La Russia aumenta il budget per il proprio programma spaziale

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Il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha approvato un budget di oltre duemila miliardi di rubli, equivalenti a oltre cinquanta miliardi di Euro, per lo sviluppo dell’industria spaziale russa dal 2013 al 2020.

Il premier Medvedev ha dichiarato che il potenziamento del programma spaziale russo porterà la sua nazione ad una partecipazione importante in progetti come la Stazione Spaziale Internazionale, lo studio della Luna, di Marte e di altri corpi celesti del sistema solare. Si tratta in parte di collaborazioni con altre nazioni e in parte di progetti che Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, svilupperà per conto proprio.

Pochi mesi fa, il premier Medvedev aveva criticato lo stato dell’industria spaziale russa, che negli ultimi due anni ha accumulato vari fallimenti. I problemi a due lanci che utilizzavano il razzo vettore Proton-M ha portato alla perdita di tre satelliti. All’inizio di dicembre, un altro lancio che utilizzava un razzo Proton-M aveva portato al piazzamento di un satellite in un’orbita errata ma il suo propulsore aveva permesso di correggerla.

La grande umiliazione per la Russia è arrivata dal fallimento della missione Phobos-Grunt. L’anno scorso, la missione spaziale che doveva riportare una sonda russa su Marte non superò neppure l’orbita terrestre. Il progetto era davvero ambizioso e non riuscire neppure a inviare la sonda verso Marte fu un brutto colpo.

L’industria spaziale russa ha vari problemi tra cui i bassi salari, l’elevata età media dei dipendenti delle aziende coinvolte e l’obsolescenza di molte apparecchiature utilizzate. La partecipazione russa alla gestione della Stazione Spaziale Internazionale consuma fino a metà del budget ma per la Russia è una questione di prestigio.

Un aiuto per l’industria spaziale russa è arrivato dopo la fine del programma spaziale degli Space Shuttle. Infatti, ora e per il futuro prossimo la Russia gestirà i lanci di razzi che portano astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale. La NASA e alcune aziende private stanno però sviluppando nuove soluzioni perciò fra qualche anno la situazione cambierà.

I profitti per le industrie spaziali russe arrivano anche grazie ai lanci di satelliti, spesso stranieri. Si tratta di un ramo dell’economia che oggi è davvero importante ma i concorrenti americani ed europei stanno investendo molto in razzi vettori migliorati o addirittura nuovi.

Ora il budget per i prossimi anni è stato aumentato, sarà sufficiente? È ovvio che i problemi esistenti vanno risolti ma per la Russia c’è in ballo anche il prestigio nazionale e questo conta molto. Energia, la più grossa azienda spaziale russa, ha appena annunciato il progetto di una nuova astronave in grado non solo di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale ma anche la Luna. Secondo i piani, dovrebbe volare nel 2018. Nel frattempo, nuove sonde spaziali dovrebbero essere inviate verso la Luna e Venere e dai loro risultati cominceremo a vedere se il programma spaziale russo sarà davvero tornato ad alti livelli.

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