Oltre l’invisibile di Clifford D. Simak

Oltre l'invisibile di Clifford D. Simak
Oltre l’invisibile di Clifford D. Simak

Il romanzo “Oltre l’invisibile” (“Time and Again”, pubblicato anche come “First He Died” e in una versione un po’ diversa come “Time Quarry”) di Clifford D. Simak è stato pubblicato per la prima volta nel 1951. In Italia è stato pubblicato da Mondadori in appendice ai numeri da 1 a 12 di “Urania” a puntate, nel n. 414 di “Urania”, all’interno del “Millemondiestate 1974”, nel n. 9 dei “Classici Urania” e all’interno del n. 4 de “I Massimi della Fantascienza” nella traduzione di Giorgio Monicelli, da Perseo Libri nel n. 5 di “Opere di Clifford D. Simak” nella traduzione di Ugo Malaguti e di nuovo da Mondadori nel n. 215 di “Urania Collezione” e all’interno dell’omnibus “Mondi senza fine” nella traduzione di Davide De Boni.

Asher Sutton è l’unico essere umano che sia riuscito a penetrate nel sistema di 61 Cygni con la sua navicella spaziale. Tuttavia, è stato dato per morto dopo che si è schiantato sul settimo pianeta di quel sistema, almeno finché non torna sulla Terra dopo vent’anni sulla stessa navicella, che in teoria non dovrebbe poter più viaggiare né avere i sistemi di supporto vitale necessari al viaggio di un essere umano.

Il ritorno sulla Terra di Asher Sutton è accompagnato da minacce alla sua vita, alcune esplicite come una sfida a duello, altre più subdole. È finito al centro di uno scontro tra fazioni a causa di un libro che deve ancora scrivere ma influenzerà notevolmente il futuro con interpretazioni contrastanti. Per venire a capo della situazione, deve viaggiare nel tempo.

Clifford D. Simak aveva scritto per molti anni soprattutto narrativa breve e solo negli anni ’50, quando il mercato della fantascienza cominciò a spostarsi dalle riviste pulp su cui l’autore pubblicava i suoi racconti verso i libri, si dedicò regolarmente a scrivere romanzi. “Oltre l’invisibile” fu uno dei suoi primi romanzi, in cui inserì una quantità di idee che altri scrittori sfrutterebbero in un’intera carriera ma in certi casi sono sviluppate in modo parziale o contorto.

La trama ruota attorno ad Asher Sutton, un agente terrestre che dovrebbe essere morto nel corso della sua missione nel sistema di 61 Cygni che aveva lo scopo di scoprirne i segreti. Il suo ritorno sulla Terra dopo vent’anni costituisce un mistero ma rappresenta solo l’inizio di una vicenda che viene sviluppata assieme a diversi temi.

Il viaggio nel tempo rappresenta un elemento importante di “Oltre l’invisibile” perché sulla Terra ci sono persone che conoscono il futuro in cui Asher Sutton ha scritto un libro e diverse fazioni hanno diversi piani su di esso tra i quali impedire al suo autore di scriverlo uccidendolo prima che possa cominciarlo. Ci sono vari possibili paradossi ma non vengono esaminati in modo approfondito, probabilmente perché l’interesse di Clifford D. Simak era parlare genericamente del destino con la possobilità di alterare il passato.

I tentativi di uccidere Asher Sutton arrivano anche con una sfida a duello, una convenzione di quel futuro che viene usata da Clifford D. Simak per discutere del presunto diritto di possedere e usare armi, anche in connessione al tema della religione. Sutton diventerà una figura per certi versi religiosa, con alcuni problemi, inclusa la spaccatura tra i suoi seguaci a causa di diverse interpretazioni del suo libro. Le considerazioni sono caustiche soprattutto nella contraddizione tra l’uso delle armi e la presunta obbedienza al comandamento che impone di non uccidere.

La trama contiene un ulteriore livello di complessità dato dalla presenza in quel futuro di robot e androidi, che sono di fatto schiavi degli esseri umani. L’allegoria è ancor più trasparente pensando che gli androidi sono in tutto e per tutto esseri umani ma sono creati in laboratorio. Va tenuto presente che “Oltre l’invisibile” venne scritto in un periodo in cui negli USA c’era la segregazione razziale.

“Oltre l’invisibile” è un romanzo molto denso di contenuti, anche sofisticati, ma troppo breve per svilupparli tutti adeguatamente. Pur con i suoi difetti, rimane per tanti versi molto superiore alla media della produzione dell’epoca e non a caso ebbe notevole successo. Secondo me è ancora un romanzo da leggere anche per i temi sviluppati solo in parte.

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