Il Mars Rover Curiosity studia una piramide e le lune di Marte

La roccia a forma di piramide Jake Matijevic fotografata dal Mars Rover Curiosity (Foto NASA/JPL-Caltech)
La roccia a forma di piramide Jake Matijevic fotografata dal Mars Rover Curiosity (Foto NASA/JPL-Caltech)

Sulla strada verso il luogo chiamato Glenelg, il Mars Rover Curiosity si è fermato per studiare una piccola roccia a forma di piramide. Ovviamente, si tratta di una formazione naturale perciò non c’è alcun pericolo che qualche antica divinità egizia ne esca per venire a distruggere la Terra. 😉 Questa roccia è stata chiamata Jake Matijevic in onore di Jacob Matijevic, un capo-ingegnere della missione Mars Science Laboratory e del progetto Curiosity che ci ha lasciati il 20 agosto scorso. Matijevic era stato anche tra gli ingegneri delle missioni dei precedenti rover della NASA: Sojourner, Spirit e Opportunity.

La roccia Jake Matijevic ha la dimensione di un pallone e verrà studiata utilizzando l’Alpha Particle X-Ray Spectrometer (APXS), uno degli spettrometri del Mars Rover Curiosity, le cui emissioni di particelle alfa (ovvero nuclei di atomi di elio) e di raggi X permetteranno di effettuare accurate misurazioni della sua composizione chimica.

Dopo aver terminato lo studio di questa particolare roccia, il Mars Rover Curiosity riprenderà il suo viaggio verso Glenelg, dove si intersecano tre tipi di terreni diversi. Uno di essi, dai toni di colore chiari, dovrebbe essere particolarmente interessante perché trattiene il calore assorbito durante il giorno fino a notte fonda e questo fa pensare che la sua composizione sia inusuale.

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Nel corso dell’ultima settimana, il Mars Rover Curiosity ha lavorato anche alla sua missione astronomica scattando fotografie con la sua Mast Camera (Mastcam) delle due lune di Marte, Deimos e Phobos, mentre passavano di fronte al Sole. Queste osservazioni hanno lo scopo di utilizzare le lune per ottenere maggiori informazioni indirette sull’interno di Marte. Infatti, le differenze nella struttura interna del pianeta rosso determinano piccole variazioni nella sua gravità che hanno un effetto sulla sua interazione con Deimos e Phobos.

Queste osservazioni delle lune di Marte non possono certo dare risultati precisi come quelli delle sonde GRAIL con la Luna ma sono certamente d’aiuto. I Mars Rover Spirit e Opportunity hanno effettuato osservazioni simili nel corso degli anni trascorsi su Marte ed è previsto che Opportunity ne effettui altre nei prossimi giorni.

Due foto di Phobos che passa di fronte al Sole scattate a 18 secondi di distanza dal Mars Rover Curiosity (Immagine NASA/JPL-Caltech/MSSS)
Due foto di Phobos che passa di fronte al Sole scattate a 18 secondi di distanza dal Mars Rover Curiosity (Immagine NASA/JPL-Caltech/MSSS)

Deimos si sta lentamente allontanando da Marte. Al contrario, l’orbita di Phobos sta decadendo lentamente ed è previsto che tra 10 e 15 milioni di anni si avvicinerà al pianeta rosso tanto da essere distrutto dalla sua gravità. I Mars Rover hanno quindi tutto il tempo per completare le loro missioni prima di quell’evento, sempre che nel frattempo non andremo finalmente su Marte e useremo i minerali di queste due lune.

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