April 2018

Larry Niven nel 2010 (foto ©Ceridwen)

Laurence van Cott Niven è nato il 30 aprile 1938 a Los Angeles, in California, negli USA. Nel 1962 Larry Niven ha conseguito una laurea in matematica alla Washburn University di Topeka, in Kansas. Nel 1964 ha deciso di fare lo scrittore e ha pubblicato il primo racconto, “The Coldest Place”. Esso inizia anche il Ciclo dello Spazio conosciuto, una storia futura che copre circa un millennio di storia dai primi tentativi di espansione nel sistema solare da parte degli esseri umani.

Oltre a continuare quel ciclo, Larry Niven ha cominciato varie collaborazione con alcuni colleghi, in alcuni casi per scrivere romanzi ambientati nel suo Spazio conosciuto. La collaborazione più importante è quella con Jerry Pournelle, col quale Larry Niven ha scritto vari romanzi tra cui spiccano i due del mini-ciclo dei Motie “La strada delle stelle” (“The Mote in God’s Eye”) del 1974 e “Nell’occhio del gigante” (“The Gripping Hand”, conosciuto anche come “The Moat Around Murcheson’s Eye”) del 1993.

Larry Niven continua la sua attività di scrittore perciò possiamo aspettarci nuove opere, scritte da solo o in collaborazione. Quando ha scritto le sue prime storie di fantascienza, molti colleghi si stavano orientando verso nuove tendenze come la new wave ma lui ha preferito temi più tradizionali, che all’epoca sembravano obsoleti a molti. Niven ha saputo svilupparli in modo solido, basando le sue storie su premesse scientifiche e tecnologiche plausibili finendo per influenzare scrittori di generazioni successive.

Ritratto di Jack Williamson su Air Wonder Stories nel 1929

John Stewart Williamson nacque il 29 aprile 1908 a Brisbee, in quello che allora era chiamato il territorio dell’Arizona, negli USA. All’inizio della sua carriera, Jack Williamson venne influenzato soprattutto da Abraham Merritt ma venne anche colpito dalle opere di Miles J. Breuer e decise di contattarlo. I due finirono per collaborare pubblicando assieme opere come “The Girl from Mars” del 1929 e “Nascita di una nuova repubblica” (“Birth of a New Republic”) del 1931.

Nel 1947 Jack Williamson pubblicò il racconto “Con le mani in mano”, conosciuto anche come “…per proteggere l’uomo dal male” (“With Folded Hands”). I concetti vennero espansi e sviluppati in maniera un po’ diversa nel romanzo “Gli umanoidi” (“The Humanoids”) del 1949. L’autore scrisse un altro seguito molti anni dopo, “Il ritorno degli umanoidi” (“The Humanoid Touch”) del 1980.

Negli anni ’50 Jack Williamson cominciò una collaborazione con il collega Frederik Pohl. I due pubblicarono vari romanzi tra cui spicca la trilogia delle scogliere dello spazio: “Le scogliere dello spazio” (“The Reefs of Space”) del 1964, “Il figlio delle stelle” (“Starchild”) del 1965 e “Stella solitaria” (“Rogue Star”) del 1969.

Jack Williamson ha continuato a lavorare anche come scrittore e il suo stile si è evoluto nel corso degli anni. Ha continuato a scrivere space opera come ad esempio “I figli della Luna” (“The Moon Children”) del 1972 ma si tratta di romanzi ben più sofisticati di quelli che scriveva decenni prima.

Jack Williamson è morto il 10 novembre 2006. In quasi 80 anni di attività è passato attraverso molte fasi di evoluzione della fantascienza adattandosi alle novità e riuscendo a mantenere una freschezza nelle sue opere. È stato un autore davvero prolifico e longevo che ha segnato decenni di fantascienza.

Terry Pratchett nel 2012 (foto ©Luigi Novi / Wikimedia Commons)

Terence David John Pratchett nacque il 28 aprile 1948 a a Beaconsfield, nella contea del Buckinghamshire, in Inghilterra.

