Il coraggio di Geary di Jack Campbell

Il coraggio di Geary di Jack Campbell
Il coraggio di Geary di Jack Campbell (edizione americana)

Il romanzo “Il coraggio di Geary” (“The Lost Fleet: Courageous”) di Jack Campbell è stato pubblicato per la prima volta nel 2007. È il terzo libro della serie The Lost Fleet e segue “Fearless: scontro mortale“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1700 di “Urania” nella traduzione di Stefano Ternavasio.

Il Capitano John “Black Jack” Geary è riuscito a portare la flotta dell’Alleanza fuori dalle trappole tese dal nemico nel territorio della Corporazione. Orami però diventa sempre più difficile usare nuove strategie e varianti tattiche per evitare che le sue mosse diventino prevedibili.

Nel suo viaggio, Geary deve gestire diverse astronavi danneggiate con le difficoltà nel ripararle senza potersi fermare ed emerge il problema dei rifornimenti. La flotta comprende astronavi di supporto che hanno i macchinari per fabbricare ciò che serve ma è necessario trovare materie prime e ciò vuol dire aumentare i rischi.

“Il coraggio di Geary”, continua la serie di fantascienza militare The Lost Fleet che forma un’unica grande storia in cui ciò che rimane di una flotta dell’Alleanza che, dopo una dura sconfitta, cerca di tornare a casa. La flotta dell’Alleanza affronta nuove difficoltà nel corso di un viaggio lungo che non può avvenire in un percorso diretto per evitare le trappole nemiche.

A questo punto della serie, la mia impressione è che ogni romanzo sia concentrato su una fase del viaggio della flotta. Allo stesso tempo sono inclusi alcuni elementi che vengono sviluppati pian piano e potrebbero diventare centrali in romanzi successivi. In particolare, continuano a emergere stranezze collegate all’iper-rete.

In questo romanzo, i problemi di rifornimento della flotta e la conseguente necessità di trovare materie prime indispensabili sono centrali soprattutto nella prima parte. Non è possibile fermarsi a lungo in un sistema per condurre operazioni minerarie ma attaccare installazioni della Corporazione significa comunque correre rischi.

I romanzi precedenti avevano pregi e difetti e dal mio punto di vista il difetto peggiore sembra diventare ancor più importante ne “Il coraggio di Geary” con la relazione tra John Geary e la Co-Presidente Victoria Rione. Le complicazioni e le sorprese legate ad essa mi sembrano decisamente più adatte a una soap opera che a una space opera!

C’è di positivo che almeno la storia personale di John Geary ha qualche sviluppo in una serie in cui pochi personaggi hanno una buona caratterizzazione. Fin dall’inizio della serie, Geary ha dovuto gestire la leggenda di Black Jack che si è sviluppata nel corso di un secolo come parte della propaganda dell’Alleanza. Le tentazioni di sfruttare quella leggenda per ottenere ciò che vuole aumentano in questo romanzo e le reazioni e i pensieri di Geary offrono qualche riflessione su potere e propaganda.

Un altro elemento positivo è che le parti relative alle battaglie che la flotta dell’Alleanza deve combattere, che sono diventate più sofisticate. Inizialmente, John Geary aveva sfruttato un effetto sorpresa utilizzando anche le sue capacità di stratega in un periodo in cui entrambe le fazioni combattono basandosi solo sull’aggressività. Sembra che finalmente i leader miltiari della Corporazione abbiano cominciato a studiare seriamente le azioni di Geary rendendo le battaglie più dure per la flotta dell’Alleanza.

La serie Lost Fleet è del tipo che può essere apprezzato soprattutto dai fan della fantascienza militare. Ha il pregio di essere migliorata rispetto all’inizio e “Il coraggio di Geary” ha un finale più aperto che mai che suggerisce grossi colpi di scena nel prossimo romanzo, in cui forse si capirà davvero quali siano le forze all’opera.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *