Neutrini hanno viaggiato più veloci della luce tra il CERN e il Gran Sasso

Il rilevatore OPERA del Gran Sasso (foto Esperimento OPERA)
Il rilevatore OPERA del Gran Sasso (foto Esperimento OPERA)

La notizia è di quelle davvero straordinarie. Un fascio di neutrini inviato dal CERN Super Proton Synchrotron ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso ha viaggiato più veloce della luce. Nel percorrere i 730 km tra i due laboratori i neutrini hanno impiegato 60 nanosecondi in meno della luce. Non è molto ma le misurazioni del rilevatore Opera sono state effettuate con strumenti ad altissima precisione, sono state verificate per eliminare qualsiasi possibile errore e confermate.

I neutrini sono una famiglia di particelle tra le più difficili da studiare perché interagiscono molto debolmente con la materia. La loro esistenza venne teorizzata nel 1930 dal fisico Wolfgang Pauli e il nome venne coniato dal fisico Enrico Fermi ma fu solo nel 1956 che la loro esistenza venne confermata sperimentalmente.

Per molti anni si pensava che i neutrini fossero privi di massa ma negli ultimi anni alcuni esperimenti hanno invece mostrato che hanno una massa, anche se estremamente piccola.

Ora quest’ultimo esperimento mostra addirittura che i neutrini possono viaggiare più veloci della luce. Ovviamente verranno effettuati nuovi esperimenti analoghi per verificare questi risultati perché nella ricerca scientifica una delle basi è la ripetibilità. Se nuovi esperimenti daranno risultati diversi bisognerà analizzare nuovamente tutto ciò che è stato fatto tra i laboratori del CERN e del Gran Sasso per capire dove sia la differenza, altrimenti si concluderà definitivamente che i neutrini possono viaggiare più veloci della luce e si cercherà di capirne il perché.

Questa notizia è stata spesso data con sensazionalismo, a volte dando già per scontato che la teoria della relatività di Einstein è da scartare, riportando varie inesattezze. In particolare in molti articoli è stato scritto che secondo la teoria della relatività non è possibile che una particella viaggi più veloce della luce. In realtà il problema è che per raggiungere la velocità della luce ci vorrebbe infinita energia ma in teoria sarebbe possibile avere una particella più veloce della luce fin dalla nascita.

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È stata ad esempio ipotizzata l’esistenza di particelle più veloci della luce chiamate tachioni ma la loro esistenza pone alcuni problemi come una massa espressa in numeri complessi e la trasmissione di informazioni più veloci della luce.

La notizia dei neutrini più veloci della luce ha destato tanta sensazione perché si tratta di un risultato sperimentale, non di semplice teoria. Va ricordato che la teoria della relatività è stata verificata innumerevoli volte nel corso dell’ultimo secolo perciò prima di scartarla ci vuole ben altro.

È però vero che una teoria più avanzata che includa definitivamente effetti quantistici ed effetti relativistici potrebbe andare oltre la teoria della relatività come essa andrò oltre la legge gravitazionale di Newton. Intanto attendiamo nuovi esperimenti e vediamo cosa ne verrà fuori.

7 Comments


  1. Teoria unificata ,sineterica e tachionica : Il tachione il dito di Dio
    In merito ai neutrini che viaggiano più veloci della luce.
    La mia teoria unificata dell’universo fisico e mentale: Il tachione il dito di Dio ,disponibile sulla pagina web http://www.webalice.it/iltachione , prevede quanto segue.
    La vera velocità della luce si potrebbe misurare solo nel vuoto assoluto dove sarebbe addirittura infinita, così come fu per un istante nella fase inflazionaria del Big Bang .
    Quella raggiunta dai neutrini nell’esperimento del CERN è superiore solo a quella della luce attuale ,perché i neutrini interagiscono molto meno ,con l’energia diffusa nello spazio tempo.
    In pratica i neutrini viaggiano come se fossero in un vuoto più rarefatto di quello intergalattico ,trovandosi come in uno stato di temperatura inferiore ai tre gradi K della radiazione residuata dal Big Bang.
    Sono neutri alla carica elettrica di calore ,residuata nello spazio tempo intergalattico e a quella degli elementi materiali e dell’atmosfera ,che è composta di alcuni di essi elementi.
    Viaggiano nell’energia oscura come materia oscura.(leggi energia fredda e materia fredda). Viaggiano stando già fermi e presenti in ogni luogo dello spazio tempo. Il tempo misurato è quello necessario a rilevarli. Ovvero è il tempo che occorre alla mente per indicarli partiti dal Cern e giunti al gran Sasso. Sono tachini materiali ,letti dai tachioni mentali ,come loro casi particolari.
    I fotoni viaggiano invece nello spazio tempo visibile ,che non è a zero gradi assoluti e interagiscono con la radiazione residua del Big Bang .
    Pertanto interagendo con l’energia di fondo anche negli spazi intergalattici rallentano, non potendo divenire superluminali in un Universo già illuminato.
    Per motivi identici gli elementi non possono superare la velocità della luce poiché diverrebbero troppo caldi ossia tenderebbero ad avaere una massa infinita.
    I neutrini viaggiano invece nelle condizioni di un super conduttore più freddo delle’energia di fondo .
    Infine tra il Cern ed il laboratorio del gran Sasso la luce interagisce anche con l’atmosfera ,ed è già noto che negli elementi chimici la luce rallenta.
    Ora necessita che ai fisici si affianchino i filosofi ,per dipanare le incongruenze tra la relatività di Einstein e la fisica quantistica.
    Buona lettura da Vincenzo Russo filosofo neo eleatico pitagorico

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    1. Se la velocità della luce nel vuoto fosse infinita il laser con cui viene misurata la distanza Terra-Luna facendolo “rimbalzare” su uno specchio piazzato sulla Luna dovrebbe dare una misura davvero minima perché avrebbe velocità finita solo nell’atmosfera terrestre.

      Mi pare anche che vengano mischiate in maniera più azzardata varie forme di energia tipo cinetica e termica.

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  2. Scrivo di nuovo…..Da ignorante, ovvero colui che non conosce, vi dico che non esistono strumentazioni su questa terra che possono certificare il superamento della velocità della luce, i captatori seppur complicati sono collegati con una serie di cavi conduttori di flusso energetico che non sostengono velocità così estreme . Ribadisco non essendo fisico ne tantomeno studioso della materia in essere, questo mio dire è pura e sola invenzione, perchè avevo voglia di scrivere una fesseria…..oppure no

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    1. Le strumentazioni usate non sono mica come quelle che la polizia usa per rilevare la velocità delle automobili: il paragone che forse è più adatto è quello delle corse di atletica con strumenti che rilevano la partenza e l’arrivo.

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