Nuove prove che il Nanotyrannus era un giovane T. rex

Scheletro del probabile T. rex soprannominato Jane (Foto cortesia Zissoudisctrucker)
Scheletro del probabile T. rex soprannominato Jane (Foto cortesia Zissoudisctrucker)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Science Advances” riporta uno studio che offre un’analisi dei fossili di quello che era stato classificato come Nanotyrannus offrendo prove che in realtà si tratta di giovani esemplari di Tyrannosaurus rex. Un team di ricercatori guidato dalla dottoressa Holly Woodward dell’Oklahoma State University Center for Health Science ha condotto un esame paleoistologico su frammenti di ossa degli esemplari soprannominati Jane e Petey concludendo che le fibre e altre microstrutture erano in fase di crescita. Secondo le loro stime, al momento della morte Jane aveva circa 13 anni mentre Petey aveva circa 15 anni.

La storia dei fossili al centro di una serie di studi che hanno portato a varie modifiche nella loro classificazione e che ora potrebbero essere considerati forme giovani di T. rex cominciò nel 1942, con la scoperta di un teschio che venne descritto nel 1946 e di nuovo nel 1988, portando alla classificazione come Nanotyrannus lancensis. Nel 2001, venne scoperto uno scheletro molto più completo catalogato come BMRP 2002.4.1 e soprannominato Jane con caratteristiche simili, il quale venne attribuito alla stessa specie. Negli anni successivi, vari studi cercarono di stabilire se si trattasse davvero di una specie valida o se i due esemplari fossero giovani T. rex, anche grazie al ritrovamento di un altro scheletro, catalogato come BMRP 2006.4.4 e soprannominato Petey.

Per cercare nuove informazioni che offrissero risposte sulla natura degli scheletri soprannominati Jane e Petey, la dottoressa Holly Woodward e i suoi collaboratori hanno condotto un esame paleoistologico, cioè un esame istologico su fossili e non su tessuti vivi, per studiare le microstrutture delle ossa dei due esemplari. L’esame è basato sul fatto che le ossa, come gli alberi, crescono formando anelli annuali che permettono di stimare l’età dell’individuo, in questo caso un dinosauro. Studi sui T. rex indicano che raggiungevano le dimensioni degli adulti a circa 20 anni mentre le età di Jane e Petey al momento della loro morte sono state stimate rispettivamente ad almeno 13 e 15 anni.

Una scoperta interessante è che gli anelli delle ossa di Jane e Petey mostrano un tasso di crescita diverso anno per anno. Ciò suggerisce che i T. rex avessero un tasso di crescita direttamente proporzionale alla quantità di cibo che avevano a disposizione.

L’esame ha anche mostrato caratteristiche delle fibre ossee tipiche di animali durante la fase di crescita, che nel caso di Jane e Petey sembra una fase rapida. Al contrario, alcune caratteristiche tipiche di ossa di individui adulti sono assenti.

Questo studio suggerisce che i T. rex crescessero a una velocità simile a quella dei moderni animali a sangue caldo. Le caratteristiche di Jane e Petey suggeriscono che da giovani fossero predatori agili e veloci con denti taglienti come coltelli che tagliavano la carne delle loro prede. Da adulti, i T. rex basavano la loro caccia maggiormente sulla potenza del loro morso, che secondo recenti studi poteva polverizzare le ossa delle prede.

I risultati di questo studio potrebbero offrire una risposta definitiva ai dubbi che già esistevano sul Nanotyrannus. La dottoressa Holly Woodward e i suoi collaboratori intendono continuare i loro studi per capire meglio la crescita del T. rex. La classificazione di alcuni fossili come Nanotyrannus era dovuta proprio alla mancanza di conoscenza di come il T. rex cambiasse nel corso della sua crescita ma ora forse i paleontologi riusciranno a capire meglio quest’iconico dinosauro.

Concetto artistico di giovani T. rex (Immagine cortesia Julius T. Csotonyi)
Concetto artistico di giovani T. rex (Immagine cortesia Julius T. Csotonyi)

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