Doctor Who – The Tomb of the Cybermen

Doctor Who - The Tomb of the Cybermen
Doctor Who – The Tomb of the Cybermen

“The Tomb of the Cybermen” è la prima avventura della quinta stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1967. È composta da quattro parti, scritta da Kit Pedler e Gerry Davis e diretta da Morris Barry.

La storia

Il Secondo Dottore (Patrick Troughton) porta Jamie (Frazer Hines) e Victoria (Deborah Watling), che si è appena unita a loro, sul pianeta Telos. Lì trovano una spedizione archeologica che sta facendo ricerche sui Cybermen per scoprire come mai fossero svaniti circa cinque secoli prima. I due gruppi si incontrano quando è appena stata trovata quella che sembra la tomba dei Cybermen.

Quando uno dei membri della spedizione archeologica tenta di aprire il portone di entrata alla tomba, rimane fulminato e muore. Il Dottore riesce a disattivare il meccanismo elettrico ma la tomba sembra contenere varie trappole. Il professor Parry pensa che sia meglio abbandonare la spedizione per tornare con più persone e più mezzi ma il capitano della loro astronave ha scoperto che è stata sabotata e ci vorranno alcuni giorni per ripararla.

Extra

L’edizione originale contiene una buona quantità di extra, la Special Edition è ricca di extra. In entrambe le edizioni sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione e una galleria di immagini tratte da quest’avventura. La Special Edition contiene anche i Radio Time Listings e un promo dei DVD di “Doctor Who” pubblicati prossimamente.

Sono presenti nella traccia audio alternativa di entrambe le edizioni commenti all’avventura da parte dei protagonisti Frazer Hines e Deborah Watling. La Special Edition ha un’ulteriore traccia alternativa con i commenti degli attori Bernard Holley, Shirley Cooklin e Reg Whitehead e dello script editor Victor Pemberton moderati da Toby Hadoke.

L’edizione originale contiene:

Tombwatch. Un incontro avvenuto nel 1992 in occasione della presentazione di quest’avventura, da poco ritrovata.

Restoration. Un breve extra che mostra la ripulitura del filmato per l’edizione in DVD.

Entrambe le edizioni contengono:

Morris Barry Introduction. Una presentazione di quest’avventura del 1992 del regista Morris Barry.

Late Night Line-Up: ‘Special Effects’. Una trasmissione del 1967 in cui il progettista di effetti speciali Jack Kine parla del suo lavoro per “Doctor Who” mostrando anche i Cybermat.

The Final End. Una ricostruzione di alcuni dei momenti finali dell’avventura “The Evil of the Daleks”.

Title Sequence Tests. Alcune versioni di test della sigla di “Doctor Who”.

La Special Edition contiene anche:

The Abominable Snowman Audio Trailer. Una registrazione audio del trailer per l’avventura “The Abominable Snowman”.

The Lost Giants. Un documentario sulla produzione di quest’avventura.

The Curse of the Cybermen’s Tomb. Un esame dell’influenza della storia dell’antico Egitto nella creazione di quest’avventura.

Cybermen – Extended Edition. Una storia del Cybermen.

The magic of VidFIRE. Un’occhiata alla tecnologia VidFIRE, usata per migliorare la qualità delle immagini di quest’avventura con un’ulteriore ripulitura per la Special Edition del DVD.

Sky Ray Advert. Una pubblicità degli anni ’60 connessa con “Doctor Who”.

Entrambe le edizioni comprendono alcune piccole “uova di Pasqua” ma niente di particolarmente interessante.

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Il successo dei Cybermen aveva portato alla decisione di farli tornare in una nuova avventura ma che avesse una struttura diversa rispetto a quella della base sotto assedio che aveva caratterizzato “The Tenth Planet” e “The Moonbase”. Kit Pedler e Gerry Davis, che avevano inventato i Cybermen, si ispirarono all’archeologia ma anche ai film horror sulle mummie per scrivere la sceneggiatura che divenne “The Tomb of the Cybermen”.

Personalmente ho sempre visto i Cybermen come tecno-vampiri ma la metafora delle mummie ha senso per un’avventura come “The Tomb of the Cybermen”. È evidente che gli autori si ispirarono molto di più ai film horror che a vere storie di archeologia perché i membri della spedizione incontrata dal Dottore sembrano dilettanti allo sbaraglio.

