Nati dall’abisso di Hal Clement

Nati dall'abisso di Hal Clement
Nati dall’abisso di Hal Clement (edizione britannica)

Il romanzo “Nati dall’abisso” (“Ocean on Top”) di Hal Clement è stato pubblicato per la prima volta nel 1967 a puntate sulla rivista “Galaxy” e nel 1973 come libro. In Italia è stato pubblicato dalla Libra Editrice nel n. 10 di “Saturno” e da Mondadori nel n. 228 di “Urania Collezione” nella traduzione di Roberta Rambelli.

Quando tre agenti della Commissione per l’Energia scompaiono nella stessa area dell’Oceano Pacifico nel giro di pochi mesi, diventa impossibile credere che si tratti solo di sfortunati incidenti. Il fatto che tutto sia iniziato con l’indagine su una perdita di energia rende le sparizioni ancor più sospette.

Il Presidente sceglie un nuovo agente per risolvere il mistero. Mentre indaga nell’oceano, l’agente finisce in mezzo a una tempesta che fa affondare la sua imbarcazione. Quando la capsula in cui si è rifugiato si avvicina al fondo oceanico, scopre con sua sorpresa un’illuminazione decisamente artificiale. La sua sorpresa cresce ulteriormente quando scopre che ci sono persone che vivono in fondo all’oceano.

Hal Clement diventò celebre soprattutto per storie in cui apparivano alieni davvero esotici in ci cercava allo stesso tempo di mantenere una verosimiglianza scientifica ottenendo in questo modo un elevato livello di realismo. Il fondo degli oceani è per certi versi un ambiente alieno per gli esseri umani e non ci si aspetta di certo che qualcuno vi abiti. La presenza di una comunità sottomarina crea le basi per un tipo di avventura raramente esplorato.

Il nome del protagonista non viene mai menzionato nel corso della storia. Egli racconta in prima persona l’indagine che compie dopo la scomparsa di tre agenti della Commissione per l’Energia. Si tratta di un ente di importanza fondamentale in quel futuro perché le risorse scarseggiano e devono essere razionate. Per questo motivo, la rilevazione di una perdita di energia nell’Oceano Pacifico merita un’indagine e la scomparsa di tre agenti la rende prioritaria.

In realtà, Hal Clement non dice molto di quella società futura, limitandosi a descriverne alcune caratteristiche legate alla necessità di razionare l’energia per permettere a tutta la popolazione mondiale di sopravvivere. L’autore aveva cominciato la sua carriera negli anni ’40 e seguì gli standard di lunghezza di quell’epoca per molto tempo. “Nati dall’abisso” è un romanzo che venne pubblicato inizialmente su rivista rispettando quegli standard, con poco spazio per la costruzione di quel mondo futuro. Per questo motivo, la storia si concentra sulla scoperta e sulla successiva esplorazione della comunità sottomarina.

Dopo l’inizio in cui il protagonista racconta la sua scoperta della comunità sottomarina, la trama riguarda soprattutto ciò che apprende su come riesca a funzionare. Altre storie avevano immaginato comunità sottomarine con habitat riempiti di aria ma Hal Clement ne immagina una in cui esseri umani vivono nell’acqua, o almeno quella è la prima impressione del protagonista. Le descrizioni dei problemi che gli abitanti degli abissi devono affrontare e le soluzioni che hanno adottato costituiscono il punto forte del romanzo.

“Nati dall’abisso” non è un romanzo d’azione. Il protagonista scopre cos’è successo agli agenti scomparsi ma la comunità sottomarina rimane al centro della storia. Ci sono varie sorprese ma il sense of wonder è dato dalla progressiva scoperta del risultato dell’espansione dell’umanità in una frontiera così vicina e allo stesso tempo lontanissima a causa delle condizioni ambientali. Si tratta di una fantascienza cerebrale di cui Hal Clement era maestro e se vi piace potrete ancora apprezzare questo romanzo.

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