Doctor Who – Terror of the Zygons

Doctor Who - Terror of the Zygons
Doctor Who – Terror of the Zygons

“Terror of the Zygons” è la prima avventura della tredicesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1975. Segue “Revenge of the Cybermen” ed è composta da quattro parti, scritta da Robert Banks Stewart e diretta da Douglas Camfield.

La storia

Il Quarto Dottore (Tom Baker) ha ricevuto una chiamata dal Generale Lethbridge-Stewart (Nicolas Courtney) perciò riporta Sarah Jane Smith (Elisabeth Sladen) e Harry Sullivan (Ian Marter) sulla Terra e precisamente in Scozia, vicino al Mare del Nord. Poco dopo il loro arrivo scoprono che la chiamata è arrivata dopo che delle piattaforme petrolifere sono state distrutte e i sopravvissuti hanno avvistato una gigantesca creatura marina.

Il Dottore cerca di capire la situazione ed esaminando alcuni detriti di una delle piattaforme distrutte nota quelli che sembrano proprio segni di enormi denti. Ben presto lui e i suoi compagni si imbattono nelle tracce degli alieni Zygon e del loro mostro Skarasen.

Extra

Quest’edizione in DVD è ricca di extra, contenuti in un secondo DVD. Sono presenti contenuti tipici come una galleria di immagini tratte da quest’avventura, i sottotitoli della produzione, i Radio Time Billings e un promo dei DVD di “Doctor Who” pubblicati prossimamente.

Sono presenti nella traccia audio alternativa degli episodi commenti all’avventura del produttore Philip Hinchcliffe, dell’autore Robert Banks Stewart, dell’assistente di produzione George Gallaccio, della truccatrice Sylvia James e del creatore degli effetti sonori Dick Mills moderati da Mark Ayres.

Director’s Cut. L’opzione per vedere il primo episodio con una scena tagliata dalla versione trasmessa in televisione.

Optional Dolby Digital 5.1 Soundtrack. L’opzione per ascoltare l’audio in versione Dolby Digital 5.1.

Isolated Score. L’opzione per guardare quest’avventura con la colonna sonora isolata.

Scotch Mist in Sussex. Un documentario di circa 31 minuti sulla produzione di quest’avventura.

Remembering Douglas Camfield. Un documentario di circa 30 minuti sul regista Douglas Camfield. Non riguarda specificamente “Doctor Who” ma è un omaggio a un regista che ha diretto anche alcune avventure di questa serie.

The UNIT Family – Part Three. Un documentario di circa 26 minuti che conclude la storia della UNIT.

Doctor Who Stories: Tom Baker. Un’intervista di circa 23 minuti registrata nel 2003 per “The Story of Doctor Who” in cui l’attore Tom Baker parla della sua esperienza nella serie.

Doctor Who Stories: Elisabeth Sladen. Un’intervista di circa 20 minuti registrata nel 2003 per “The Story of Doctor Who” in cui l’attrice Elisabeth Sladen parla della sua esperienza nella serie.

Merry-Go-Round: The Fuel Fishers. Un documentario di circa 20 minuti del 1977 in cui Elisabeth Sladen visita una piattaforma petrolifera nel Mare del Nord.

South Today. Tom Baker intervistato nel corso della produzione di quest’avventura per la trasmissione “South Today”.

Sono presenti anche due “uova di Pasqua”: una è un breve estratto da “Disney Time”, l’altra contiene la scena tagliata dalla versione trasmessa in televisione e disponibile anche con l’opzione Director’s Cut.


Robert Holmes era diventato script editor all’inizio dell’undicesima stagione ed era deciso ad attirare nuovi sceneggiatori. Conosceva già Robert Banks Stewart, che aveva esperienza nel campo come scrittore e in Australia anche come produttore. Essendo scozzese, propose una storia basata sul mostro di Loch Ness che successivamente venne sviluppata concentrandosi soprattutto sugli alieni Zygon.

Il produttore Philip Hinchcliffe aveva già cominciato ad allontanare la serie dalla formula che pure aveva funzionato bene nell’era del Terzo Dottore con la presenza regolare della UNIT tornando a una prevalenza di avventure nello spazio. “Terror of the Zygons” rappresentò la rottura definitiva con quel passato con l’ultima presenza regolare della UNIT ma segnò anche l’addio di Harry Sullivan, un compagno che era stato creato in un momento in cui c’era la possibilità di avere un altro Dottore interpretato da un attore anziano e serviva qualcuno per le scene d’azione.

In origine, “Terror of the Zygons” doveva essere composto da 6 parti ma nel corso dello sviluppo della sceneggiatura venne deciso di ridurli a 4. Doveva essere l’ultima avventura della dodicesima stagione ma la programmazione venne modificata rimandandone la trasmissione come prima avventura della tredicesima stagione, il cui inizio venne anticipato rispetto alle precedenti. Sui motivi di quella scelta ci sono spiegazioni discordanti: è stata attribuita ad un calo di audience degli episodi trasmessi in primavera con l’arrivo del bel tempo ma anche alla volontà di affrontare la concorrenza della nuova serie “Spazio: 1999”.

Douglas Camfield aveva già diretto serial di “Doctor Who” e si era temporaneamente allontanato dall’attività solo in seguito a seri problemi di salute. Questa nuova sfida non era facile perché gli effetti speciali legati al mostro Skarasen erano tutt’altro che eccezionali anche per gli standard della serie classica e il brutto tempo creò problemi nel corso delle riprese.

Nonostante le difficoltà e le limitazioni derivanti dal budget limitato, secondo me Douglas Camfield riuscì a portare sullo schermo “Terror of the Zygons” sfruttando al meglio le risorse a sua disposizione. La trama, che pure non è proprio originale, viene sviluppata creando suspense svelando agli spettatori un po’ alla volta gli Zygon, lo Skarasen e i vari segreti esistenti attorno a essi. I personaggi con le loro tante interazioni sono un altro punto di forza, sia i protagonisti regolari che quelli più importanti creati per l’occasione.

La decisione di ridurre la lunghezza di “Terror of the Zygons” permise di mantenere un buon ritmo per gli standard della serie classica di “Doctor Who”. Il risultato è che le scene d’azione vengono valorizzate mantenendo un buon livello di tensione, anche perché il Dottore ha i suoi momenti di umorismo ma è più serio del solito.

Il problema principale di “Terror of the Zygons” è nel finale, dove le limitazioni tecniche legate allo Skarasen impediscono di dare a quelli che dovrebbero essere i momenti culminanti un’adeguata tensione. Forse all’epoca gli effetti speciali erano sufficienti ma guardando oggi quel serial i limiti di qualità sono palesi.

“Terror of the Zygons” è un po’ triste perché segnò la fine dell’era della UNIT, che successivamente fece solo alcune comparse nella serie classica. D’altra parte, “Doctor Who” è carattarizzata da cambiamenti, che a volte significa anche ritorni per cui sia la UNIT che gli Zygon sono tornati nella nuova serie sfruttandone ancor meglio le potenzialità e non solo per i migliori effetti speciali.

L’edizione in DVD di “Terror of the Zygons” è molto buona con i tanti extra che possono essere interessanti anche quando non riguardano specificamente “Doctor Who”. Per questo motivo, secondo me non può mancare ai fan.

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