Scorpius di Claudio Vastano

Scorpius di Claudio Vastano
Scorpius di Claudio Vastano

Il romanzo “Scorpius” di Claudio Vastano è stato pubblicato per la prima volta nel 2024 da Mondadori nel n. 1723 di “Urania”. È secondo libro della Trilogia delle Costellazioni e segue “Aquarius“.

Isaac Venter si risveglia in una capsula criogenica senza alcuna memoria. Solo dopo un po’ ricorda di chiamarsi Isaac ma nient’altro e non riconosce le altre persone che trova nello stesso luogo, le quali soffrono della stessa amnesia. Sono tutti vestiti con la stessa uniforme ma la parola Scorpius stampata su di essa non gli dice nulla.

Le capsule criogeniche si trovano in quello che sembra una sorta di container finito non si sa come in un oceano. Isaac e i suoi compagni di sventura rischiano di annegare quando arriva un’onda gigante. Una mappa trovata nel container indica un arcipelago e un’isola lontana marcata. Con poco cibo a disposizione, l’unica speranza è viaggiare in quel luogo che sembra sempre più alieno ma cosa troveranno?

Nel 2021, era stato pubblicato il romanzo “Aquarius” in cui Claudio Vastano cominciava la Trilogia delle Costellazioni. “Scorpius” non è un seguito ma alcuni indizi sparsi nel romanzo indicano che gli eventi dei due libri si svolgono più o meno contemporaneamente.

Stavolta i protagonisti sono persone che si risvegliano in capsule criogeniche e inizialmente sono affetti da un’amnesia completa. Solo con il passare del tempo, alcuni ricordi emergono ma nella maggior parte dei casi si tratta di un processo limitato all’inconscio, anche legato a incubi notturni.

Isaac sembra avere una particolare comprensione delle caratteristiche geologiche dell’area in cui lui e gli altri si sono risvegliati. Non riesce a ricordare che lavoro facesse ma ad esempio riesce a dedurre facilmente il comportamento delle maree e la loro tempistica in funzione del passaggio di quella che, pur coperta dalle nuvole, sembra una grande luna.

Questa situazione genera fin dall’inizio una grande tensione tra i protagonisti, che si sono risvegliati senza memoria e trovando solo alcuni sconosciuti attorno a loro. È una situazione in cui non possono fidarsi di nessuno e la paranoia la fa da padrone. Discutono sui possibili motivi dietro alla loro situazione ma è anche un modo per testarsi a vicenda. Alla fine, si accordano per viaggiare assieme verso l’isola marcata sulla mappa ma solo perché sembra l’unica scelta sensata.

I pericoli che i protagonisti affrontano durante il loro viaggio non fanno altro che aumentare la tensione. Il lento recupero di almeno alcuni ricordi fa emergere progressivamente un quadro desolante della situazione sulla Terra. Claudio Vastano proietta nel futuro la situazione attuale in cui gli interessi economici sono predominanti e l’avidità viene ben prima della difesa dell’ambiente. Il termine progresso sembra amaramente ironico quando serve non ad aiutare la Terra e i suoi abitanti, umani compresi, bensì ad arricchire un’élite.

Il viaggio dei protagonisti è anche interiore perché c’è anche la speranza di ricordare chi sono. Lo scopo del loro viaggio è trovare un modo per tornare a casa loro ma devono ricordare dove vivevano per poterci tornare. Gli incubi che hanno aggiungono confusione e non contribuiscono certo a migliorare il loro umore.

Tutti questi elementi mi sono sembrati ben amalgamati in una storia in cui una trama a dir poco classica basata su un viaggio viene usata per offrire continue scoperte e rivelazioni che possono portare a diversi colpi di scena. Assieme alla tensione generata dalla situazione dei protagonisti, ciò permette di mantenere l’attenzione del lettore fino alla fine.

Per questi motivi, “Scorpius” mi sembra un altro buonissimo romanzo di Claudio Vastano, che mescola abilmente avventura a ritmo elevato e introspezione con un occhio a problemi importanti che affliggono la Terra già oggi. Come “Aquarius”, ha un finale aperto e a questo punto possiamo aspettarci ulteriori sviluppi che riguardano entrambi i romanzi nel terzo libro della Trilogia delle Costellazioni.

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