Elon Musk si accorda con la SEC: si dimetterà da presidente di Tesla e pagherà una multa

Elon Musk nel 2013
Elon Musk nel 2013

È stato raggiunto un accordo tra Elon Musk (foto ©Dan Taylor / Heisenberg Media) e la Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità che vigila sulla Borsa americana, che pongono fine all’indagine per frode iniziata dopo che l’imprenditore aveva dichiarato su Twitter di voler trasformare Tesla in un’azienda privata e di avere già i finanziamenti per farlo. Musk si dimetterà da presidente di Tesla e non potrà riassumere quella carica per almeno 3 anni. Inoltre, lui e Tesla pagheranno 20 milioni di dollari ciascuno di multa.

Tutto è iniziato il 7 agosto 2018, quando Elon Musk pubblicò un tweet in cui dichiarava che stava considerando la possibilità di trasformare Tesla in un’azienda privata pagando 420 dollari ad azione aggiungendo che i finanziamenti erano stati assicurati. Il senso di una tale mossa era quello di eliminare le pressioni causate dalla necessità di un’azienda quotata in Borsa di ottenere profitti per evitare cali del valore delle azioni.

I ritardi nelle consegne della Model 3, la nuova auto elettrica di Tesla, avevano creato seri problemi con grosse perdite. Elon Musk ha sempre portato avanti piani a lungo termine ma anche nei casi migliori tende a raggiungere i risultati promessi ben oltre i tempi annunciati. Succede quando si lavora con tecnologie innovative che vanno sviluppate e ci possono essere problemi ma per un’azienda quotata in Borsa ciò crea forti pressioni. In un’azienda privata i proprietari possono stabilire autonomamente i tempi per ricerca e sviluppo accettando le perdite nel breve e medio periodo.

La SEC non ha esattamente apprezzato l’annuncio di Elon Musk, sostenendo che ha mentito o che almeno il suo annuncio sia stato privo di basi solide ed è stato un tentativo di portare un vantaggio a Tesla. Nei giorni scorsi si sono sparse varie voci riguardanti un possibile patteggiamento e successivamente l’intenzione di Musk di affrontare una battaglia legale, alla fine però c’è stato un accordo.

Elon Musk accetta di dimettesi da presidente di Tesla, che non potrà ricoprire per altri tre anni, ma manetrrà la carica di amministratore delegato. Due nuovi direttori indipendenti verranno nominati per il consiglio di amministrazione di Tesla. Le future comunicazioni di Musk verranno supervisionate da un nuovo comitato indipendente. Musk e Tesla pagheranno 20 milioni di dollari ciascuno di multa.

Fin dall’inizio di questa vicenda, i commenti sono stati variegati: Elon Musk è un personaggio controverso, come tutti quelli che hanno una certa visione e la seguono senza interessarsi di problemi che considerano meschini. Le sue attività stanno cambiando vari mercati e hanno già influenzato pesantemente l’industria aerospaziale con SpaceX, le attività di Tesla a cui sono state aggiunte quelle ex Solarcity con i sistemi di pannelli solari o addirittura il tetto solare con batterie per l’accumulo dell’energia non usata, stanno influenando altri mercati.

Per questo motivo c’è chi è contento che Elon Musk sia stato colpito mentre altri gridano apertamente al complotto da parte dei concorrenti che hanno fatto pressioni politiche per colpire un’azienda che sta portando progressi che li mettono in cattiva luce e soprattutto rischiano di erodere i loro profitti. Questa vicenda si è sviluppata in modo molto pubblico perciò ognuno può farsi la sua opinione.

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