Terre rare di Matt Briar

Terre rare di Matt Briar
Terre rare di Matt Briar

Il romanzo “Terre rare” di Matt Briar è stato pubblicato per la prima volta nel 2019 da Watson edizioni.

Alan Medas è un geologo che lavora in operazioni minerarie in vari luoghi del mondo che possono essere lontani da città e dai normali contatti. Per questo motivo, è una gran sorpresa scoprire che un’alga è stata scoperta su Marte e soprattutto che ha mostrato incredibili proprietà nutritive e perfino interessanti proprietà medicinali.

La distribuzione dell’alga marziana, che è stata chiamata Narciso, diventa un catalizzatore di cambiamenti non solo nel nutrire le popolazioni del mondo, ma anche in campo economico. Il calo delle operazioni minerarie porta Alan Medas a trasferirsi a Brena, con la sua ragazza, ma quando scopre di aver sviluppato capacità empatiche straordinarie finisce invischiato in una ricerca non del tutto chiara.

Questo romanzo già finalista al Premio Urania potrebbe sembrare a una prima occhiata la storia della scoperta della vita su Marte. In realtà Matt Briar avrebbe potuto decidere che l’alga chiamata Narciso venisse scoperta in Amazzonia o in qualche altro luogo sperduto della Terra perché ben presto si vede che all’autore interessa sviluppare alcune conseguenze della sua diffusione dopo che sono state scoperte le sue incredibili proprietà nutritive.

La conseguenza della scelta di Matt Briar è che la scoperta dell’alga viene riportata molto vagamente e le sue caratteristiche vengono descritte per sommi capi. “Terre rare” non è un romanzo di fantascienza “hard” perciò se cercate una storia con approfondimenti su missioni spaziali e ricerche xenobiologiche questo romanzo non fa per voi.

Non a caso il protagonista Alan Medas è quasi completamente tagliato fuori dagli eventi importanti perché sta lavorando in un luogo piuttosto sperduto. Già il titolo “Terre rare” punta decisamente più alla geologia, che è l’attività di Alan, e l’inizio del romanzo è infatti dedicato a essa. Ciò rende quell’inizio un po’ lento ma permette di avere un’idea di quale sia la normalità per Alan. La storia comincia a incanalarsi verso i temi principali quando il protagonista scopre l’alga Narciso ma entra davvero nel vivo solo quando in lui cominciano a manifestarsi capacità empatiche decisamente anormali.

In sostanza, la questione dell’alga Narciso e delle sue conseguenze viene vista dal punto di vista di una persona che fa un mestiere un po’ particolare ma è tutto sommato una pesona comune. Il lettore vede attraverso di lui vari cambiamenti nella sua vita personale e a livello globale assieme alle emozioni che generano e ai dubbi che gli vengono, soprattutto quando viene coinvolto in una ricerca sulle sue capacità empatiche.

“Terre rare” è nella prima parte la storia del possibile avvicinamento a un’utopia ma diventa quasi un romanzo di spionaggio con molta più azione e tanti colpi di scena nel momento in cui Alan Medas comincia a sondare le motivazioni nascoste dietro alla ricerca sulle capacità empatiche ed è costretto a riflettere sui suoi possibili usi. Controllo e possibili manipolazioni diventano temi importanti ma esattamente chi c’è dietro? Insomma, la possibile utopia ha ancora parecchie ombre e Matt Briar esplora quell’oscurità in capitoli che a volte sono estremamente crudi.

L’autore non dà risposte precise a tutte le domande, anzi a volte rimane piuttosto oscuro anche sulle parti non prettamente scientifiche, quelle collegate alle ricerche sull’empatia con tutto ciò che c’è attorno. Personalmente non sento il bisogno che uno scrittore spieghi tutto ciò che c’è attorno alla trama di un romanzo ma forse in questo caso poteva raccontare qualcosa di più considerando il fatto che “Terre rare” è piuttosto breve. D’altra parte la sua scelta ha reso il ritmo rapido anche nella parte iniziale, prima che cominci la vera azione.

Non so se Matt Briar abbia qualche progetto per un seguito a “Terre rare”, certamente ci sarebbe ancora parecchio da sviluppare. A parte i dubbi sulle spiegazioni, c’è l’impressione positiva per un romanzo con una crescente intensità che mostra luce e ombre di un mondo del futuro prossimo. Se gli argomenti vi intrigano ve ne consiglio la lettura.

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