Il romanzo “Su la testa” (“Head On”) di John Scalzi è stato pubblicato per la prima volta nel 2018. È il seguito di “Chiusi dentro“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1673 di “Urania” nella traduzione di Marcello Jatosti.

L’hilketa è uno sport che è diventato popolare grazie al fatto che i giocatori sono in campo tramite i loro threep, robot comandati a distanza tramite un impianto neurale. Ciò lo rende praticamente un monopolio degli Haden, persone che sono state colpite da una malattia che ha reso loro impossibile usare il loro corpo organico, perché sono gli unici in grado di usare un threep con la naturalezza necessaria al gioco.

Quando Duane Chapman muore dopo che la testa del suo threep è stata staccata durante una partita di hilketa, stabilire cosa gli sia successo è fondamentale perché ci sono tanti interessi dietro all’hilketa, con una lega che cerca di espandersi anche fuori dagli USA. L’agente dell’FBI Chris Shane e la sua collega Leslie Vann indagano e immediatamente cominciano a scoprire complicazioni, a cominciare dall’apparente suicidio di un dirigente della lega.

“Su la testa” inizia come un giallo fantascientifico ambientato alcuni decenni nel futuro, dopo che una pandemia ha provocato molti milioni di morti e ha lasciato conseguenze permanenti in altri milioni di persone. Una piccola percentuale delle persone colpite da quella che è stata chiamata sindrome di Haden ha perso la capacità di interagire con il mondo esterno e può farlo solo tramite impianti neurali che permettono loro di interagire in maniera indiretta, in un mondo virtuale chiamato Agorà oppure controllando un threep, un robot androide che può muoversi nel mondo fisico.

“Su la testa” è un romanzo indipendente da “Chiusi dentro” e non richiede di averlo letto per comprenderne trama e protagonisti. Tuttavia, già nel primo romanzo John Scalzi aveva cominciato a fornire informazioni su quel mondo futuro e sull’influenza della pandemia sull’umanità. Vengono forniti tanti dettagli, anche nelle considerazioni di Chris Shane, che racconta in prima persona entrambi i romanzi.

Come in “Chiusi dentro”, John Scalzi ha evitato di definire il sesso di Chris (la lingua inglese ha una neutralità che lo permette). Anche l’audiolibro americano di “Su la testa” è uscito in due versioni come il primo: una letta dall’attore Wil Wheaton e una letta dall’attrice Amber Benson.

L’hilketa è uno sport inventato da John Scalzi in cui i giocatori letteralmente si fanno a pezzi tra di loro e rappresenta uno dei rari casi in cui gli Haden hanno un vantaggio sulle persone non colpite da quella sindrome. La morte di un giocatore potrebbe gettare un’ombra sul futuro della lega che gestisce il campionato professionistico. “Su la testa” è un giallo fantascientifico ma John Scalzi usa l’indagine degli agenti dell’FBI Chris Shane e Leslie Vann per raccontare una situazione complessa nell’intreccio di difficili rapporti personali e soprattutto interessi economici.

L’autore sfrutta il fatto che il padre di Chris sia un miliardario corteggiato dalla lega di hilketa per fornire approfondimenti sui tentativi della lega di espandersi e sulle sue prospettive future. C’è un notevole cinismo nella gestione dei giocatori e nelle tecniche anche psicologiche usate per cercare di vendere quello che viene considerato un prodotto commerciale.

Allo stesso tempo, John Scalzi continua a fornire informazioni su quella società futura. Un elemento importante in “Su la testa” è una nuova legge americana che taglia le agevolazioni fiscali connesse con l’assistenza agli Haden, con una serie di conseguenze ancora da valutare. In altri casi ci sono problemi quotidiani che a volte Chris deve affrontare in quanto Haden come ad esempio dover compiere una parte dell’indagine in un’altra città e trovarsi in un threep con batterie quasi scariche perché nessuno si è interessato a metterlo in carica.

Il risultato secondo me è un altro eccellente romanzo ambientato in un futuro ben costruito, al punto che in varie occasioni ho trovato più interessanti le considerazioni riguardanti quella società che l’indagine condotta da Chris Shane e Leslie Vann. Per questi motivi, raccomando di leggere sia “Chiusi dentro” che “Su la testa”.