Horror metropolitano

H.P. Lovecraft nel giugno 1934 (Foto Lucius B. Truesdell)

Howard Phillips Lovecraft nacque il 20 agosto 1890 a Providence, nel Rhode Island, negli USA. Il lavoro di H.P. Lovecraft in campo letterario cominciò come poeta, revisore di manoscritti e giornalista. Nel 1919 pubblicò il racconto “Dagon”, dove cominciò a sviluppare i temi che avrebbero caratterizzato la sua carriera. Per l’occasione, utilizzò una divinità mesopotamica ma negli anni successivi cominciò a creare una sua mitologia.

Alcune opere di H.P. Lovecraft vennero pubblicate postume e col tempo raggiunsero la fama. I cosiddetti Miti di Cthulhu, che includono le opere che includono un pantheon di divinità e varie creature totalmente aliene, divennero la parte più importante delle opere dell’autore. Includono elementi di fantascienza, fantasy e horror, e finirono per influenzare generazioni di scrittori di quei generi.

David Duchovny nel 2013

David William Duchovny è nato il 7 agosto 1960 a New York, negli USA. Nel 1993 arrivò il grande successo per David Duchovny quando cominciò a interpretare l’agente Fox Mulder nella serie “X-Files” (“The X-Files”). È celebre anche come protagonista delle le serie “Californication”, andata in onda tra il 2007 e il 2014, e “Aquarius”, andata in onda tra il 2015 e il 2016. Duchovny è stato anche produttore esecutivo di entrambe le serie.

Io sono leggenda di Richard Matheson

Il romanzo “Io sono leggenda”, conosciuto anche come “I vampiri”, (“I Am Legend”) di Richard Matheson è stato pubblicato per la prima volta nel 1954. In Italia è stato pubblicato come “I vampiri” da Longanesi nel n. 31 di “Suspense!” nella traduzione di Elisa Marpicati, da De Carlo Editore nel n. 10 di “Gamma. [Il Fantalibro]. I Capolavori della Fantascienza”, da Mondadori nel n. 143 dei “Classici Urania” nella traduzione di Lucia Milani, all’interno del n. 26 dei “Massimi della Fantascienza” nella traduzione di Valentino De Carlo, come “Io sono leggenda” nel n. 110 di “Oscar Fantascienza” e nel n. 1292 di “Urania” sempre nella traduzione di Valentino De Carlo, da Fanucci Editore nel n. 12 di “Collezione Immaginario. Dark”, nel n. 54 di “Tascabili Immaginario” e nel n. 32 di “Tascabili Immaginario Extra” nella traduzione di Simona Fefè e di nuovo da Mondadori in “Oscar Moderni Cult” nella traduzione di Giovanna Scocchera e nel n. 249 di “Urania Collezione” in una nuova traduzione integrale sempre di Giovanna Scocchera.

Le giornate di Robert Neville trascorrono alla ricerca dei vampiri che vivono nell’area attorno alla sua casa nascondendosi dalla luce del Sole per uscire dopo il tramonto. Cerca di trovarne e ucciderne il più possibile, ben sapendo che di notte verranno a cercarlo per convincerlo a uscire tentando a volte un attacco per penetrare nella sua casa.

La situazione per Robert Neville è difficile perchè per quanto ne sa è l’ultimo uomo rimasto sulla Terra dopo che una pandemia ha trasformato tutti gli altri in vampiri. Fatica a rimanere lucido e fin troppo spesso si ubriaca per sfuggire alla disperazione provocata da quella situazione. Cerca di capire l’origine e le caratteristiche del vampirismo sperando di migliorare le sue difese ma rischia sempre di commettere errori fatali.

Norman Reedus nel 2017

La decima stagione è stata prodotta e trasmessa quasi tutta con il formato ormai diventato usuale: 15 episodi dei quali 8 sono stati trasmessi tra ottobre e novembre 2019 e 7 tra febbraio e aprile 2020. L’episodio finale della stagione è stato rimandato a data ancora da destinarsi perché la post-produzione è stata interrotta quando è scoppiata l’emergenza Covid-19. Il problema potrebbe colpire tutta la saga e ha già provocato il ritardo della messa in onda del nuovo spinoff “The Walking Dead: Beyond World”, il cui debutto è ora annunciato genericamente per più avanti nel corso del 2020.

La decima stagione è tutta dedicata allo scontro tra le varie comunità e i Sussurratori. C’è un nuovo salto in avanti dalla fine della nona stagione ma solo di qualche mese. La situazione sembra indicare una tregua ma è evidente fin dall’inizio che non c’è una vera pace e che qualcosa può succede in qualsiasi momento.

Patrick George Troughton nacque il 25 marzo 1920 a Mill Hill, nel Middlesex, in Inghilterra. Dopo la fine della II Guerra Mondiale, Patrick Troughton tornò a lavorare come attore in teatro. Dopo un paio di anni cominciò a ottenere anche parti in produzioni televisive e cinematografiche. La sua carriera si sviluppò soprattutto in televisione e nel 1953 divenne il primo attore a interpretare Robin Hood in televisione in una miniserie della BBC. Nel corso degli anni ’50, si guadagnò una fama crescente partecipando a molte produzioni televisive.

Nel 1966 lo staff di produzione di “Doctor Who” era alle prese con il problema di scegliere se terminare la serie a causa dei problemi di salute dell’attore William Hartnell o provare a sostituirlo nel ruolo del Dottore. Patrick Troughton accettò di subentrare e interpretò il Secondo Dottore fino al 1969, quando lasciò la serie per il timore di rimanere identificato con quel ruolo.