Ominini

I crani Jebel Irhoud 1 e Qafzeh 9

Un articolo pubblicato sulla rivista “Trends in Ecology & Evolution” descrive una ricerca sulle origini degli esseri umani moderni. Un consorzio scientifico guidato dalla dottoressa Eleanor Scerri, ricercatrice del Max Planck Institute for the Science of Human History, ha raccolto quelle che sono ritenute prove del fatto che gli antenati degli umani moderni erano sparsi in giro per l’Africa, sono rimasti separati per millenni diversificandosi per poi rimescolarsi per formare gli attuali Homo sapiens.

Concetto artistico del misterioso ominino (Immagine cortesia Bob Wilder / Università di Buffalo)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Molecular Biology and Evolution” descrive una ricerca che da una proteina presente nella saliva umana ha dedotto che anticamente ci sono stati incroci tra homo sapiens e un’altra specie sconosciuta di ominini. Un team di scienziati ha condotto uno studio sul gene chiamato MUC7, il quale codifica una mucina, una proteina che determina alcune caratteristiche della saliva umana e tracciandone la storia hanno trovato le tracce di questi antichi incroci tra ominini nell’Africa sub-sahariana.

Scheletri degli Australopithecus sediba MH1 ed MH2 con quello di Lucy in mezzo

Un team di scienziati ha riscostruito uno scheletro di Australopithecus sediba, un ominide vissuto circa due milioni di anni fa, mettendo assieme ossa di vari scheletri parziali trovati nel 2008 a Malapa, a circa 45 km dalla capitale del Sud Africa Johannesburg.