Stanley Kubrick (foto in alto ©Warner Brothers) nacque il 26 luglio 1928 a New York, negli USA.
Fin dalla sua infanzia, Stanley Kubrick mostrò interesse verso un’ampia quantità di argomenti, dalla mitologia agli scacchi, dalla musica jazz alla fotografia e al cinema. Tutto ciò interferì con i suoi studi, che terminarono con bassi voti dopo la scuola superiore. Negli anni successivi, ricordò sembre in modo negativo la scuola, ritenendo che fosse inefficace nello stimolare il pensiero critico e l’interesse degli studenti.
Uno dei pocchi aspetti positivi della carriera scolastica di Stanley Kubrick è legata alla possibilità di fare il fotografo per la sua scuola superiore. Dopo gli studi, per un certo periodo fece il fotografo guadagnano qualcosa anche come scacchista partecipando a tornei locali.
Nel 1949, un lavoro come fotografo collegato a un incontro di boxe del pugile Walter Cartier diede a Stanley Kubrick l’idea per un cortometraggio, che autoprodusse nel 1951. Negli anni successivi girò alcuni altri cortometraggi che ebbero un certo successo, convincendolo ad abbandonare il suo lavoro come fotografo. Nel 1953 girò, curando anche produzione, montaggio e fotografia, il suo primo lungometraggio, “Paura e desiderio” (“Fear and Desire”), che però non ebbe successo. Lo stesso Kubrick anni dopo criticò il suo lavoro ma esso gli fu utile per imparare il mestiere.
Dopo un altro paio di film che ricevettero buoni commenti dai critici ma poco successo di pubblico, Stanley Kubrick trovò maggiori soddisfazioni con “Orizzonti di gloria” (“Paths of Glory”) del 1957, con Kirk Douglas come protagonista ma anche come produttore. Nel 1959, una nuova collaborazione tra i due portò alla produzione di “Spartacus” ma Kubrick ne ebbe un controllo limitato e ciò lo lasciò insoddisfatto nonostante il successo e i 4 premi Oscar.
A quel punto, Stanley Kubrick decise di impegnarsi solo con progetti di cui potesse avere il pieno controllo. Ciò venne stabilito in un contratto con la Warner Bros. che gli diede il controllo su tutti gli aspetti dei film prodotti.
Il film “Lolita” del 1962 fu ispirato all’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov, che scrisse anche la sceneggiatura originale, successivamente modificata in maniera molto forte. Il film costituì anche la prima collaborazione con l’attore Peter Sellers, uno dei pochissimi a cui Stanley Kubrick permise di improvvisare sul set. Per questo film Kubrick dovette sottostare alle richieste della censura.
Il film “Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba” (“Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb”) del 1963 è una commedia nerissima che vide un’altra collaborazione tra Stanley Kubrick e Peter Sellers per una satira molto forte su tutto ciò che c’era attorno alla guerra fredda dell’epoca.
Il film “2001: Odissea nello spazio” (“2001: A Space Odyssey”) del 1969 richiese quattro anni, anche per creare effetti speciali che all’epoca erano all’avanguardia. Capolavoro della fantascienza e non solo, venne sceneggiato assieme allo scrittore Arthur C. Clarke, che parallelamente scrisse il romanzo omonimo.
Il film “Arancia meccanica” (“A Clockwork Orange”) del 1971 ebbe grande successo ma fu anche una notevole fonte di controversie per i livelli di violenza mostrati. Tra divieti, censure e perfino minacce nei confronti di Stanley Kubrick, per molti anni il film ebbe vari problemi di distribuzione.
Con il film “Barry Lyndon” del 1975, Stanley Kubrick cambiò ancora una volta genere scegliendo un’ambientazione storica nel XVIII secolo. Fu controverso dal punto di vista delle reazioni, con divisioni tra critici e pubblico.
Il film “Shining” del 1980, tratto da un romanzo di Stephen King, è un horror con elementi sia soprannaturali che psicologici che venne distribuito in diverse versioni con montaggi diversi. Stephen King non fu molto contento di quell’adattamento ma il film ebbe notevole successo.
Stanley Kubrick tornò per l’ultima volta al tema della guerra con il film “Full Metal Jacket” del 1987, che mostra in particolare l’antimilitarismo del regista. In questo caso, la violenza è legata alla guerra e in alcune nazioni alcune scene vennero censurate.
L’ultimo film di Stanley Kubrick fu “Eyes Wide Shut”, uscito postumo, un dramma psicologico che per una volta subì alcune censure non per scene di violenza ma per alcuni momenti di nudo integrale. C’è qualche dubbio sul fatto che sia stato completato ma se manca qualcosa si tratta solo di rifiniture finali.
Stanley Kubrick morì in seguito a un infarto il 7 marzo 1999. Aveva già in mente un nuovo progetto che venne successivamente portato avanti da Steven Spielberg. Il film “A.I. – Intelligenza artificiale” (“A.I. Artificial Intelligence”) uscì nel 2001.
Stanley Kubrick è ricordato come un regista straordinario, maniacale nella sua precisione, capace di creare film di qualsiasi genere con grande senso estetico, grande cura per la musica e innovazioni di vario tipo. Ha lasciato un’eredità straordinaria per tutto il mondo del cinema.