Tavolette in cuneiforme mostrano le avanzate conoscenze matematiche dei babilonesi

La tavoletta chiave per comprendere le conoscenze matematiche dei babilonesi (Immagine cortesia Mathieu Ossendrijver / Science. Tutti i diritti riservati)
La tavoletta chiave per comprendere le conoscenze matematiche dei babilonesi (Immagine cortesia Mathieu Ossendrijver / Science. Tutti i diritti riservati)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Science” descrive la scoperta delle antiche conoscenze matematiche dei babilonesi. Mettendo assieme la traduzione di varie tavolette in scrittura cuneiforme, Mathieu Ossendrijver, professore di Storia della Scienza Antica alla Università Humboldt di Berlino, ha concluso che i babilonesi conoscevano le basi del calcolo integrale oltre 14 secoli prima di quanto si pensasse e le avevano usate per calcolare il moto del pianeta Giove.

Si sapeva già che i babilonesi avevano sviluppato certe tecniche matematiche e che le usavano per calcolare i moto del Sole, della Luna e dei pianeti ma finora si pensava che si trattasse di aritmetica di un livello più semplice del calcolo integrale. Si credeva che le basi per questa matematica più avanzata fossero state gettate nel XIV secolo in Europa per poi essere sviluppata da Newton e Leibniz nel XVII secolo. Le scoperte di Ossendrijver raccontano una storia diversa.

Mathieu Ossendrijver ha un dottorato in astrofisica e uno in assiriologia con specializzazione in astronomia babilonese. Nel suo lavoro come storico della scienza antica ha studiato per anni le tavolette della vasta collezione del British Museum, che coprono secoli di storia.

In particolare, l’interesse di Mathieu Ossendrijver era rivolto a un totale di quattro tavolette che contenevano tecniche geometriche riguardanti calcoli per costruire figure trapezoidali. In due di queste tavolette ci sono riferimenti che sembrano riguardare il pianeta Giove, che per i babilonesi simboleggiava il dio Marduk, la loro divinità principale.

Purtroppo, le quattro tavolette erano solo parziali perciò i testi ci sono giunti incompleti. La conseguenza è che era impossibile avere la conferma a tutti i riferimenti contenuti. La chiave è arrivata da una quinta tavoletta di cui un altro assiriologo, Hermann Hunge, nel 2014 mostrò le foto a Mathieu Ossendrijver. Essa riporta gli stessi calcoli trapezoidali ma descrive anche il moto del pianeta Giove.

Mettendo assieme tutte le informazioni raccolte dalle cinque tavolette, Mathieu Ossendrijver ha dedotto che le tecniche matematiche descritte usate per calcolare il moto di Giove sono le stesse alla base del calcolo integrale. Gli astronomi e matematici che svilupparono e usarono queste tecniche erano anche sacerdoti e le loro conoscenze erano mantenute all’interno della loro casta. Quando la loro civiltà crollò e la conoscenza della scrittura cuneiforme andò persa, anche le loro conoscenze vennero dimenticate.

Oggi stiamo riscoprendo conoscenze di popoli antichi perdute per secoli e quella della matematica babilonese è un esempio. Questa ricerca ha messo assieme archeologia, matematica e astronomia per interpretare antiche tavolette mostrando la necessità di sfruttare competenze diverse per capire l’ingegnosità degli antichi.

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