Il progetto OpenAI viene lanciato con lo scopo di sviluppare l’intelligenza artificiale per il bene di tutta l’umanità

La pagina About del sito web del progetto OpenAI
La pagina About del sito web del progetto OpenAI

Alla fine della scorsa settimana è stata annunciata l’apertura del progetto OpenAI, un’istituzione no-profit con lo scopo di effettuare ricerche nel campo dell’intelligenza artificiale per il beneficio dell’intera umanità, senza le costrizioni apportate dalla necessità di ottenere un guadagno finanziario. Non si tratta dell’ennesimo progetto che in breve tempo potrebbe cadere nel dimenticatoio perché è supportato da finanziamenti per circa un miliardo di dollari e coinvolge imprenditori come Elon Musk, fondatore di SpaceX e Tesla Motors.

Nella presentazione del progetto OpenAI viene brevemente ricordata la storia degli sviluppi dell’intelligenza artificiale con tante sorprese ma risultati finora per molti versi limitati. C’è ancora molta strada da fare per creare un’intelligenza artificiale paragonabile a quella umana e secondo i sostenitori di questo nuovo progetto è importante che esista un’istituzione che assicuri che i vantaggi vadano a tutta l’umanità.

Per questo motivo, il progetto OpenAI è del tipo open source, il che significa che i ricercatori che vi collaboreranno sono incoraggiati a pubblicare i loro lavori e a condividere le loro scoperte. I brevetti, se ci saranno, verranno condivisi con il mondo. L’intenzione è di collaborare liberamente con altre istituzioni e aziende per sviluppare nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale.

Elon Musk è uno di quelli che ha espresso preoccupazioni riguardo ai possibili sviluppi negativi dell’intelligenza artificiale. In sostanza, il suo timore è che gli sviluppi in questo campo portino a un risultato tipo Skynet, che nella saga di Terminator decide di spazzare via l’umanità. Di conseguenza, non è sorprendente che sia uno dei fondatori di un’iniziativa come OpenAI.

Elon Musk dirigerà OpenAI assieme a Sam Altman, presidente di Y Combinator, un programma di “incubazione” di startup. Il progetto ha già una serie di collaboratori e abbondanti finanziamenti, resta da vedere cosa potrà produrre. Nella presentazione, viene fatto esplicito riferimento all’apprendimento approfondito (deep learning) ma successivi sviluppi potrebbero essere focalizzati su altri tipi di algoritmi.

È impossibile valutare un progetto del genere dal suo annuncio. Certamente è positivo il fatto che si tratti di un progetto aperto perché dà la certezza che i risultati possano realmente essere utili per chiunque li voglia utilizzare. Forse i timori di Elon Musk non sono fondati ma la filosofia di OpenAI garantisce trasparenza.

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