Doctor Who – Il pianeta dei mostri

Ruby Sunday (Millie Gibson) e il Quindicesimo Dottore (Ncuti Gatwa) ne Il pianeta dei mostri (Immagine cortesia BBC / Disney+)
Ruby Sunday (Millie Gibson) e il Quindicesimo Dottore (Ncuti Gatwa) ne Il pianeta dei mostri (Immagine cortesia BBC / Disney+)

“Il pianeta dei mostri” (“Dot and Bubble”) è il sesto episodio della quattordicesima stagione della nuova serie di “Doctor Who”, indicata anche come prima stagione, e segue “Il cerchio delle fate“. È disponibile nel Regno Unito e in Irlanda sui canali BBC e in molte altre nazioni sulla piattaforma Disney+.

N.B. In varie pubblicità e iniziative di marketing, questa stagione è promossa come la prima, segnando l’inizio della produzione da parte di Bad Wolf e della distribuzione da parte di Disney+, da cui la doppia notazione. Sul sito web della BBC “Il pianeta dei mostri” è indicato come episodio 5 di 8 ma Disney+ lo indica come sesto episodio.

Nota. Quest’articolo contiene alcuni spoiler su “Il pianeta dei mostri”.

Cittàbella dovrebbe essere un luogo splendido in cui vivere ma Lindy Pepper-Bean (Callie Cooke) comincia a vedere che i suoi contatti stanno sparendo uno dopo l’altro. Quando il Quindicesimo Dottore (Ncuti Gatwa) e Ruby Sunday (Millie Gibson) si inseriscono nella sua bolla per avvisarla che dentro Cittàbella ci sono creature mostruose, la bolla in cui vive viene violata.

Si dice che qualcuno viva in una bolla quando si ha la consapevolezza solo di alcune parti del mondo che esiste attorno a noi. Ciò vuol dire non sapere neppure dell’esistenza di quella bolla ed essere incapaci di gestire situazioni inaspettate causate da fattori esterni a quella bolla. Nel caso degli abitanti di Cittàbella la bolla è un sistema elettronico che crea un ambiente social estremo in cui gli abitanti interagiscono.

A livello superficiale, questa situazione sembra una critica della società dei social media in cui soprattutto i giovani possono chiudersi in una bolla virtuale. Ci sono moltissime analisi, non sempre approfondite e a volte proprio fatte di stereotipi, riguardanti questa e altre bolle come meccanismi difensivi, rifiuto di una società che sembra portare tanti problemi e altro.

Ne “Il pianeta dei mostri” i pericoli all’esterno della bolla sono reali e la metafora degli abitanti incapaci perfino di camminare senza le indicazioni del sistema elettronico viene approfondita ben oltre qualsiasi stupidaggine da boomer. Non è la prima volta che Russell T Davies utilizza elementi narrativi che sembrano fare una facile satira della nostra società per poi scavare più a fondo.

Quando Russell T Davies va oltre un certo umorismo rozzo riesce a creare storie i cui significati profondi diventano chiari solo pian piano. In questo caso, i telespettatori imparano lentamente a conoscere Cittàbella e in particolare Lindy. Solo alla fine, Lindy e altri sopravvissuti rivelano pienamente chi sono veramente.

Il finale è il perfetto culmine di un episodio costruito su certe apparenze che pian piano va oltre la superficie e fa esplodere la bolla con sorprese che mi sono parse ben costruite. Per apprezzarlo pienamente, bisogna prestare attenzione ai particolari perché il finale non è un colpo di scena che arriva dal nulla. I particolari includono momenti non direttamente collegati al tema centrale: guardate bene chi è la mamma di Lindy! Complessivamente, “Il pianeta dei mostri” offre il meglio di Russell T Davies in un episodio che potrebbe diventare un classico di “Doctor Who”.

Lindy Pepper-Bean (Callie Cooke) ne Il pianeta dei mostri (Immagine cortesia BBC / Disney+)
Lindy Pepper-Bean (Callie Cooke) ne Il pianeta dei mostri (Immagine cortesia BBC / Disney+)

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