Google ha annunciato la vendita di Motorola Mobility a Lenovo per un totale di 2,9 miliardi di dollari. 1,41 miliardi verranno pagati alla chiusura dell’accordo, 660 milioni in contanti e 750 milioni in azioni Lenovo. I rimanent 1,5 miliardi verranno pagati nei successivi tre anni. Google aveva acquistato Motorola Mobility nell’agosto 2011 per 12,5 miliardi di dollari.
A prima vista, per Google l’affare Motorola Mobility potrebbe sembrare un bidone colossale, anche considerando il fatto che nel corso di questi due anni e mezzo i ricavi sono andati riducendosi. In realtà, l’accordo con Lenovo è più complesso e va anche tenuto presente che nell’aprile 2013 Google aveva venduto ad Arris la divisione Motorola Home per 2,35 miliardi di dollari.
Un altro elemento da tener presente è che Google manterrà la proprietà di una delle parti di Motorola Mobility, l’Advanced Technology Group. Tra i progetti di questa divisione c’è il Progetto Ara, che ha lo scopo di creare uno smartphone modulare che permetta ai clienti di comporlo con i componenti che gli interessano. Altri progetti riguardano tecnologia che può essere indossata o addirittura inghiottita.
L’elemento più importante della cessione a Lenovo di Motorola Mobility riguarda però i brevetti. L’azienda possiede molte migliaia di brevetti, un notevole arsenale in un periodo in cui c’è una guerra tra aziende basata su presunte violazioni di brevetti, soprattutto da parte dei cosiddetti patent troll. Google manterrà la stragrande maggioranza dei brevetti di Motorola Mobility e nel comunicato stampa ciò viene motivato esplicitamente con l’intenzione di difendere l’ecosistema Android.
L’acquisizione di Motorola Mobility nel 2011 era stata fatta per rafforzare la posizione di Android, la sua cessione ha lo stesso scopo, anche se ovviamente in modi diversi. Secondo Google, Lenovo ha interessi in grande crescita nel campo degli smartphone e potrà sviluppare al meglio i prodotti Motorola.
Per Lenovo questa è la seconda grandissima acquisizione nel giro di pochi giorni dopo quella della divisione server x86 di IBM. L’azienda cinese aveva tentato di acquistare Blackberry qualche mese fa ma il governo canadese aveva bloccato l’operazione temendo problemi di sicurezza, non fidandosi di un’azienda cinese. Motorola Mobility è un’azienda in uno stato decisamente migliore di Blackberry perciò alla fine le cose sono andate bene per Lenovo.
Google potrà ora concentrarsi sull’innovazione nell’ecosistema Android. Viene da chiedersi se non sarebbe stato meglio farlo già nel 2011 invece di investire tanti soldi e risorse in Motorola Mobility. Evidentemente il possesso di migliaia di brevetti giustifica quell’affare.
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