Contact di D. Rebbitt

Contact di D. Rebbitt
Contact di D. Rebbitt

Il romanzo “Contact” di D. Rebbitt è stato pubblicato per la prima volta nel 2017. È il secondo libro della serie The Globur Incursion ed è un prequel di “Fulcrum“. È inedito in Italia.

Il Capitano Blount sta per partire per una licenza e così molti membri del suo equipaggio quando viene convocato d’urgenza e gli viene assegnato il comando di una missione nel sistema X5682. Un team di scienziati che sta esplorando quel sistema ha attivato un protocollo relativo alla possibile scoperta di tracce aliene.

Una piccola flotta comandata dal Capitano Blount viene inviata nel sistema X5682 con una squadra di Marines. Le presunte tracce aliene non sembrano convincenti e già in passato scoperte del genere si sono rivelate di origine naturale. Quando però uno dei Marines si avventura in una grotta e trova qualcosa che certamente non è naturale, la situazione cambia radicalmente.

“Contact” è un prequel di “Fulcrum” che racconta il primo contatto con i Globur, i misteriosi alieni con cui l’umanità è in guerra nel primo libro di questa serie. Per questo motivo, non è necessario averlo letto e anzi è possibile decidere di seguire la cronologia interna dei libri e cominciare da questo libro.

La situazione all’inizio di “Contact” è di un’umanità in pace da molto tempo per la quale i pericoli maggiori vengono da asteroidi e pirati. Per questo motivo, la Flotta Imperiale ha una certa utilità, soprattutto nelle vicinanze dei mondi di frontiera, ma molti ufficiali vivono una continua routine e poco altro.

In questa situazione, missioni scientifiche esplorano pianeti che potrebbero essere colonizzati e a volte trovano qualcosa che potrebbe avere un’origine non naturale. In quel caso, il protocollo impone che la Flotta Imperiale invii delle astronavi che assicurino protezione agli scienziati. Tuttavia, quel protocollo è stato attivato molte volte ma in tutti i casi i successivi studi hanno accertato l’origine naturale delle presunte tracce aliene.

Per questo motivo, la serie è iniziata con un romanzo che è soprattutto di fantascienza militare ma “Contact” comincia prima della guerra contro i Globur con astronavi della Flotta Imperiale che si aspettano di condurre una missione noiosa di supporto a un gruppo di scienziati. Come se ciò non bastasse, la prima parte di questo prequel sembra quasi un romanzo umoristico.

Il Capitano Blount vorrebbe andare in licenza e ha già avuto esperienze passate con presunte tracce aliene perciò partire per un’altra missione di assistenza a una spedizione scientifica è a dir poco seccante. Non aiuta il fatto che uno dei capitani delle astronavi inviate assieme alla sua abbia una gran voglia di mettersi in mostra. Aiuta ancor meno il fatto che gli scienziati nel sistema X5682 siano sostanzialmente asociali e vedano l’arrivo della Flotta Imperiale come il fumo negli occhi.

Questa situazione che rispecchia un’umanità in pace cambia radicalmente nel momento in cui vengono scoperti quelli che sono senza alcun dubbio manufatti alieni. Il ritmo accelera con tanta azione e intensità con un cambio nel tono della narrazione, che passa rapidamente da frizzi e lazzi a una totale serietà. L’impatto del primo contatto con una specie aliena viene sottolineato da questo contrasto di toni.

È un caso in cui il lettore già conosce le conseguenze di quel primo contatto ma secondo me ciò non rende la seconda parte di “Contact” meno drammatica. Le reazioni dei personaggi al cambiamento della situazione sono cruciali nello sviluppo della trama e ognuno di essi mostra di che pasta è fatto realmente.

Contact” finisce per essere un romanzo peculiare nel modo piuttosto originale di sviluppare il tema del primo contatto da parte di D. Rebbitt. Ha un finale ma è aperto perché si tratta del primo capitolo di una storia più grande che l’autore ha già raccontato parzialmente nel primo libro della serie e di cui racconta altri capitoli nei libri successivi. Ne consiglio la lettura in particolare ai fan di space opera e di fantascienza militare.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *