Incontro con Rama di Arthur C. Clarke

Incontro con Rama di Arthur C. Clarke
Incontro con Rama di Arthur C. Clarke

Il romanzo “Incontro con Rama” (“Rendezvous With Rama”) di Arthur C. Clarke è stato pubblicato per la prima volta nel 1973. Ha vinto i premi Hugo, Nebula, Locus, Jupiter e BSFA come miglior romanzo dell’anno. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 634 di “Urania”, all’interno di “Questa notte attenti agli UFO”, nei nn. 58 e 262 dei “Classici Urania”, all’interno del n. 3 de “I Massimi della Fantascienza” nel n. 112 di “Urania Collezione”, da Rizzoli nel n. 798 della “Biblioteca Universale Rizzoli” e ancora da Mondadori all’interno di “Rama. Il ciclo completo”.

Dopo che nel 2077 un meteorite ha devastato il nord-est dell’Italia, il governo della Terra decide di creare la Guardia Spaziale allo scopo di identificare tutti i meteoriti e gli asteroidi del sistema solare per poter dare l’allarme nel caso in cui uno di essi si dirigesse verso la Terra.

Nel 2130 un nuovo asteroide viene identificato e chiamato Rama quando è ancora ben lontano dal Sole ma mostra immediatamente strane caratteristiche. Grazie alle immagini riprese da una sonda lanciata appositamente, gli scienziati si rendono conto che si tratta di un oggetto artificiale.

L’Endeavour è l’unica astronave in una posizione tale da poter raggiungere Rama perciò all’equipaggio viene ordinato di andare a esplorarlo finché non si sarà avvicinato troppo al Sole. La missione dell’Endeavour diventa più complicata quando qualcosa al suo interno comincia a risvegliarsi.

“Incontro con Rama” è la storia dell’esplorazione di Rama, un’enorme astronave individuata dopo essere entrata nel sistema solare. La principale critica che viene fatta a questo romanzo è che i personaggi non sono sviluppati. Tra di essi forse solo il comandante dell’astronave Endeavour ha una sua personalità ben definita. Di lui, Arthur C. Clarke mostra i momenti in cui manda messaggi alle sue due mogli e in cui immagina cosa farebbe nella sua situazione il Capitano Cook, il comandante della storia nave Endeavour.

È vero, i personaggi non sono sviluppati ma è noto che Arthur C. Clarke era interessato alla parte scientifica e tecnologica delle sue storie. “Incontro con Rama” è un romanzo incentrato su Rama e sui suoi misteri, tutto il resto è relativamente importante, personaggi inclusi.

Rama è il simbolo di ciò che non conosciamo. Gli scienziati dai vari pianeti del sistema solare prima e soprattutto l’equipaggio dell’Endeavour poi cercano di scoprire i segreti di quest’enorme cilindro lungo oltre cinquanta chilometri con un diametro di circa venti chilometri.

“Incontro con Rama” è per la maggior parte una cronaca dei tentativi di scoprire i segreti di Rama. L’equipaggio dell’Endeavour comincia l’esplorazione di Rama con timore e curiosità allo stesso tempo perché si tratta della creazione di una civiltà aliena e ad ogni passo al suo interno c’è la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo.

Quando quelle che sembrano città vengono scoperte all’interno di Rama, ad esse vengono dati nomi di città terrestri, quasi a cercare di esorcizzare il timore verso ciò che è sconosciuto. Questi collegamenti al pianeta madre sono però ben poca cosa di fronte ai tanti elementi alieni che vengono scoperti.

L’equipaggio della Endeavour avrebbe bisogno di molto tempo per effettuare un’esplorazione completa di Rama ma è chiaro fin dall’inizio che la sua traiettoria la porterà molto vicina al Sole per proiettarla fuori dal sistema solare. L’esplorazione è quindi una corsa contro il tempo e ben presto diventa più complicata quando Rama sembra risvegliarsi.

L’equipaggio dell’Endeavour scopre l’esistenza di creature che sono biologiche eppure sembrano funzionare come robot. Anche in questo caso l’alienità di queste creature è assoluta e probabilmente nessuna di esse assomiglia ai costruttori di Rama.

Arthur C. Clarke descrive nei particolari i tentativi dell’equipaggio dell’Endeavour e degli scienziati che ricevono le informazioni scoperte di comprendere come funzionino i sistemi interni di Rama. Le tecnologie usate dai creatori di Rama sono però enormemente più avanzate di quelle umane perciò ogni piccolo elemento alieno può rappresentare un grande enigma.

“Incontro con Rama” è quindi un romanzo anomalo. Non ci sono grandi conflitti e quelli che si creano durante il romanzo sembrano più che altro seccature. Le scoperte fatte non permettono di fare balzi tecnologici perché le tecnologie usate dai creatori di Rama sono troppo avanzate per riuscire a comprendere in poco tempo. Questo romanzo è sostanzialmente una grande avventura intellettuale alla scoperta dell’ignoto in cui il sense-of-wonder è dato proprio da quest’esplorazione.

“Incontro con Rama” è un romanzo straordinario e non è un caso che abbia ricevuto tanti premi. Certo, se cercate una space opera classica con azione a ritmo serrato questo è proprio il romanzo più sbagliato da leggere. A tutti gli altri ne consiglio caldamente la lettura.

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