Il romanzo “Il futuro di un altro tempo” (“The Future of Another Timeline”) di Annalee Newitz è stato pubblicato per la prima volta nel 2017. In Italia è stato pubblicato da Fanucci nella traduzione di Giorgia De Santis.

Tess è in una missione nel tempo che ha lo scopo di modificare la linea temporale in meglio. Un gruppo di uomini sta cercando di eliminare tutti i diritti delle donne per poi distruggere le Macchine che permettono il viaggio nel tempo fissando la linea temporale da loro creata.

Durante un passaggio nel 1992, Tess va a un concerto in cui sa che la sua versione più giovane è presente assieme alle sue amiche. Per quelle ragazze, ancora adolescenti, si tratta di un momento chiave perché finiscono per uccidere un loro compagno di scuola per salvare una di loro. Le ragazze nascondono il loro omicidio ma le conseguenze saranno pesanti e Tess le ha già vissute.

In genere, una storia incentrata su viaggi nel tempo include le regole che essi seguono. Ne “Il futuro di un altro tempo”, l’unica certezza che Annalee Newitz offre è che un viaggio nel tempo può cambiare la storia. I personaggi hanno parecchi dubbi sul funzionamento dei viaggi nel tempo e sulle conseguenze delle azioni dei viaggiatori, tanto che ci sono varie discussioni sull’argomento.

L’incertezza è parte integrante della trama e i personaggi agiscono al meglio delle loro conoscenze senza sapere se esistano universi paralleli e modifiche alla linea temporale porti a incrociare un altro universo o se il tempo sia fluido. Anche l’influenza che può avere una singola persona, in contrasto con azioni collettive, è oggetto di dibattito e incertezza.

Il problema centrale è che nella linea temporale da cui parte Tess i viaggi nel tempo vengono compiuti grazie alle Macchine, la cui esatta natura non è chiara. Sono estremamente antiche e sono state scoperte dagli esseri umani in varie parti del mondo. Il loro funzionamento è stato imparato lentamente attraverso tentativi ma si tratta di una conoscenza tutt’altro che completa.

In una linea temporale in cui è possibile modificare la storia, una sorta di guerra temporale scoppia tra un gruppo di uomini che cerca di eliminare dalla storia i diritti delle donne e un gruppo di donne che si oppone ad essi e cerca di migliorare la situazione femminile.

Annalee Newitz usa personaggi storici nella costruzione della trama del suo romanzo con al centro Anthony Comstock, un moralizzatore americano del XIX secolo. Le discussioni sui cambiamenti alla linea temporale, legate anche alle incertezze su come ottenerle e sulle loro conseguenze, sono usate per sviluppare temi etici e morali legati alla lotta attorno ai diritti delle donne. La presenza di personaggi LGBT+ estende la questione a quella minoranza. Una parte della storia è ambientata nel XIX secolo e mostra anche quanto fossero comuni razzismo e antisemitismo.

Anche quando si tratta di storie di fantascienza, i cui lettori dovrebbero avere una mente aperta, ci sono lamentele ogni volta che un’opera contiene espliciti contenuti femministi o legati al mondo LGBT+ bollandoli come appiattiti sul politicamente corretto. Annalee Newitz fa parte di quella comunità perciò scrive di persone come quelle che conosce direttamente.

La storia recente, l’attualità e ciò che avviene in tante nazioni mostrano come tante forme di discriminazione siano ancora comuni e perfino radicate. Ciò fa sembrare gli eventi del XIX secolo molto più vicini e rilevanti.

Onestamente, può essere difficile sentirsi vicini alle protagoniste del romanzo, per motivi diversi. Può essere impossibile capire pienamente i problemi di persone che vengono discriminate per chi non subisce quelle discriminazioni. Tuttavia, “Il futuro di un altro tempo” mostra la rilevanza di certi temi, le resistenze a riconoscere diritti ad altre persone per moralismi e chiusure mentali. È un romanzo complesso sotto vari punti di vista ma credo che Annalee Newitz sia riuscita a dare forza agli elementi più importanti e che ciò lo renda un libro da leggere per chiunque sia interessato a questi problemi.