Snowglobe 7 di Mike Tucker

Snowglobe 7 di Mike Tucker
Snowglobe 7 di Mike Tucker

Il romanzo “Snowglobe 7” di Mike Tucker è stato pubblicato per la prima volta nel 2008. È inedito in Italia.

Il Decimo Dottore porta Martha Jones in quella che dovrebbe essere una spiaggia ma il vento gelido che investe i viaggiatori appena escono dal Tardis indica che il luogo non è quello che speravano. Si tratta di Snowglobe 7, una delle cupole costruite per mantenere i resti delle calotte polari, che nel 2099 sono ormai scomparse.

La situazione in Snowglobe 7 risulta subito difficile perché tra il personale si sta diffondendo una malattia sconosciuta e sembra esserci qualcosa di molto strano nel ghiaccio. Martha Jones cerca di trovare qualche risposta esaminando i malati mentre il Dottore cerca di recuperare le memorie di un robot danneggiato.

“Snowglobe 7” fa parte di una collana di romanzi connessi alla nuova serie di “Doctor Who”. Essi sono orientati ad un ampio pubblico essendo abbastanza lineari da essere apprezzati anche da lettori molto giovani ma abbastanza sofisticati da poter interessare anche lettori più maturi.

“Snowglobe 7” include vari elementi che sono tipici delle storie di “Doctor Who” e per qualcuno potrebbero essere fin troppi finendo per rendere la storia prevedibile. Onestamente non si può dire che la trama brilli per originalità e in effetti la storia si regge anche troppo su alcuni personaggi.

L’ambientazione nel 2099 viene usata da Mike Tucker per includere alcuni problemi che sono la proiezioni di quelli odierni. Alla fine del XXI secolo, i cambiamenti climatici hanno portato allo scioglimento delle calotte polari. La lunghezza limitata di questi libri offre poco spazio per sviluppare i vari temi connessi all’aumento delle temperature globali ma non servivano molte parole per descrivere gli effetti di certi interessi economici uniti all’ignoranza e al disinteresse di molta gente di fronte agli allarmi lanciati dagli scienziati.

Alcuni resti dei ghiacci polari sono stati trasportati in cupole giganti per essere preservate ma il loro mantenimento è molto costoso. Per questo motivo, quasi tutte le cupole sono state trasformate in resort sciistici dove turisti possono vedere ghiaccio e neve, che non esistono più altrove. Insomma, anche in una situazione del genere, la conservazione ambientale è una questione di soldi.

Gran parte della storia si regge sul Dottore e Martha Jones perché dei personaggi significativi creati per questo romanzo parecchi sono delinquenti o quasi. Alcuni personaggi sono Flisk, una specie che nel 2099 è in rapporti piuttosto stretti con l’umanità anche se non tutti gli umani li vedono di buon occhio a causa delle loro capacità telepatiche. Uno di essi, Ku’ra Debrekseny, è un ibrido Flisk/umano che è tra i pochi ad avere una certa importanza e allo stesso tempo ha un ruolo abbastanza positivo.

Secondo me “Snowglobe 7” può risultare coinvolgente grazie alla minaccia che viene scoperta, che si manifesta attraverso aggressioni dirette nei confronti dei personaggi e con quella che sembra una malattia sconosciuta. Il Dottore e Martha sono separati per buona parte della storia perche cercano di affrontare contemporaneamente entrambe le manifestazioni di quella minaccia. Gli effetti dei diversi tipi di attacchi creano pericoli per tutti i personaggi e ciò genera una tensione che può compensare la mancanza di originalità degli elementi della trama.

Complessivamente, “Snowglobe 7” mi sembra un esempio a dir poco tipico di romanzo legato alla saga di “Doctor Who” che è stato sviluppato su elementi assolutamente familiari ai fan della serie. Per questo motivo, può piacere a chi cerca proprio quel tipo di storia.

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