Runtime di S.B. Divya

Runtime di S.B. Divya
Runtime di S.B. Divya

Il romanzo breve “Runtime” (“Runtime”) di S.B. Divya è stato pubblicato per la prima volta nel 2016. In Italia è stato pubblicato da Future Fiction nella traduzione di Fiorella Moscatello.

Il sogno di Marmeg Guinto è di vincere la Minerva Sierra Challenge, una gara di resistenza per cyborg. I suoi impianti sono di fortuna, a volte letteralmente recuperati nella spazzatura, ma lei la considera l’unica speranza di una vita migliore, anche per i suoi fratelli. Affrontare concorrenti con impianti nuovi e più avanzati è solo una delle difficoltà in una gara piena di imprevisti.

“Runtime” inizia come la tipica storia di una persona cresciuta in condizioni disagiate che cerca una rivalsa, anche nei confronti delle persone che si sono opposte al suo sogno. Mary Margaret “Marmeg” Guinto è considerata una cittadina di serie B e sua madre vuole a tutti i costi che frequenti una scuola per infermieri. La sua storia comincia ben presto a mostrare complessità e ambiguità che vanno contro i cliché che si potrebbero incontrare in questo tipo di trama.

Per Marmeg, le difficoltà nella Minerva Sierra Challenge sono dovute al fatto che i suoi impianti sono di bassa qualità e non ha un team a supportarla ma quella che diventa una sorta di quest comincia anche a rivelare problemi inaspettati. Ogni nuova situazione mette Marmeg di fronte a una scelta che non è facile a causa delle ripercussioni che avrà anche dopo la gara. Sono situazioni che hanno anche risvolti etici e morali e mostrano i vari aspetti della personalità della protagonista.

Vari spunti di riflessione vengono offerti anche dal fatto che S.B. Divya inserisce nella storia personale di Marmeg parecchi riferimenti alla società americana di quel futuro ma anche in questo caso va oltre i cliché. Quella società è la proiezione di quella odierna con tutte le sue disuguaglianze e le discriminazioni ma l’autrice evita prediche e facili contrapposizioni tra ricchi privilegiati e poveri che devono accontentarsi delle briciole.

Questi elementi rendono “Runtime” una storia concentrata soprattutto sul lato umano e sociale ma le tecnologie future che possono permettere ai cyborg di diventare star sono comunque importanti. S.B. Divya spiega ciò che è necessario sapere di queste tecnologie per capire la storia e mostra i punti di vista di chi è favorevole agli impianti e di chi è contrario. È un argomento che si intreccia con quello relativo al genere dato che in quel futuro i cambiamenti fisici rendono la dualità maschio/femmina per alcuni versi obsoleta. Ogni nuova tecnologia, cibernetica o biologica, finisce per diffondersi portando opportunità e rischi e l’autrice espone entrambi.

La storia piena di sfumature costituisce la grande forza di “Runtime” e ciò porta anche a sviluppi sorprendenti. Mostra le difficoltà che deve affrontare una persona che segue il proprio sogno, nel futuro come oggi, quando il problema principale è ottenere i mezzi necessari senza avere le risorse economiche. Non è una distopia dai toni sempre cupi e neppure una storia consolatoria per chi si trova in una situazione simile a quella di Marmeg. La sua complessità offre tanti spunti di riflessione su diversi temi importanti e per questo motivo ne consiglio la lettura.

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