“The Tomb of the Cybermen” è ambientata in un futuro in cui i Cybermen sono svaniti e il professor Parry ha organizzato una spedizione scientifica per cercare le loro tracce sul pianeta Telos. Una tomba viene trovata ma viene esplorata senza nessuna razionalità e le uniche registrazioni che vengono effettuate sono note scritte a mano. In una situazione del genere non è strano che un membro della spedizione muoia ancor prima di entrare nella tomba, ucciso da una delle trappole.

In realtà, Kaftan e Klieg, i finanziatori della spedizione, hanno piano ben diversi che non hanno nulla a che fare con la ricerca scientifica. Fin dall’inizio si comincia a capire che nascondono qualcosa perché mandano il loro scagnozzo Toberman a sabotare l’astronave su cui sono arrivati per costringere tutti a rimanere nella tomba.

Toberman è l’oggetto principale delle critiche più recenti perché corrisponde allo stereotipo del “gigante d’ebano”. È la dimostrazione che nel passato i programmi televisivi non erano politicamente corretti ma almeno alla fine della storia Toberman va oltre gli stereotipi razziali.

Se l’inizio di “The Tomb of the Cybermen” non sembra molto promettente se analizzato razionalmente, la storia funziona lo stesso nel corso dell’esplorazione della tomba grazie alla tensione crescente. La scoperta di una trappola sul portone di entrata ha mostrato a tutti che ci può essere un pericolo mortale in ogni angolo.

Nonostante ciò, almeno alcuni membri della spedizione sembrano comportarsi più come bambini con un giocattolo nuovo che come scienziati ma tutto viene dimenticato quando i Cybermen si risvegliano. Nonostante lo scarso budget, i set che formano la tomba sono davvero buoni e la scena dell’uscita dei Cybermen dai loro loculi è straordinaria.

I costumi dei Cybermen nelle loro prime avventure erano fatti in economia ma proprio per questo danno ottimamente l’idea che questi non sono robot ma che una volta fossero persone. Ciò rende ancor più inquietante il loro desiderio di convertire gli esseri umani. Troppo spesso nelle avventure degli anni successivi questi elementi base dei Cybermen vennero trascurati.

I personaggi in “The Tomb of the Cybermen” sono parecchi e solo pochissimi sono in qualche modo sviluppati. Perfino Victoria, che comunque aveva appena cominciato a viaggiare con il Dottore, alterna momenti in cui è terrorizzata ad altri in cui vuole a tutti i costi gettarsi in situazioni pericolose. È forse per questo motivo che alcune interpretazioni non sono proprio buonissime.

“The Tomb of the Cybermen” è un’avventura ritenuta completamente perduta per parecchi anni ma alla fine del 1991 a Hong Kong venne trovata la registrazione completa degli episodi. Prima del suo ritrovamento, quest’avventura veniva considerata un classico di “Doctor Who” da chi aveva avuto la fortuna di vederla in TV. Quando però fu finalmente rilasciata in videocassetta, cominciò un dibattito perché parte dei fan la considerò sopravvalutata.

Doctor Who - The Tomb of the Cybermen Special Edition
Doctor Who – The Tomb of the Cybermen Special Edition

Personalmente, ritengo che “The Tomb of the Cybermen” abbia vari difetti ma la trovo divertente e complessivamente una buona avventura ma non un classico di “Doctor Who”. Le avventure del Secondo Dottore disponibili nella loro completezza sono così poche che questa è una di quelle da avere per chiunque sia interessato a “Doctor Who”.

L’edizione originale del DVD era tutto sommato un buon prodotto, la Special Edition contiene gli episodi in una qualità video un po’ migliore e vari extra interessanti in più che ne migliorano la qualità complessiva ma non ha “Tombwatch” e secondo me è un peccato perché l’avrebbe resa davvero ottima.

Poiché la Special Edition fa parte del cofanetto “Revisitations 3” – disponibile su Amazon Italia e Amazon UK – un giudizio globale dev’essere necessariamente dato solo alla fine della recensione delle avventure in esso contenute.

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