La NASA ha scelto Boeing e SpaceX per il trasporto di astronauti

Concetto artistico delle navicelle spaziali CST-100 di Boeing e Dragon V2 di SpaceX vicino alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA)
Concetto artistico delle navicelle spaziali CST-100 di Boeing e Dragon V2 di SpaceX vicino alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA)

La NASA ha annunciato di aver selezionato i progetti di Boeing e SpaceX per la nuova fase di sviluppo di navicelle spaziali per il trasporto di astronauti. Circa due anni fa, le due aziende erano state tra quelle che avevano ricevuto finanziamenti all’interno del Commercial Crew Program (CCP), il programma della NASA che ha lo scopo di aiutare lo sviluppo del trasporto spaziale commerciale. Ora il contratto chiamato Commercial Crew Transportation Capability (CCtCap) prevede il completamento delle navicelle con l’idea di arrivare al trasporto di astronauti nel 2017.

Boeing ha mostrato la navicella spaziale CST-100 nel giugno 2014. L’azienda riceverà finanziamenti per un totale di 4,2 miliardi di dollari. SpaceX ha presentato la navicella spaziale Dragon V2, la versione della Dragon per il trasporto di astronauti, alla fine di maggio. L’azienda riceverà finanziamenti per un totale di 2,6 miliardi di dollari.

I contratti prevedono la certificazione da parte della NASA delle navicelle spaziali selezionate. Una volta completata la certificazione, esse verranno utilizzate per inviare astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale e per riportarli sulla Terra. Dopo la fine del programma degli Space Shuttle, gli USA si sono affidati alla Russia per questi servizi. I costi sono molto elevati e le recenti tensioni tra le due nazioni rendono più che mai necessario lo sviluppo di una soluzione autonoma.

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I contratti includono almeno un volo di test con equipaggio per ogni azienda con almeno un astronauta della NASA a bordo per verificare che tutto funzioni come richiesto. Il sistema che include razzo vettore e navicella deve poter effettuare il lancio, manovrare in orbita, attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale e i sistemi interni devono funzionare secondo i parametri definiti dalla NASA.

Una volta che il test sarà stato compiuto con successo, ogni azienda effettuerà tra due e sei missioni con equipaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale. Le navicelle verranno utilizzate anche come potenziale nave di salvataggio in caso di emergenza a bordo della Stazione.

Da questa fase è rimasta fuori Sierra Nevada Corporation, che aveva ricevuto finanziamenti negli anni scorsi per sviluppare il suo mini-shuttle Dream Chaser. L’azienda ha espresso l’ovvia delusione e ora rimane da vedere se riuscirà a continuare lo sviluppo della sua navicella spaziale.

Con quest’annuncio della NASA, lo sviluppo di navicelle spaziali americane può procedere con nuovi finanziamenti che dovrebbero permettere a Boeing e SpaceX di completare i loro progetti per il 2017. Ciò potrebbe permettere anche la nascita del turismo spaziale perché ci sono aziende come Bigelow Aerospace interessate a realizzare hotel orbitali che richiederanno navicelle per il trasporto di turisti.

La NASA ha creato due video che mostrano le navicelle spaziali CST-100 di Boeing e Dragon V2 di SpaceX:

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