“Nascondino” (“Hide and Seek”) è il nono episodio della seconda stagione della serie “Star Trek: Picard” e segue “Pietà“. È disponibile negli USA sulla piattaforma di streaming Paramount+ e in molte altre nazioni su Amazon Prime Video.
Nota. Quest’articolo contiene alcuni spoiler su “Nascondino”.
La Regina Borg (Annie Wersching) procede con i suoi piani per impadronirsi de La Sirena e usarla per creare in anticipo un collettivo invincibile. Usa i suoi nuovi droni per dare la caccia ai suoi nemici ma i suoi avversari più difficili non sono in carne e ossa.
Finalmente c’è un progresso decente di alcune parti importanti della trama anche se risente ancora dei soliti problemi che la appesantiscono. Sembra diventato obbligatorio per le serie televisive avere protagonisti con vari problemi personali che diventano centrali perfino in momenti a dir poco curiosi come quando vengono inseguiti da qualcuno che intende ucciderli.
C’è di positivo che la storia personale di Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) sembra finalmente arrivare a una risoluzione. Viene chiarito anche perché in uno dei primi episodi di “Star Trek: The Next Generation” avesse avuto una visione di sua madre che sembrava incompatibile con i ricordi emersi in questa nuova serie. Suo fratello invece è rimasto curiosamente assente, una scelta curiosa pensando a una certa attenzione a dettagli come il modellino della versione refit dell’Enterprise NX-01 che Picard possedeva da bambino. D’altra parte, pensando a tutti i riferimenti alla II Guerra Mondiale legati a Chateau Picard, hanno anche perso l’occasione di menzionare i Maquis.
Tra tutte le altre storie personali, anche quella di 7 di 9 (Jeri Ryan) ha radici che la rendono quella più forte. Il finale dell’episodio mostra ancora una volta quanto sia difficile l’equilibrio tra la sua parte umana e la sua parte Borg. Gli eventi di questa stagione mostrano anche quanto questa sua dualità influenzi i rapporti con altre persone.
Chi non ha apprezzato le scelte narrative di questa stagione probabilmente non ha cambiato idea solo per qualche passo in avanti della trama e sarà contento solo perché sta per finire. Il finale dell’episodio suggerisce che una delle scelte sia quella più prevedibile fin dall’inizio della stagione. Se fosse così, non credo che la scelta aumenterebbe il gradimento degli scontenti.
In “Nascondino”, la trama ha fatto dei bei passi avanti ma rimane ancora molto da risolvere nel finale di stagione. L’alternativa è che la seconda stagione finisca con un “cliffhanger”, una soluzione possibile pensando che la terza stagione è stata girata subito dopo, senza pause. Insomma, il giudizio finale potrebbe essere rimandato.