Doctor Who – Time-Flight

Doctor Who - Time-Flight
Doctor Who – Time-Flight

“Time-Flight” è l’ultima avventura della diciannovesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1982. Segue “Earthshock” ed è composta da quattro parti, scritta da Peter Grimwade e diretta da Ron Jones.

La storia

Tegan (Janet Fielding) e Nyssa (Sarah Sutton) chiedono al Quinto Dottore (Peter Davison) di tornare indietro nel tempo per salvare Adric (Matthew Waterhouse) ma ciò costituirebbe una severa violazione delle leggi dei Time Lord perciò non è possibile. Il Tardis viene fatto materializzare sulla Terra, dove arriva all’aeroporto di Heathrow, ironicamente per errore dopo vari tentativi andati a vuoto di riportare Tegan a casa sua.

Il Dottore e i suoi compagni finiscono nei guai perché non sono in grado di spiegare la loro presenza e quella del Tardis ma la UNIT garantisce per loro. Un Concorde è da poco svanito nel nulla e al Dottore viene chiesto di collaborare alle indagini. Il Tardis viene caricato a bordo di un altro Concorde che ripercorre la rotta di quello svanito e poco dopo si ritrova circa 140 milioni di anni nel passato. I membri dell’equipaggio tuttavia credono di aver terminato il volo regolarmente perché qualcuno o qualcosa sta causando loro uno stato di allucinazione.

Extra

Questo DVD contiene una buona quantità di extra. Sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione, i Radio Times Listings, un promo dei DVD di “Doctor Who” pubblicati prossimamente e una galleria di immagini tratte da quest’avventura.

Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte dei protagonisti Peter Davison, Janet Fielding e Sarah Sutton e dello script editor Eric Saward.

Mouth on Legs. L’attrice Janet Fielding parla della sua esperienza in “Doctor Who” nel ruolo di Tegan.

Deleted Scenes. Alcune scene tagliate nella fase di montaggio di quest’avventura.

Jurassic Larks. Un dietro le quinte durante la registrazione in studio.

Out-takes. Errori e papere nel corso della produzione di quest’avventura.

Interview. Un’intervista del 1987 a Peter Grimwade in cui parla del suo lavoro come autore di quest’avventura.

The Doctor Who Annual 1983. Il numero del 1983 della rivista “The Doctor Who Annual” in formato PDF.


Peter Grimwade aveva lavorato in “Doctor Who” soprattutto come regista ma nel corso degli anni aveva fatto parecchia esperienza come scrittore per altre serie televisive. Una sua idea per un’avventura di “Doctor Who” subì molti cambiamenti importanti prima di essere prodotta dopo molto tempo e diventare “Time-Flight”.

L’idea di includere il Concorde nella trama venne durante una discussione tra Peter Grimwade e l’allora script editor Christopher H Bidmead all’aeroporto di Heathrow. All’epoca, il Concorde era assai celebre essendo il primo aeroplano supersonico commerciale ed era entrato in servizio solo da pochi anni.

Altri impegni di Peter Grimwade come regista ritardarono lo sviluppo della sua sceneggiatura ma nel frattempo il produttore John Nathan-Turner riuscì a ottenere la collaborazione dell’aeroporto di Heathrow e della British Airways. Fu così possibile filmare delle scene avendo a disposizione un vero Concorde, facendo diventare l’aeroplano e l’aeroporto di Heathrow centrali in “Time-Flight”.

La sceneggiatura dovette essere modificata anche per includere altri elementi e perché nel frattempo il Dottore si era rigenerato e Tegan e Nyssa erano rimaste come sue compagne. Queste riscritture possono essere uno dei motivi per cui “Time-Flight” è venuta fuori male ma la sceneggiatura presenta anche altri difetti, tra cui il fatto di essere davvero contorta.

Il primo episodio di “Time-Flight” è complessivamente piuttosto buono anche se fin dall’inizio c’è parecchio technobabble e dopo due minuti sembra che tutti si siano dimenticati della morte di Adric. Il mistero del Concorde che svanisce è intrigante e per una volta la storia non viene allungata come succedeva nel passato, quando il Dottore finiva nei guai e gli ci voleva del tempo per convincere le autorità locali che non aveva cattive intenzioni. In quest’avventura il Dottore sistema la sua situazione in maniera molto rapida facendo chiamare la UNIT perciò la trama va avanti rapidamente.

I problemi cominciano quando anche il secondo Concorde arriva nel passato, per vari motivi. Innanzitutto, Kalid è assolutamente ridicolo e la sua esistenza ha il solo scopo di non mostrare agli spettatori chi è il vero cattivo fin dall’inizio. La sua mascherata non ha senso all’interno della storia, tanto che va avanti a cantilenare i suoi pseudo-incantesimi anche quando è da solo, confermando che tutto ciò serve solo per il pubblico.

Un altro problema della sceneggiatura è che parte della trama viene raccontata dai personaggi invece che mostrata e questo succede anche nel finale. Questo toglie tutta la tensione dalla storia e i difetti finiscono per risaltare ancor di più. Questo in realtà non è colpa di Peter Grimwade ma è dovuto al fatto che “Time-Flight” era l’ultima avventura della stagione e doveva essere prodotta con i resti del budget, a quel punto davvero scarsi.

Vari set in “Time-Flight” sono di livello inferiore agli standard della serie classica di “Doctor Who” e questo la dice tutta. Evidentemente, non c’erano i soldi per produrre effetti speciali migliori e set più estesi per mostrare tutto ciò che succede, soprattutto nella parte finale, che avrebbe richiesto la preparazione di set appositi.

In quella situazione, sembra che perfino il regista e parte del cast si fossero rassegnati a girare un’avventura di basso livello perciò la regia è piatta e le interpretazioni sono spesso tutt’altro che brillanti. Dopo un’avventura molto forte dal punto emotivo come “Earthshock”, “Time-Flight” può essere davvero noiosa.

“Earthshock” aveva i suoi difetti ma aveva colpito gli spettatori con colpi di scena ben fatti mentre “Time-Flight” tra le altre cose è piatta e anche per questo contrasto con l’avventura precedente si è costruita una fama negativa. Nelle stagioni con il Quarto Dottore, forse sarebbero riusciti a farne qualcosa di buono accentuando il lato umoristico della storia ma John Nathan-Turner voleva produrre storie serie perciò in questo caso non fu possibile salvare neppure parzialmente quest’avventura.

Alla fine, “Time-Flight” è talmente brutta che può essere involontariamente divertente. È l’unico modo per considerarla in maniera positiva per il 90% dei fan di “Doctor Who”. Degli extra contenuti nel DVD, alcuni sono riempitivi ma le interviste sono interessanti per i fan della serie.

Poiché questo DVD fa parte di un cofanetto assieme ad “Arc of Infinity”, un giudizio globale dev’essere necessariamente dato solo alla fine della recensione delle avventure in esso contenute.

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