Una visita alla mostra dedicata a Vincent van Gogh a Trieste

Il burrone (Les Peiroulets) di Vincent van Gogh del 1889
Il burrone (Les Peiroulets) di Vincent van Gogh del 1889

Sabato scorso ho visitato la mostra dedicata a Vincent van Gogh aperta a Trieste al Museo Revoltella fino al 30 giugno 2024. Si tratta di un’occasione straordinaria per ammirare molti quadri di questo grande artista in prestito dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, nei Paesi Bassi, e alcuni in prestito dalla Galleria Nazionale di Roma per un totale di 49 tra dipinti e disegni.

Nota. Non sono un esperto d’arte e quest’articolo non è di critica artistica. Se siete interessanti a disquisizioni sulle pennellate di Vincent van Gogh, quest’articolo non fa decisamente per voi.

Quando venne tenuta l’eccezionale mostra di opere di Vincent van Gogh a Roma, tra la fine del 2010 e il 2011, la distanza aveva reso troppo difficile per me fare un lungo viaggio per vederla. Avere una mostra di opere di van Gogh nella mia regione in una collaborazione tra Arthemisia, azienda leader nell’organizzazione di mostra d’arte, e il comune di Trieste era un’occasione troppo ghiotta e non me la sono fatta sfuggire!

La storia di Vincent van Gogh è ben nota con la sua vita travagliata e breve a causa della sua tragica morte e la sua fama postuma che l’ha portato da pittore quasi sconosciuto in vita a una delle più grandi icone dell’arte moderna dopo la sua morte.

La mostra a Trieste include alcune proiezioni che riguardano la vita di Vincent van Gogh e la crescita della sua fama dopo la sua morte, che riguardano anche Helene Kröller-Müller, la collezionista d’arte che fu tra le prime a riconoscere la grandezza di quest’artista.

Sulle pareti delle sale, sono appese riproduzioni di documenti dell’epoca legati alla vita e alla morte di Vincent van Gogh e vi sono citazioni dalle sue lettere al fratello Théo, la persona con cui mantenne uno stretto legame per tutta la vita. Ciò permette anche ai visitatori che hanno una conoscenza vaga di quest’artista di comprendere la sua storia e le influenze artistiche che l’hanno portato alle sue scelte anche come pittore.

Una delle ultime sale della mostra offre una proiezione a 360° di immagini che riproducono molte opere di Vincent van Gogh con un effetto che la rende quasi un ponte ologrammi. L’effetto è suggestico anche se è l’unica sala in cui non ci sono vere opere ma solo giochi di luce.

A qualcuno come me, non esperto d’arte, è sembrato strano che non vi sia neppure un quadro della serie dei girasoli perché sono i più iconici tra i soggetti di Vincent van Gogh assieme alla notte stellata. Evidentemente non è stato possibile averne uno in prestito ma ne ho scoperti tanti altri che mi hanno permesso di conoscere altri soggetti di questo grande artista.

Vincent van Gogh fu un pittore che usava come soggetti persone comuni, anche molto povere. In un mondo ormai industrializato, i tessitori erano artigiani che avevano perso il prestigio che avevano secoli prima. Tra la fine del 1883 e l’estate del 1884, nel villaggio olandese di Nuenen, van Gogh produsse una serie di ritratti e disegni che avevano i tessitori come soggetto.

Un esperto d’arte magari conoscere bene la serie dei tessitori ma per me è stata una scoperta. Ciò mi ha aiutato a conoscere meglio anche la vita di Vincent van Gogh perché si tratta di un autore che davvero disegnava e dipingeva ciò che viveva. Vedere le sue opere significa davvero vedere attraverso di essi ciò che vedeva Vincent.

Un’ora è tutto sommato ben poco per conoscere Vincent van Gogh e soprattutto per capirlo ma la visita alla splendida mostra di Trieste è comunque una grande esperienza. Il termine della visita non dovrebbe rappresentare la fine dell’interesse per quest’artista, anzi dovrebbe stimolare qualche riflessione. Tornando a casa, ho avuto vari pensieri anche commossi su come van Gogh abbia trasformato il dolore della sua tormentata vita in bellezza. La depressione che lo portò al suicidio è davvero una brutta cosa eppure ci ha donato tanta bellezza. Grazie Vincent!

Tessitore di Vincent van Gogh
Tessitore di Vincent van Gogh

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *