La mano sinistra delle tenebre o La mano sinistra del buio di Ursula Le Guin

La mano sinistra delle tenebre o La mano sinistra del buio di Ursula Le Guin
La mano sinistra delle tenebre o La mano sinistra del buio di Ursula Le Guin

Il romanzo “La mano sinistra delle tenebre”, conosciuto anche come “La mano sinistra del buio”, (“The Left Hand of Darkness”) di Ursula Le Guin è stato pubblicato per la prima volta nel 1969. Ha vinto i premi Hugo e Nebula come miglior romanzo dell’anno. In Italia è stato pubblicato come “La mano sinistra delle tenebre” da Libra Editrice nel n. 9 di “Slan”, dall’Editrice Nord nel n. 65 di “Cosmo Oro” e da Editori Associati nel n. 1090 di TEADue nella traduzione di Ugo Malaguti e come “La mano sinistra del buio” da Mondadori in “Oscar Moderni Cult” nella traduzione di Chiara Reali.

Genly Ai è un inviato dell’Ecumene che ha ottenuto un’udienza presso Argaven Harge XV, il re di Karhide, la nazione del pianeta Gethen nella quale è riuscito ad avere i contatti più importanti. Quel risultato è stato ottenuto grazie al primo ministro Estreven, che sembra molto interessato alla possibile alleanza tra Karhide e l’Ecumene. Tuttavia, la sera prima dell’udienza, Estreven avverte Genly Ai che non può più contribuire alla sua causa.

Perplesso dal comportamento di Estreven, Genly Ai si prepara all’incontro con il re ma scopre che ci sono stati grossi cambiamenti nel governo con la nomina di un nuovo primo ministro e la condanna all’esilio di Estreven. Il re rifiuta la proposta di alleanza dell’Ecumene e Genly Ai decide di fare un altro tentativo in un’altra nazione ma finisce invischiato in intrighi politici che non comprende.

Figlia di un antropologo, Ursula Le Guin venne influenzata dall’attività paterna nello sviluppo dei temi delle sue opere. Quell’influenza include l’idea dell’Ecumene, un’alleanza di vari mondi in un universo narrativo in cui ambientò varie opere fin dall’inizio della sua carriera.

Anche all’interno del ciclo dell’Ecumene, molte opere sono autonome. Nel caso de “La mano sinistra delle tenebre” l’Ecumene rimane in qualche modo sullo sfondo ma la presenza su Gethen di un inviato di quell’alleanza è cruciale per il futuro delle nazioni di quel pianeta.

Gethen e i suoi abitanti hanno alcune peculiarità che sono centrali nel romanzo. Il pianeta è quasi completamente coperto di ghiaccio e ciò è cruciale nella sua storia. Gli abitanti sono umani ma hanno una fisiologia unica perché cambiano sesso nel corso di un ciclo mensile.

Genly Ai è un alieno su Gethen sotto vari punti di vista. Il fatto di essere maschio in modo fisso rappresenta una differenza rispetto ai nativi maggiore di tante differenze culturali. Nonostante ciò, riesce a instaurare un rapporto personale con Estreven, che inizialmente è il primo ministro di Karhide per poi cadere in disgrazia. Si tratta di un rapporto centrale nello sviluppo di temi come l’incontro tra persone di società diverse.

Per iniziare la sua missione, Genly Ai ha viaggiato tra le stelle ma ciò è poca cosa rispetto al viaggio che compie sul pianeta Gethen. Nonostante la sua preparazione, il protagonista è solo in un luogo inospitale e soprattutto tra persone che non hanno i suoi punti di riferimento legati al genere. Oggi le questioni legati al genere vengono affrontate, anche nella fantascienza, e certe reazioni a volte negative in modo violento mostrano la difficoltà da parte di molte persone nell’andare oltre i concetti fissi di maschio e femmina. Oltre 50 anni fa, Ursula Le Guin affrontò la questione immaginando una popolazione il cui genere oggi verrebbe definito non-binario o fluido.

Le intenzioni di Genly Ai sono buone ma fatica a rapportarsi agli abitanti di Gethen. Alla fine, il suo viaggio è soprattutto interiore e Ursula Le Guin lo sviluppa in un modo tutt’altro che banale. In una storia fatta soprattutto di rapporti interpersonali, il protagonista fatica a capire atteggiamenti come quelli di Estreven. Certi elementi politici e sociali come la monarchia e concetti come patria e lealtà gli sono familiari ma gli elementi per lui alieni lo confondono e lo costringono a mettere in discussione le sue convinzioni e i suoi schemi mentali.

Molte cose accadono durante la missione di Genly Ai ma “La mano sinistra delle tenebre” non è certo un romanzo d’azione. Ursula Le Guin offre dettagli sulle società del pianeta Gethen ma si concentra sul lato più introspettivo con profondità e sensibilità. Per questo motivo, è un romanzo da assaporare, meglio se ripetutamente per apprezzare al meglio i tanti spunti di riflessione. Per questi motivi, è un romanzo che rimane importantissimo da leggere a prescindere dalle etichette.

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