Eric Frank Russell nacque 110 anni fa

Eric Frank Russell nacque il 6 gennaio 1905 vicino a Sandhurst, nel Berkshire, in Inghilterra. Suo padre era istruttore presso la Royal Military Academy perciò il giovane Eric trascorse parecchi anni in Egitto e Sudan, dove il padre veniva inviato per lavorare nelle sedi militari britanniche. Ciò gli diede la possibilità di conoscere varie lingue e culture ma anche la burocrazia militare, elementi che successivamente usò nelle sue opere.

Da adulto, Eric Frank Russell si stabilì a Liverpool, dove fece diversi lavori prima di essere assunto da un’impresa di costruzioni. Si sposò con Ellen e nel 1934 la coppia ebbe una figlia, che venne chiamata Erica perché nata il 6 gennaio come il padre.

Negli anni ’30, a Liverpool arrivavano riviste americane tramite le navi che arrivavano al porto locale. Eric Frank Russell cominciò a interessarsi alla fantascienza ed entrò nel fandom locale per poi cominciare a scrivere racconti di questo genere usando vari pseudonimi.

Nel 1937, Eric Frank Russell riuscì a far pubblicare il romanzo breve “The Saga of Pelican West” sulla rivista americana “Astounding”. In breve tempo, divenne celebre anche negli USA con vari racconti. In alcuni di essi si vedevano già le influenze delle opere di Charles Fort, che nei decenni precedenti aveva raccolto notizie su eventi che riteneva paranormali. Russell scrisse anche vari articoli su quei temi.

Nel 1939, Eric Frank Russell pubblicò il suo primo romanzo, “Schiavi degli invisibili” (“Sinister Barrier”), che inaugurò la rivista “Unknown”. L’idea di base era una di quelle ispirate a Charles Fort, che riteneva che gli esseri umani fossero di proprietà di qualcun altro.

Nel corso della II Guerra Mondiale, Eric Frank Russell servì nella RAF, l’aviazione militare britannica. Tuttavia, secondo note biografiche scritte negli anni successivi, in realtà lavorò per l’intelligence militare. Si tratta di affermazioni non supportate da documenti ufficiali ma si sa che in quel periodo la segretezza era notevole.

Nonostante la guerra, nel 1941 venne pubblicato il suo racconto “Jay Score”, il primo di una serie che ha per protagonista un androide. Negli anni successivi scrisse vari seguiti, che vennero raccolti nell’antologia “Uomini, marziani e macchine” (“Men, Martians and Machines”).

Eric Frank Russell non smise mai di scrivere completamente in quegli anni ma solo nel 1948 pubblicò un altro romanzo, “Il pianeta maledetto” (“Dreadful Sanctuary”), a puntate sulla rivista “Astounding”. Nel 1963, ne pubblicò una nuova versione revisionata che ha un finale diverso.

Nel 1953, Eric Frank Russell pubblicò il romanzo “Le sentinelle del cielo” (“Sentinels from Space”). Esso contiene vari elementi tipici dell’autore nell’uso che fa di personaggi dotati di superpoteri, più sofisticato rispetto alla fantascienza delle riviste pulp.

Alcuni temi simili appaiono nel romanzo del 1955 “Wade Harper, investigatore” (“Call Him Dead”). Anche in questo caso ci sono personaggi dotati di superpoteri ma la storia è per molti versi un giallo che mostra l’influenza dei romanzi hard-boiled americani.

Dopo aver scritto storie che in generale avevano toni drammatici, Eric Frank Russell cominciò a scriverne altre in cui l’umorismo prevaleva, soprattutto nei confronti della burocrazia. È il tema centrale del suo racconto del 1955 “Sarchiapone”, conosciuto anche come “Cavebordo” o “Marchiodonte” (“Allamagoosa”), che vinse il premio Hugo. Seguirono nel 1956 il romanzo breve “Imponderabile più X” (“Plus X”), nel 1957 il romanzo “Missione su Jaimec” (“Wasp”) e nel 1962 il suo romanzo più celebre di questo tipo, “Galassia che vai” (“The Great Explosion”).

L’ultimo romanzo di Eric Frank Russell fu “La macchina dei delitti” (“With a Strange Device”) del 1964, che ha di nuovo le connotazioni del giallo e anche della spy-story. Dopo aver pubblicato ancora un racconto nel 1965, smise di scrivere, per motivi mai chiariti.

Eric Frank Russell morì il 28 febbraio 1978. Negli anni successivi ricevette vari riconoscimenti postumi come il Prometheus Hall of Fame Award, un premio alla fantascienza libertaria, per il romanzo “Galassia che vai” nel 1985, l’introduzione nella Science Fiction and Fantasy Hall of Fame nel 2000 e il premio retro-Hugo nel 2001 per il racconto lungo “Caro diavolo” (“Dear Devil”).

Oggi Eric Frank Russell sembra un po’ dimenticato ma ha contribuito notevolmente al successo della fantascienza britannica assieme a John Wyndham. Riuscì a usare temi molto classici come personaggi con superpoteri in un modo che all’epoca era innovativo. Il mix di generi e di temi delle sue storie le rendono ancor oggi interessanti, anche perché sono scritte bene e quelle drammatiche sono piene di suspense.

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