaggi effettuati dalla rivista “Doctor Who Magazine”.

Nonostante ciò, “Genesis of the Daleks” non è perfetta. Ci sono episodi in cui la storia viene tirata un po’ per le lunghe e non tutti i cliffhanger alla fine dei vari episodi sono eccezionali. Secondo me sono comunque piccoli difetti in un’avventura che complessivamente è fantastica grazie ad una storia con basi molto solide ma anche grazie alle interpretazioni dei protagonisti. Michael Wisher è davvero ottimo nel ruolo di Davros e Peter Miles lo assiste magnificamente nel ruolo di Nyder, freddo, arrogante e assolutamente devoto a Davros.

Nel 2006, la Big Finish ha prodotto la mini-serie audio “I, Davros”, che racconta la storia del creatore dei Dalek. È composta da quattro parti:

“Genesis of the Daleks” è tra le migliori avventure di “Doctor Who” mai prodotte e il cofanetto include un secondo DVD che contiene extra davvero interessanti perciò non possono esistere scuse per non averlo!

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