June 2023

La tibia KNM-ER 741 e un particolare sui tagli (Foto cortesia Jennifer Clark)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” offre prove che ominini che vissero almeno 1,45 milioni di anni fa si uccidevano tra di loro e forse praticavano il cannibalismo. La paleoantropologa Briana Pobiner del Museo Nazionale di Storia Naturale ha diretto lo studio dei segni trovati su una tibia fossile scoperta nel Kenya settentrionale. L’esame di modelli tridimensionali della superficie di questa tibia indica che 11 di quei segni sono stati lasciati da strumenti di pietra e che le loro caratteristiche indicano probabilmente un lavoro di macellazione molto simile a quello visto su ossa di animali fossili macellati da ominini per mangiarli.

Il fiume della vita di Philip J. Farmer

Il romanzo “Il fiume della vita” (“To Your Scattered Bodies Go”) di Philip J. Farmer è stato pubblicato per la prima volta tra il 1965 e 1966 sulla rivista “Worlds of Tomorrow” e nel 1971 come libro. Ha vinto il premio Hugo come miglior romanzo dell’anno. È il primo libro del Ciclo del Mondo del Fiume. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 8 di “Cosmo Argento”, all’interno del n. 2.1 de “I Grandi Cicli” e di “Riverworld. Il Mondo del Fiume. Libro Primo” e da Mondadori nel n. 1205 di “Urania”, nel n. 115 di “Oscar Fantascienza”, ne “I Miti” e nel n. 257 di “Urania Collezione”, tutti nella traduzione di Gabriele Tamburini.

Sir Richard Francis Burton muore nel 1890 ma si risveglia in un luogo sconosciuto nel quale si trova circondato da altre persone che, proprio come lui, sono nude e totalmente glabre ma lui sembra l’unico sveglio. Sta cercando di capire cosa stia succedendo quando tutti vengono gettati in una vallata vicina a un fiume.

Le persone nella vallata includono un alieno proveniente dal sistema di Tau Ceti arrivato sulla Terra all’inizio del XXI secolo e un Neanderthal. Tutti raccontano di essere morti e di essersi ritrovati lì. Sulla riva del fiume, sembrano esserci persone dovunque, chi può aver creato un ambiente del genere e aver fatto risorgere tutti gli esseri senzienti che sono mai esistiti sulla Terra?

Runtime di S.B. Divya

Il romanzo breve “Runtime” (“Runtime”) di S.B. Divya è stato pubblicato per la prima volta nel 2016. In Italia è stato pubblicato da Future Fiction nella traduzione di Fiorella Moscatello.

Il sogno di Marmeg Guinto è di vincere la Minerva Sierra Challenge, una gara di resistenza per cyborg. I suoi impianti sono di fortuna, a volte letteralmente recuperati nella spazzatura, ma lei la considera l’unica speranza di una vita migliore, anche per i suoi fratelli. Affrontare concorrenti con impianti nuovi e più avanzati è solo una delle difficoltà in una gara piena di imprevisti.

Un ricordo chiamato impero di Arkady Martine

Il romanzo “Un ricordo chiamato impero” (“A Memory Called Empire”) di Arkady Martine è stato pubblicato per la prima volta nel 2019. È il primo libro della serie Teixcalaan. Ha vinto il premio Hugo come miglior romanzo dell’anno. In Italia è stato pubblicato da Mondadori negli “Oscar” nella traduzione di Francesca Mastruzzo.

Mahit Dzmare viene inviata come nuova ambasciatrice della stazione di Lsel presso l’Impero del Teixcalaan, che governa la maggior parte dell’umanità. Al suo arrivo nella capitale imperiale, scopre che il suo predecessore Yskandr Aghavn è morto, ufficialmente per cause accidentali.

La ritrosia che tutti sembrano mostrare riguardo a ciò che è successo a Yskandr Aghavn inducono Mahit Dzmare a sospettare che sia stato ucciso ma perché? La nuova ambasciatrice si trova improvvisamente in una terra straniera invischiata in intrighi di cui non sa nulla.

L’ambasciata di Lsel non include altro personale e le persone che dovrebbero assisterla le sono state assegnate dalle autorità locali. L’unico aiuto dovrebbe arrivarle dall’imago di Yskandr Aghavn, una riproduzione della sua coscienza e delle sue memorie, ma la scoperta della sua morte sembra averne causato un malfunzionamento.

“Downtime” è un film del 1995 destinato al mercato home video legato alla saga di “Doctor Who”.

Quando le viene consegnato il testamento di suo padre, Victoria Waterfield (Deborah Watling) si convince di poterlo ritrovare nel monastero di Det-Sen in Tibet. Tuttavia, vi trova solo la Grande Intelligenza e perde conoscenza. Quando si risveglia, scopre che un’esplosione ha distrutto il monastero. Tornata a Londra, viene contattata dal professor Edward Travers (Jack Watling), che le offre uno scopo nello sviluppo della New World University.

Dopo 15 anni di lavoro, la New World University sembra aver raggiunto i suoi scopi ma Victoria Waterfield ha bisogno di un altro oggetto e assume Sarah Jane Smith (Elisabeth Sladen) per trovarlo. Nel frattempo, Alistair Lethbridge-Stewart (Nicholas Courtney) si sveglia da uno strano sonno durato tre giorni e la situazione diventa ancor più strana quando viene contattato da Daniel Hinton (Mark Trotman), un ex studente della scuola in cui insegnava, il quale gli racconta una strana storia. La chiave potrebbe essere nelle mani di sua figlia Kate (Beverley Cressman).