Il romanzo “Pandora” (“Pandora’s Star”) di Peter F. Hamilton è stato pubblicato per la prima volta nel 2004. È il primo libro della saga del Commonwealth. In Italia è stato pubblicato da Mondadori in due parti nei nn. 58 e 59 di “Urania Jumbo” e la seconda prevista per il n. 59 nella traduzione di Davide De Boni.
Quando l’astronomo Dudley Bose scopre che due stelle sono scomparse, vede la possibilità di diventare famoso nel Commonwealth InterSolare. Le osservazioni condotte suggeriscono che le stelle siano state circondate da sfere di Dyson e ciò indicherebbe la presenza di una specie senziente.
Le due stelle sono ben oltre i confini del Commonwealth perciò non c’è nessun wormhole nelle vicinanze che permetta di arrivarci rapidamente. Viene progettata un’astronave in grado di compiere viaggi interstellari a velocità superiori a quella della luce da inviare nell’area in esplorazione. Wilson Kime è uno dei pochissimi umani con esperienza di viaggi spaziali anche se il suo ultimo viaggio è stato compiuto qualche secolo prima e viene scelto per comandare la missione.
Tecnicamente, il primo romanzo ambientato nell’universo narrativo del Commonwealth è “Misspent Youth” del 2002, ambientato a partire dal 2040. In questo romanzo vengono presentate alcune delle tecnologie ancora presenti nel 2380, quando inizia “Pandora” ma non è necessario leggerlo. Il protagonista Jeff Baker viene citato e tutte le tecnologie vengono spiegate.
Alla fine del XXIV secolo le tecnologie che permettono di creare wormhole hanno portato a colonizzare oltre 600 pianeti connettendoli in modo permanente. In quella situazione, il treno è il mezzo di trasporto più utilizzato perché i wormhole permettono di usarlo per compiere viaggi interstellari con il trasporto di persone e merci.
La storia della missione verso le due sfere di Dyson rappresenta una sorta di spina dorsale a cui sono connesse altre storie legate ad essa più o meno strettamente. Peter F. Hamilton sviuppa diverse sottotrame per offrire una visione di grande completezza del Commonwealth InterSolare con tanti personaggi.
Una sottotrama direttamente collegata alla missione dell’astronave Second Chance riguarda un gruppo terroristico il cui leader Bradley Johansson sostiene che è in atto un complotto da parte di alieni che hanno infiltrato le istituzioni del Commonwealth. Un tentativo di impedire la partenza della Second Chance viene diretto da un collaboratore di Johansson che ha trascorso anni a lottare per il socialismo salvo cadere in disgrazia all’interno del partito socialista dopo che un sabotaggio aveva provocato molte vittime.
Quest’attentato contro la Second Chance viene usato per legare la sottotrama sulla missione dell’astronave a quella di Paula Myo, l’investigatrice che da oltre un secolo sta cercando di catturare Bradley Johansson. Questa parte è un thriller, per quanto con forti elementi fantascientifici, in cui viene sviluppato anche il lato psicologico di alcuni personaggi.
La storia di Paula Myo riguarda anche un giallo in una sottotrama in cui deve indagare su un omicidio in cui il colpevole ha usato tecnologie estremamente avanzate per coprire le sue tracce. Questa sottotrama serve anche per presentare Mellanie, un altro personaggio che diventa importante più avanti nel romanzo.
C’è perfino una sottotrama che ha connotazioni fantasy in cui Ozzie Isaac intraprende una quest in cui segue i Silfen, alieni che vengono paragonati a elfi per il loro aspetto. Come ogni quest che si rispetti, è anche un viaggio interiore ma ha anche collegamenti con il resto del romanzo.
Questa struttura narrativa offre una trama sofisticata che mostra un universo narrativo ricco e permette di sviluppare i personaggi importanti. Inevitabilmente, è una scelta che allunga notevolmente il romanzo con parti molto diverse tra di loro dato che sembrano addirittura appartenere a generi diversi. Anche il ritmo è diseguale dato che ci sono parti piene d’azione e altre molto più lente, anche di vita quotidiana. Ciò rende molto soggettivo l’apprezzamento e la preferenza per una parte o per un’altra.
Peter F. Hamilton scrive generalmente romanzi molto lunghi e “Pandora” rientra nei suoi standard. Come molti romanzi di quest’autore non è autonomo e in questo caso è il primo di due romanzi e termina con alcuni eventi importanti che continueranno nel seguito. Per questo motivo, un giudizio globale può essere dato solo dopo aver letto entrambi i libri e per ora lo consiglio a chi apprezza storie molto lunghe e complesse.