Quasi per caso, durante un’intervista a un editore, Terry Pratchett disse di aver scritto un romanzo e nel 1971 venne pubblicato come “Il Popolo del Tappeto” (“The Carpet People”). Si tratta di un romanzo di fantasy umoristica che contiene alcuni elementi che successivamente diventarono tipici delle opere dell’autore. Il romanzo venne notevolmente revisionato e pubblicato in una nuova edizione nel 1992.

Nel 1983 pubblicò il primo romanzo della serie del Mondo Disco (Discworld), “Il colore della magia” (“The Colour of Magic”), la cui fama venne aumentata da un adattamento radiofonico trasmesso dalla BBC. Pratchett scrisse altri romanzi ambientati nello stesso universo narrativo e dopo qualche anno decise di dedicari alla sua carriera di scrittore a tempo pieno.

Scrivere romanzi della serie del Mondo Disco divenne la principale occupazione di Terry Pratchett. L’universo narrativo è comune a tutti i libri e vari personaggi compaiono in più romanzi in una serie che può essere divisa in vari cicli: quello di Scuotivento, quello delle streghe, quello di Morte, quello della guardia e quello di Moist von Lipwig. Alcuni altri romanzi della serie non sono inclusi in nessun ciclo in particolare.

L’attività di Terry Pratchett è continuata fin quasi alla fine della sua vita, dettando i testi al suo assistente o usando un sistema di riconoscimento vocale. Negli ultimi anni è tornato alla fantascienza in una collaborazione con Stephen Baxter nella serie della lunga Terra, iniziata con “La lunga Terra”, il primo di cinque romanzi dei quali due sono stati pubblicati dopo la morte di Pratchett, avvenuta il 12 marzo 2015. Lo scrittore ebbe un funerale umanista.

Doctor Who - The Ark

“The Ark” è un’avventura della terza stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1966. È composta da quattro parti, scritta da Paul Erickson e Lesley Scott e diretta da Michael Imison.

Il Tardis si materializza in quella che sembra una giungla e Dodo (Jackie Lane) pensa di essere allo zoo fuori Londra pensando che sia stato usato qualche trucco per trasportarla dal luogo da dove era partita. Il Primo Dottore (William Hartnell) cerca di convincerla che loro e Steven (Peter Purves) hanno viaggiato nello spazio e nel tempo arrivando chissà dove e quando ma Dodo comincia a credergli solo con l’arrivo di strani alieni con un occhio solo.

Quando i viaggiatori vengono portato al cospetto dei Guardiani, che sono umani, viene loro spiegato che quella è un’arca che è in viaggio verso un altro pianeta con lo scopo di salvare l’umanità e altre specie terrestri. I passeggeri umani e gli alieni Monoid sono pacifici ma quando Dodo comincia a contagiarli con il suo raffreddore le conseguenze rischiano di essere catastrofiche con pazienti che non hanno difese immunitarie contro quella malattia.

Il Stephan Stanley (Alistair Petrie) in Pietà (Immagine cortesia AMC Studios / Amazon. Tutti i diritti riservati)

“Pietà” (“A Mercy”) è il sesto episodio della serie “The Terror”, un adattamento del romanzo “La scomparsa dell’Erebus” (“The Terror”) di Dan Simmons, e segue “Primo colpo vincente, ragazzi”.

Nota. Quest’articolo contiene spoiler su “Pietà”.

Il Capitano James Fitzjames (Tobias Menzies) vuole abbandonare la Erebus e la Terror assieme a tutti i sopravvissuti per tentare di raggiungere la salvezza a piedi. Per cercare di migliorare il morale degli uomini, decide di tenere una festa in maschera sul ghiaccio. Il dottor Henry Goodsir (Paul Ready) trova ulteriori prove che tutti rischiano l’avvelenamento da piombo ma il dottor Stephan Stanley (Alistair Petrie) non sembra prestargli attenzione.