Dove stiamo volando di Vittorio Curtoni

Dove stiamo volando di Vittorio Curtoni edizione Urania Collezione
Dove stiamo volando di Vittorio Curtoni edizione Urania Collezione

Il romanzo “Dove stiamo volando” di Vittorio Curtoni è stato pubblicato dalla “Casa Editrice La Tribuna” nel n. 174 della collana “Galassia” e all’interno del n. 42 della collana “Bigalassia” e da Mondadori all’interno del n. 109 del febbraio 2012 della collana “Urania Collezione”.

Una guerra atomica ha causato tra le altre cose una gran quantità di mutazioni genetiche. Ad anni di distanza, i mutanti sono stati rinchiusi nei ghetti, segregati dalle persone geneticamente normali per non contaminare la loro società.

Charles è un ragazzo (ragazza?) che apparentemente non è un mutante ma non ha una chiara sessualità. Il suo complesso viaggio verso Nuova Parigi assieme al minuscolo Ivo ha tra le altre cose lo scopo di fargli scoprire un’identità definita.

“Dove stiamo volando” è l’unico romanzo scritto da Vittorio Curtoni. Nell’edizione “Galassia” / “Bigalassia” manca un capitolo, all’epoca eliminato dall’autore stesso, che è stato invece incluso nell’edizione “Urania Collezione”. Sono poche pagine tra i capitoli “Il silenzio” e “Luci d’inverno” dal titolo “Il volto” che aggiungono qualcosa alla componente spirituale / trascendente del romanzo. I capitoli non hanno numeri, solo titoli presi da film di Ingmar Bergman.

“Dove stiamo volando” non è certo un romanzo d’azione: è narrato in prima persona dal punto di vista di Charles e tutti gli eventi, anche quelli sessualmente più crudi, sono filtrati dai suoi pensieri e dalle sue riflessioni.

In fondo, le risposte che Charles cerca sono a domande fondamentali come: chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? In quest’introspezione, l’elemento fantascientifico con l’esistenza dei mutanti come conseguenza di una guerra atomica è una parabola trasparente di una minoranza ghettizzata. È infatti il protagonista stesso che riflette sulla loro situazione:

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Ma deve sempre esserci qualcuno che faccia da valvola di sfogo alle pulsioni distruttive della società: qualcuno da mettere al bando, da coprire comodamente d’insulti. Nero, giallo, anarchico, mutante: solo le etichette cambiano. Il resto, quello che sta dietro ai nomi e li riempie di forza distruttrice, è continuamente identico a se stesso. No, non esiste possibilità di fuga, non c’è una vera alternativa. Noi siamo qui da migliaia di anni e vediamo sempre lo stesso cielo e facciamo le stesse cose e pensiamo gli stessi pensieri e sorridiamo gli stessi sorrisi.

Niente,

nonostante l’inganno delle metafore,

nonostante gli apparenti progressi,

nonostante le rivoluzioni tentate,

è mai cambiato.

Come negli altri gruppi che hanno subito discriminazioni, la maggior parte dei mutanti vorrebbe solo vivere in pace ma c’è chi pensa a far valere i propri diritti con azioni violente, con il rischio di subire dure repressioni da parte del governo. Inevitabilmente, questo elemento del romanzo è figlio degli anni in cui venne scritto “Dove stiamo volando”.

A Charles, suo padre aveva detto che i mutanti sono buoni e si aiutano tra di loro, in contrapposizione con l’egoismo dei normali. Nel corso del romanzo, il protagonista scoprirà una realtà molto più variegata che dietro la facciata utopistica cela vari inganni. Troverà però anche l’amore, che è un altro dei temi del romanzo che si intreccia in maniera drammatica con gli altri.

Dove stiamo volando di Vittorio Curtoni edizione Galassia
Dove stiamo volando di Vittorio Curtoni edizione Galassia

Quello che viene fuori è una visione pessimista che però riesce a offrire una speranza. Per Charles, il raggiungimento di un’identità sessuale grazie alla chirurgia è parallelo ad una sorta di realizzazione interiore. Attraverso i momenti drammatici che si trova a vivere, tenta di innalzarsi per superare lo stato delle cose di un mondo dal futuro incerto.

Quelli bravi potrebbero definire “Dove stiamo volando” un dolente ritratto di un’Europa postatomica. È un romanzo per molti versi triste ma di grande profondità nella lucida amalgama di tante tematiche diverse. Se non fosse stato etichettato come fantascienza potrebbe essere celebre quanto ad esempio “La strada” di Cormac McCarthy.

L’edizione “Urania Collezione” in un certo senso mette assieme “Dove stiamo volando” e l’antologia “Retrofuturo” (pubblicata da Shake Edizioni nel n. 12 della collana Cyberpunkline), dato che quasi tutti i racconti e l’articolo “La mia love story con la fantascienza” erano stato inclusi in quest’ultima. A concluderla c’è un articolo scritto appositamente da Giuseppe Lippi, che parla di Vittorio Curtoni per completare quello che era nato un anno fa come un omaggio ad una straordinaria vita nella fantascienza italiana per poi diventare un affettuoso ma inevitabilmente triste ricordo. È un libro indispensabile per chi vuole conoscere uno dei più grandi personaggi della fantascienza italiana.

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