Un articolo pubblicato sulla rivista “Fossil Record” riporta uno studio sui più antichi fossili di pterodattilo scoperti finora. Un team di ricercatori ha esminato un esemplare di Pterodactylus antiquus (Foto cortesia Augustin et al., tutti i diritti riservati) ancora in fase di crescita scoperto nella Baviera centrale, in Germania, che risale allo stadio stratigrafico conosciuto come Kimmeridgiano, parte del periodo Giurassico Superiore. Finora, gli esemplari risalivano allo stadio Titoniano, il successivo e ultimo del periodo Giurassico. Quest’esemplare è uno dei meglio preservati tra quelli di pterodattilo, un altro motivo per cui questa scoperta è importante.
Lo Pterodactylus antiquus, comunemente conosciuto come pterodattilo, è l’unica specie di un genere di pterosauri, rettili volanti che vissero nel corso di tutta l’era Mesozoica. Con la sua apertura alare che poteva superare di poco il metro, si tratta di una specie piccola rispetto a tanti altri pterosauri ma il ritrovamento di diversi esemplari molto ben conservati, inclusi alcuni giovani, ha offerto molte informazioni su di essa.
I primi fossili di pterodattilo vennero scoperti alla fine del XVIII secolo e la prima classificazione arrivò nel 1809. Tuttavia, finora gli esemplari risalivano alla fine del periodo Giurassico, nello stadio Titoniano, ma ora è stato scoperto un nuovo esemplare più antico.
Fossili di pterodattilo sono stati scoperti soprattutto in Baviera e proprio in quella regione, nel 2014, un esemplare è stato scoperto nella formazione Torleite, vicino alla cittadina di Painten. Esso risale a circa 152 milioni di anni fa, durante lo stadio Kimmeridgiano. Ciò lo rende l’esemplare di pterodattilo più antico scoperto finora.
Quest’esemplare di pterodattilo è quasi perfettamente conservato dato che mancano solo piccolissime parti di una mandibola e delle tibie. Anche la posizione anatomica delle osse è corretta e ciò è positivo dato che può capitare che fattori esterni causino spostamenti delle ossa.
Gli esemplari di pterodattilo disponibili sono in parte adulti e in parte immaturi distribuiti su varie fasi della crescita ma in modo non omogeneo bensì concentrato su alcune dimensioni piuttosto precise. L’esemplare di Painten è tra due di queste dimensioni e ciò lo rende raro.
Nel corso di oltre due secoli, la classificazione degli pterodattili all’interno del gruppo degli pterosauri è variata con i progressi ottenuti grazie alla scoperta di nuove specie. Gli pterodattili furono i primi pterosauri scoperti e solo dopo alcuni decenni la scoperta di fossili di specie di rettili volanti molto diversi portò a un’altra classificazione con la creazione dell’ordine degli pterosauri.
Varie controversie sono emerse anche in anni recenti riguardo al numero di specie di pterodattili con Pterodactylus antiquus che rimane quella ufficiale e altre specie proposte negli anni con discussioni e disaccordi tra paleontologi. In alcuni casi i dubbi hanno riguardato esemplari non adulti e ciò aumenta l’importanza della scoperta dell’esemplare di Painten, quasi perfetto e quindi identificabile in modo ragionevolmente certo. Probabilmente non basterà a risolvere tutte le controversie ma aiuterà a classificare fossili incompleti.