Uno straordinario debutto per il micro-computer Raspberry Pi

Il micro-computer Raspberry Pi
Il micro-computer Raspberry Pi

Il Raspberry Pi è un minuscolo computer delle dimensioni di una carta di credito. Si tratta di un progetto iniziato circa sei anni fa che ora finalmente ha visto la luce. Ieri sono cominciate le vendite e il successo è stato incredibile, tanto che i computer disponibili sono stati venduti in pochissimo tempo. Il sito ufficiale del progetto è andato in tilt per l’eccessivo traffico e anche i siti dei partner che rivendono il Raspberry Pi hanno avuto problemi a causa del traffico elevato.

Per soli 25 dollari, è possibile avere il modello base, chiamato Model A, di Raspberry Pi con queste caratteristiche:

  • Broadcom BCM2835 700MHz ARM1176JZFS processor with FPU and Videocore 4 GPU
  • GPU provides Open GL ES 2.0, hardware-accelerated OpenVG, and 1080p30 H.264 high-profile decode
  • GPU is capable of 1Gpixel/s, 1.5Gtexel/s or 24GFLOPs with texture filtering and DMA infrastructure
  • 256MB RAM
  • Boots from SD card, running the Fedora version of Linux
  • HDMI socket
  • USB 2.0 socket
  • RCA video socket
  • SD card socket
  • Powered from microUSB socket
  • 3.5mm audio out jack
  • Header footprint for camera connection
  • Size: 85.6 x 53.98 x 17mm

Il Model B, quello “di lusso”, è dotato anche di una porta Ethernet e di 2 porte USB e ha un costo di 35 dollari. Come sistema operativo c’è Linux, per ora le distribuzioni Debian, Fedora e Arch Linux. Certamente nel corso del tempo altre distribuzioni Linux e altri sistemi operativi verranno adattati per funzionare sull’hardware del Raspberry Pi.

L’idea alla base del progetto Raspberry Pi è quella di avere un computer economico a scopo didattico. Infatti, Eben Upton l’amministratore della fondazione Raspberry Pi mise insieme un gruppo di insegnanti, accademici e geek come David Braben, uno degli autori del videogioco “Elite”, per progettare questo minuscolo computer.

Non è stato facile perché c’era l’esigenza di mantenere i costi il più bassi possibile ma alla fine il progetto Raspberry Pi è diventato realtà. Era inevitabile che un prodotto come questo attirasse l’attenzione dei geek di tutto il mondo ma probabilmente neppure i fondatori del progetto si attendevano un successo così straordinario.

La produzione dei Raspberry Pi continua e la loro disponibilità aumenterà perciò chi vorrà acquistarne uno dovrà solo avere un po’ di pazienza. La storia di questo piccolo grande computer ci insegna che non è necessario avere un guru della comunicazione perché un prodotto tecnologico abbia grande successo e che evidentemente c’è molta gente a cui piace smanettare con micro-computer come questo.

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