Permafrost di Alastair Reynolds

Permafrost di Alastair Reynolds
Permafrost di Alastair Reynolds (edizione americana)

Il romanzo breve “Permafrost” (“Permafrost”) di Alastair Reynolds è stato pubblicato per la prima volta nel 2019. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1704 di “Urania” nella traduzione di Stefano Ternavasio.

Valentina Lidova ha ormai 71 anni quando ha la possibilità di partecipare a un esperimento che riguarda l’applicazione di una teoria matematica sviluppata decenni prima da sua madre. Il suo interesse non è scientifico perché lo scopo dell’esperimento è di inviare la sua coscienza dal 2080 al 2028 all’interno del corpo di un’altra persone. Se avrà successo, potrà tentare di alterare il passato per evitare l’estinzione dell’umanità che si sta avvicinando nel suo presente ma ci sono molte incognite.

Prima di diventare famoso come scrittore di fantascienza, Alastair Reynolds ha conseguito un dottorato in astrofisica e ha lavorato per l’ESA. La sua formazione e la sua esperienza l’hanno portato a scrivere storie in cui gli elementi tecnologici e scientifici sono importanti e ben sviluppati con la narrativa basata su basi realistiche.

“Permafrost” è un romanzo breve basato sui viaggi nel tempo, un argomento su cui esistono molte ipotesi ma nessuna certezza. Tuttavia, Alastair Reynolds usa un approccio scientifico per creare una storia che abbia almeno una coerenza interna nello sviluppo di alcune ipotesi sull’argomento.

Nella versione dei viaggi nel tempo raccontata in “Permafrost”, solo la coscienza del viaggiatore torna indietro e occupa il corpo di un ospite con possibili effetti collaterali imprevisti. I paradossi costituiscono un potenziale problema e ci sono intelligenze artificiali che aiutano a gestirli. Si tratta di un elemento interessante anche se la lunghezza limitata di questo romanzo breve permette di sviluppare pienamente solo il punto di vista di Valentina Lidova, che racconta la sua storia in prima persona. Ciò significa anche che gli imprevisti della missione vengono raccontati nei dettagli solo quando capitano direttamente alla donna.

Anche gli eventi che hanno portato a quel 2080 apocalittico vengono raccontati da Valentina Lidova. La donna è un’insegnante e quindi conosce la storia ma la racconta in modo sommario come se fosse una lezione. Il lettore capisce l’importanza dei semi cercati dalla protagonista nel passato senza “spiegoni” ma ciò potrebbe non essere sufficiente per chi preferisce avere dettagli sull’Azzeramento, la catastrofe le cui conseguenze stanno portando l’umanità all’estinzione.

Anche altre parti della storia rimangono sullo sfondo perché Valentina Lidova non vive molti eventi che sono collegati alla sua missione perché lei ne viene a conoscenza solo successivamente. Il ruolo delle intelligenze artificiali e altro ancora avrebbero richiesto molto più spazio ma la scelta di Alastair Reynolds era di concentrarsi sulla storia della protagonista.

La scelta dell’autore fa di “Permafrost” un romanzo breve intenso, con tanta azione e colpi di scena. Alastair Reynolds usa un tema classico come i viaggi nel tempo per raccontare una storia post-apocalittica che segue un collasso ecologico in cui i personaggi devono fare scelte difficili che sono importanti per il futuro dell’umanità. Lo consiglio a chiunque sia interessato a questi temi.

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