100 anni fa nasceva Subrahmanyan Chandrasekhar

Esattamente cent’anni fa nasceva il grande astrofisico Subrahmanyan Chandrasekhar. Egli nacque a Lahore, nel Punjab, che allora era parte dell’India sotto il dominio britannico, oggi parte del Pakistan.

Chandrasekhar ricevette molti stimoli dalla famiglia: il padre era un violinista e la madre tradusse Ibsen nella loro lingua natia, il Tamil. Chandrasekhar seguì tuttavia le orme dello zio paterno, il celebre fisico Chandrasekhara Venkata Raman, meglio noto come C. V. Raman, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1930 per i suoi lavori tra le quali la scoperta dell’effetto Raman, che non a caso porta il suo nome.

Chandrasekhar potè studiare prima a Chennai, dove conseguì il primo grado di laurea, successivamente a Cambridge e Copenhagen e conseguì un Ph.D. in fisica nel 1933 proprio a Cambridge. La sua carriera di professore universitario si svolse tuttavia quasi totalmente a Chicago, dove si spostò nel 1937 e dove visse fino alla sua morte, avvenuta nel 1995.

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Il lavoro di ricerca di Chandrasekhar riguardò vari argomenti connessi alla fisica relativistica e a quella quantistica ma studiò in particolar modo la vita delle stelle con la loro evoluzione e soprattutto la loro fine. Il suo nome rimane legato al limite di Chandrasekhar, ovvero il valore massimo della massa che può avere una nana bianca, pari a circa 1,44 masse solari, sopra la quale la stessa collassa in una stella di neutroni o in un buco nero in seguito all’esplosione come supernova.

Nel 1983 Chandrasekhar seguì lo zio anche nel conseguimento del premio Nobel per la fisica, anche se non gradì il fatto che la motivazione riguardasse solo il suo studio della struttura e dell’evoluzione delle stelle compiuto nei suoi primi anni di ricerca ignorando gli altri decenni delle sue ricerche.

Nel 1999 la NASA lanciò il Chandra X-ray Observatory e oggi in magnetoidrodinamica esiste il numero di Chandrasekhar. Anche l’asteroide 1958 Chandra prende il nome da lui. Il grande astronomo Carl Sagan nel suo saggio “Il mondo infestato dai demoni” riconobbe Chandrasekhar come fonte di ispirazione affermando di aver scoperto da lui la vera eleganza matematica.

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