VALIS di Philip K. Dick

La trilogia di VALIS di Philip K. Dick contenente VALIS, Divina invasione e La trasmigrazione di Timothy Archer
La trilogia di VALIS di Philip K. Dick contenente VALIS, Divina invasione e La trasmigrazione di Timothy Archer

Il romanzo “VALIS” (“VALIS”) di Philip K. Dick è stato pubblicato per la prima volta nel 1981. In Italia è stato pubblicato da Interno Giallo / Mondadori all’interno de “La trilogia di Valis”, da Mondadori nel n. 232.1 di “Piccola Biblioteca Oscar” e da Fanucci nel n. 30 di “Collezione Dick” e all’interno de “La trilogia di Valis” nella traduzione di Delio Zinoni.

Horselover Fat ha avuto una stranissima esperienza quando un raggio di luce rosa secondo lui gli ha scaricato nel cervello un’enorme quantità di informazioni che non sa come interpretare. Chiede aiuto ai suoi amici Phil, Kevin e David ma per lui la situazione è resa più complicata dopo il suicidio della sua amica Gloria e a causa del cancro della sua amica Sherri.

Per Horselover Fat, la sua esperienza è di tipo mistico / religioso, una ricerca di Dio. Le sue riflessioni lo portano a convincersi che la realtà non è quella che appare e che l’Impero Romano non è mai cessato. La natura di Dio sembra essere più complessa di quanto lui pensasse, connessa al sistema VALIS (Vast Active Living Intelligence System).

Nel corso della sua carriera, Philip K. Dick ha scritto prevalentemente fantascienza. Il suo stile era molto personale e in alcuni casi le storie includevano elementi religiosi. Negli ultimi anni della sua vita, una serie di eventi lo aveva portato a interessarsi ancor di più alla religione e ciò si nota nei suoi ultimi romanzi.

Nel 1974 qualcosa successe a Philip K. Dick. Lui lo descrisse come un raggio rosa che si accese nella sua mente. Qualcuno l’ha spiegato come un leggero ictus ma è impossibile dire quale sia la realtà, soprattutto con uno scrittore che ha fatto della frammentazione della realtà un suo marchio di fabbrica.

Sta di fatto che negli anni successivi Philip K. Dick cominciò a interpretare alcuni eventi della sua vita in maniera mistico / religiosa. Lo spiega nel suo articolo “Come costruire un universo che non cada a pezzi dopo due giorni” (“How to Build a Universe That Doesn’t Fall Apart Two Days Later”).

Philip K. Dick e un sacerdote della chiesa episcopale videro similitudini tra una scena del suo romanzo “Scorrete lacrime, disse il poliziotto”, conosciuto anche come “Episodio temporale” (“Flow My Tears, The Policeman Said”) e una descritta negli “Atti degli apostoli”. Qualche tempo topo, Dick si trovò in una situazione che ritenne molto simile a quella scena.

Un momento mistico per Philip K. Dick avvenne dopo che gli vennero rimossi due denti del giudizio. Ebbe la necessità di prendere antidolorifici, che gli vennero portati a casa da una ragazza che indossava una collana con un pesce color oro. Quando Dick le chiese il significato del pesce, la ragazza gli spiegò che era un simbolo usato dai primi cristiani.

In quel momento, Philip K. Dick venne colpito da un riflesso di luce del pendente che generò un raggio rosa che gli provocò un’esperienza di anamnesis, letteralmente la perdita della dimenticanza. Per un momento, ricordò ciò che già da un po’ sospettava, cioè che l’Impero non è mai cessato, che in realtà l’anno era il 50 d.C. e la realtà in cui viveva era puramente illusoria.

Quelle esperienze lo portarono a scrivere un romanzo intitolato “VALISystem A”, in cui l’elemento mistico / religioso era molto forte. Il suo editore gli chiese però di modificare pesantemente la storia e Dick finì per ristrutturarlo ottenendo “VALIS”. “VALISystem A” venne pubblicato postumo con il titolo “Radio libera Albemuth” (“Radio Free Albemuth”).

Il risultato è particolare anche per gli standard di Philip K. Dick. “VALIS” viene a volte considerato fantascienza perché il suo autore viene considerato uno scrittore di fantascienza. Il romanzo effettivamente contiene elementi fantascientifici, tuttavia è fondamentalmente una storia filosofica / religiosa con un’importante componente autobiografica.

Uno degli amici del protagonista, Phil, è Philip K. Dick stesso. Il protagonista, Horselover Fat, è però un alter-ego dell’autore e le sue esperienze mistiche rispecchiano fortemente quelle di Dick. Gli altri loro amici sono Kevin, basato sullo scrittore K.W. Jeter, e David, basato sullo scrittore Tim Powers.

Il percorso mistico / religioso di Horselover Fat è basato sul cristianesimo gnostico ma è mescolato con varie idee filosofiche, con l’esperienza di anamnesis di Philip K. Dick e altre idee ancora, come quella del sistema VALIS. La conseguenza è la formazione di un concetto di Dio molto personale.

“VALIS” è anche la storia del percorso interiore di Horselover Fat / Philip K. Dick attraverso tragedie come il suicidio della sua amica Gloria e il cancro della sua amica Sherri. Anche lo sdoppiamento dell’autore in due personaggi diversi è un elemento che ha una sua importanza nella storia.

Horselover Fat e i suoi amici incontrano vari personaggi, tra cui due ispirati a David Bowie e Brian Eno, nel corso della loro ricerca di Dio. Come avviene in molte storie di Philip K. Dick, la realtà non è necessariamente quella che appare. Alcuni eventi possono avere diverse interpretazioni, che dipendono anche dallo stato mentale di chi l ha vissuti.

C’è chi vede in “VALIS” i sintomi della follia di Philip K. Dick. Se è così si tratta di una lucida follia perché l’autore creò una complessa cosmogonia mettendo assieme elementi davvero eterogenei. In quegli anni, Dick scrisse anche la sua esegesi, una sorta di giornale in cui includeva note sulle sue esperienze e sulle sue idee mistico / religiose. In “VALIS” sono incluse alcune di quelle note ma solo una piccolissima parte perché l’esegesi alla fine era lunga circa 8.000 pagine.

Tutti questi elementi formano un romanzo davvero complesso dato che è molto orientato alla ricerca mistico / religioso / esistenziale di Horselover Fat / Philip K. Dick. C’è una prevalenza di dialoghi e gli eventi sono funzionali alla ricerca perciò il ritmo è lento. I personaggi servono soprattutto a supportare il protagonista e a offrirgli spunti di discussione.

Secondo me “VALIS” è per certi versi un romanzo straordinario perché Philip K. Dick riesce a crearvi una cosmogonia coerente da elementi eterogenei. Credo che vada letto assolutamente da chi vuole davvero conoscere quest’autore ma allo stesso tempo credo che sia necessario conoscerlo già un po’ per evitare di esserne traumatizzati.

Una volta che vi siete familiarizzati con i temi tipici delle sue storie e il suo stile, potete affrontare “VALIS” e gli altri romanzi pieni di temi mistico / religiosi scritti da Philip K. Dick negli ultimi anni della sua vita. Non a caso, questi formano quella che viene chiamata trilogia di VALIS, recentemente ristampata e anche disponibile in formato Kindle su Amazon Italia e in formato ePub su IBS.

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