L’Australotitan cooperensis è il più grande dinosauro scoperto finora in Australia

Ricostruzione artistica dell'Australotitan cooperensis (Immagine cortesia Vladislav Konstantinov / Scott Hocknull)
Ricostruzione artistica dell’Australotitan cooperensis (Immagine cortesia Vladislav Konstantinov / Scott Hocknull)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Peer J” riporta l’identificazione della più grande specie di dinosauri che vissero nell’odierna Australia. Un team di ricercatori ha chiamato Australotitan cooperensis questo dinosauro che visse nel periodo Cretaceo, tra 92 e 96 milioni di anni fa, e l’ha incluso nel gruppo dei titanosauri, i giganteschi erbivori dal lungo collo che includono i più grandi animali vissuti sulla terraferma. L’identificazione rappresenta il culmine di un lungo lavoro sulle ossa sparse di vari esemplari.

La storia dell’identificazione dell’Australotitan cooperensis è cominciata nel 2005 con la scoperta di alcune ossa fossili nella Formazione Winton, nello stato australiano del Queensland. Lo scavo delle ossa rappresenta solo il primo di una lunga serie di passi in un lavoro paleontologico. Ciò è ancor più vero in questo caso perché i paleontologi del Queensland Museum e dell’Eromanga Natural History Museum che hanno collaborato a questo lavoro dovevano assicurarsi che gli esemplari scoperti non appartenessero a una specie già identificata in precedenza.

Le ossa scoperte nella Formazione Winton sono state confrontate con quelle di dinosauri non solo australiani ma anche di esemplari scoperti in altri continenti. Per poter confrontare i dettagli anatomici di esemplari diversi, i paleontologi hanno condotto una scansione dei fossili per ottenere riproduzioni tridimensionali. Si tratta di tecnologie sempre più usate nel campo della paleontologia proprio perché aiutano notevolmente gli esami dei fossili. In questo caso si tratta dell’esame di ossa enormi che sarebbero difficili da maneggiare. Le scansioni permettono anche di creare riproduzioni fisiche dei fossili, come l’omero dell’esemplare soprannominato Cooper mostrato nella foto in basso (Cortesia Rochelle Lawrence. Tutti i diritti riservati) assieme al dottor Scott Hocknull e a Robyn McKenzie.

Lo studio dei fossili ha portato i paleontologi a concludere che le ossa esaminate appartengono effettivamente a una nuova specie, che è stata chiamata Australotitan cooperensis. Secondo le loro stime, questo titanosauro poteva essere alto tra 5 e 6,5 metri alle anche e lungo tra 25 e 30 metri. La stima del peso è più vaga e va tra le 23 e le 74 tonnellate. Ciò lo rende il più grande dinosauro scoperto finora in Australia.

Il confronto tra le ossa dell’Australotitan cooperensis e i fossili di altri sauropodi scoperti in Australia indicano che c’è una stretta parentela con tre altre specie che vissero nel periodo Cretaceo: Wintonotitan wattsi, Diamantinasaurus matildae e Savannasaurus elliottorum.

Secondo il dottor Scott Hocknull del Queensland Museum, scoperte come questa rappresentano solo la punta dell’iceberg. Molti altri fossili di dinosauri sono stati scoperti in Australia negli ultimi anni e il loro studio potrebbe riscrivere la storia dell’area ricostruendo gli ecosistemi esistenti nell’epoca dei dinosauri. Le parentele tra diverse specie come quelle tra i titanosauri aiutano a capire la loro evoluzione e i cambiamenti ambientali avvenuti in un passato remoto.

Il dottor Scott Hocknull e a Robyn McKenzie con una riproduzione dell'omero di Cooper

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