Prisoner of the Daleks di Trevor Baxendale

Prisoner of the Daleks di Trevor Baxendale
Prisoner of the Daleks di Trevor Baxendale

Il romanzo “Prisoner of the Daleks” di Trevor Baxendale è stato pubblicato per la prima volta nel 2009. È inedito in Italia.

Il Decimo Dottore arriva sul pianeta Hurala in un’area che sembra completamente deserta. Quando trova una stanza con un computer, vi resta intrappolato e deve attendere vari giorni, quando un gruppo di cacciatori di taglie arriva in cerca di propellente per la loro astronave e lo libera. C’è ben poco tempo per i convenevoli perché ben presto arriva anche una pattuglia di Dalek e il Dottore è costretto ad abbandonare il Tardis per fuggire a bordo dell’astronave dei cacciatori di taglie.

Uno dei Dalek riesce a penetrare nell’astronave prima che decolli e uccide la più giovane dei cacciatori di taglie prima di essere immobilizzato dal Dottore. Dai racconti dei cacciatori di taglie, si rende conto di essere finito in un periodo in cui i Dalek sono impegnati in una guerra contro il primo impero terrestre perciò ci sono forti probabilità di incappare in altri Dalek.

“Prisoner of the Daleks” fa parte di una collana di romanzi connessi alla nuova serie di “Doctor Who”. Essi sono orientati ad un ampio pubblico essendo abbastanza lineari da essere apprezzati anche da lettori molto giovani ma abbastanza sofisticati da poter interessare anche lettori più maturi. Questo romanzo è ambientato nel periodo finale dell’era del Decimo Dottore, mostrato in modo frammentario tra la quarta e la quinta stagione della nuova serie televisiva, quando il Dottore viaggia da solo.

Nel corso di quel periodo, il Dottore vive anche momenti bui e quello raccontato in “Prisoner of the Daleks” è decisamente tra quelli. Per gli standard di questa collana di romanzi, questo ha toni ben più cupi della media e non è solo una questione di morti causate dai Dalek. L’ambientazione, nel mezzo di una guerra che attraversa la Via Lattea, tra i Dalek e il impero terrestre, rende i toni ancora più cupi in una storia in cui il Dottore fatica a prendere un minimo di controllo della situazione in cui è finito.

Il Dottore ha affrontato molte volte i Dalek e si è anche trovato in situazione in cui doveva contare su persone che non avevano idea di chi fosse e non si fidavano di lui, in questo caso questi fattori di rischio vengono combinati. A ciò si aggiunge il fatto che il Dottore è rimasto separato dal Tardis, deve fuggire su un’astronave di cacciatori di taglie che vivono cacciando i Dalek e quando li aiuta a catturarne uno decidono di torturarlo per carpirgli i suoi segreti.

Fin dalla loro prima apparizione televisiva in “Doctor Who”, i Dalek sono stati usati come veicolo per inserire nella serie problemi etici e morali. In “Prisoner of the Daleks” Trevor Baxendale sfrutta la terribile guerra in corso per parlare del rischio di perdere la propria umanità a causa della violenza vista e di quella usata per cercare di vincerla. Qual è il confine tra il difendersi da aggressori spietati come i Dalek e darsi alla violenza senza limiti con il rischio di diventare come i propri nemici? Sono problemi complessi e non esistono risposte semplici.

Alcuni personaggi ben sviluppati nel corso del romanzo aggiungono forza alla storia. I cacciatori di taglie, che possono essere considerati compagni temporanei del Dottore, mostrano pian piano sfaccettature inizialmente impensabili e ciò contribuisce anche allo sviluppo dei dilemmi etici e morali proposti. C’è perfino un Dalek speciale dato che si tratta di un inquisitore che ha il compito specifico di interrogare i prigionieri di guerra e ha una sua personalità che va oltre i limiti dei comuni Dalek.

Anche graficamente “Prisoner of the Daleks” è un po’ diverso dal normale nel senso che l’importanza dei Dalek viene sottolineata anche dal fatto che ciò che dicono è stato stampato con un font apposito già usato nei decenni scorsi in libri e fumetti che avevano i Dalek come protagonisti.

Il tema della guerra, con le sue conseguenze più brutali, porta anche a introspezioni su problemi come la perdita di persone care che coinvolgono anche il Dottore. Sono temi che offrono vari spunti di riflessione e secondo me rendono “Prisoner of the Daleks” un romanzo ben sopra la media di questa collana, perciò ne consiglio la lettura.

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