Star Trek: Discovery – Toglie di senno fin anche i più saggi

Ash Tyler (Shazad Latif) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) in Toglie di senno fin anche i più saggi (Immagine cortesia CBS / Netflix)
Ash Tyler (Shazad Latif) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) in Toglie di senno fin anche i più saggi (Immagine cortesia CBS / Netflix)

“Toglie di senno fin anche i più saggi” (“Magic to Make the Sanest Man Go Mad”) è il settimo episodio della serie “Star Trek: Discovery” e segue “Lete“.

Nota. Quest’articolo contiene parecchi spoiler su “Toglie di senno fin anche i più saggi”.

C’è una festa sulla USS Discovery e la cadetta Sylvia Tilly (Mary Wiseman) cerca di spingere Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) a ballare con il tenente Ash Tyler (Shazad Latif) ma tutto viene rovinato da Harry Mudd (Rainn Wilson).

Il loop temporale è un classico della fantascienza ed è già stato al centro dell’episodio “Circolo chiuso” (“Cause and Effect”) nella quinta stagione della serie “Star Trek: The Next Generation“. In questo caso c’è di mezzo un possibile sviluppo romantico tra Michael Burnham ed Ash Tyler perciò sembra che ci sia stata un’ispirazione anche al film commedia “Ricomincio da capo” (“Groundhog Day”).

Riguardo all’amore, nell’Iliade viene citato l’effetto che dà il titolo a quest’episodio. A me sinceramente tende a causare noia perché in un telefilm di fantascienza cerco altro. Di conseguenza, per me la parte interessante è stata quella in cui l’ufficiale scientifico Paul Stamets (Anthony Rapp) cerca di impedire a Harry Mudd di vendere la USS Discovery ai Klingon. La sua storia permette anche di vedere le conseguenze di aver sperimentato su se stesso per poter pilotare la USS Discovery usando la propulsione a spore.

Il mio problema è che la trama dell’episodio viene sviluppata dal punto di vista di Michael Burnham ma per me sarebbe stato più interessante se fosse stata incentrata su Paul Stamets. È lui il vero protagonista della resistenza all’attacco di Harry Mudd, che in qualche modo si è procurato tecnologie abbastanza sofisticate da prendere il controllo dell’astronave più sofisticata della Federazione.

Il rapporto tra Harry Mudd e il Capitano Gabriel Lorca (Jason Isaacs) è davvero limitato eppure le motivazioni di Mudd sembrano andare oltre il semplice profitto. In alcune occasioni Mudd dichiara di volersi vendicare di Lorca perché l’ha abbandonato nella prigione Klingon perciò mi sarei aspettato qualcosa di più delle rapide uccisioni. Sarà per questo che alla fine Lorca non teletrasporta Mudd nello spazio?

Il risultato è che l’episodio probabilmente piacerà soprattutto agli “shipper” Burnham-Tyler. Altri fan, che sostengono che Tyler in realtà sia una spia Klingon, potrebbero aver reagito peggio agli sviluppi tra lui e Burnham. Per me il loro rapporto ha solo appesantito l’episodio e di conseguenza l’ho trovato complessivamente discreto ma nulla più.

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