È un successo il primo test completo del razzo vettore russo Angara A5

Il razzo vettore Angara A5 al momento del decollo (Foto cortesia Ministero della Difesa russo. Tutti i diritti riservati)
Il razzo vettore Angara A5 al momento del decollo (Foto cortesia Ministero della Difesa russo. Tutti i diritti riservati)

Ieri il razzo vettore russo Angara A5 ha completato con successo un test di volo dopo essere stato lanciato dal Cosmodromo di Plesetsk, circa 800 km a nord di Mosca. Lo stadio superiore Briz-M si è separato regolarmente dopo circa 12 minuti per compiere la parte più lunga della missione, che consisteva nel portare un simulatore di massa in un’orbita geostazionaria. La serie di manovre è stata conclusa con successo circa nove ore dopo il lancio.

Nel luglio 2014, un test suborbitale di un razzo Angara nella configurazione 1.2PP aveva avuto successo, aprendo la via per il test di ieri, più completo e con la configurazione più grossa e potente. I razzi Angara sono una nuova famiglia realizzata secondo un sistema modulare che permette di utilizzare una quantità di stadi e booster adatta alle esigenze del lancio specifico.

Il razzo vettore Angara A5 testato ieri è la versione con quattro primi stadi di tipo Universal Rocket Modules 1 (URM-1) attaccati all’URM-1 principale per ottenere una spinta sufficiente a lanciare un carico in un’orbita geostazionaria. Ogni URM-1 è dotato di un motore RD-191 alimentato a RP-1, una forma molto raffinata di cherosene, con ossigeno liquido come ossidante.

La configurazione Angara A5 comprende un secondo stadio chiamato URM-2 che usa lo stesso propellente dell’URM-1 e un terzo stadio Briz-M già usato per i razzi Proton. È prevista l’adozione di un nuovo terzo stadio criogenico chiamato KVTK che permetterà di incrementare il carico trasportabile in un’orbita geostazionaria ma il suo sviluppo dovrebbe richiedere ancora vari anni.

Tra le varianti del razzo vettore Angara A5 ne è stata proposta una chiamata Angara A5P che verrebbe utilizzata per lanciare una navicella spaziale con esseri umani a bordo. Essa non avrebbe il secondo stadio e l’inserimento in orbita verrebbe completato usando i propulsori della navicella.

Come nel test suborbitale di luglio, il lancio di ieri non è stato trasmesso in televisione né via Internet e le informazioni sono state fornite successivamente dai media russi. Il presidente Vladimir Putin ha seguito il lancio in videoconferenza, a dimostrazione dell’importanza degli Angara per migliorare la situazione della Russia nel ricco mercato dei lanci di satelliti.

I dati del test dovranno essere esaminati attentamente ma i primi commenti rilasciati ai media russi sono stati molto positivi. È quindi possibile che già nel 2015 verrà effettuato il primo lancio di un razzo Angara con un carico reale cominciando la graduale sostituzione degli altri razzi vettori e l’uso del Cosmodromo russo di Plesetsk al posto di quello di Baikonur in Kazakistan.

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