Pianeta senza scampo di Robert Silverberg

Pianeta senza scampo di Robert Silverberg
Pianeta senza scampo di Robert Silverberg

Il romanzo “Pianeta senza scampo” (“The Longest Way Home”) di Robert Silverberg è stato pubblicato per la prima volta nel 2002. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nei nn. 1493 e 1637 nella traduzione di Fabio Feminò. L’ultima edizione è disponibile anche in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK e in formato ePub su IBS.

Joseph Keilloran è un adolescente erede di una Grande Casa dei Padroni che governano Patria ma tutto cambia per lui mentre è ospite di un’altra Grande Casa, a migliaia di chilometri da casa sua. Una notte, una ribellione del Popolo rovescia il governo dei Padroni e Joseph riesce a malapena a fuggire.

Falliti i tentativi di comunicare con l’esterno, Joseph può solo fuggire per evitare di essere ucciso. Non sa quanto sia diffusa la ribellione e potrebbe essere costretto a percorrere migliaia di chilometri per tornare a casa sua. Gli rimane solo la speranza che la sua famiglia sia ancora viva e deve affidarsi all’aiuto degli Indigeni e di altre specie di native di Patria come gli strani Noctambuli.

Nello sviluppo di “Pianeta senza scampo”, Robert Silverberg si basa su alcuni elementi molto classici. È un tipo di storia che una volta sarebbe stato definita “juvenile” mentre oggi si usa l’etichetta “young adult” ed è un romanzo di formazione. La trama è centrata attorno a una sorta di odissea perché il protagonista è costretto a intraprendere un lungo viaggio verso casa sua.

La storia è ambientata su Patria, un pianeta colonizzato dagli esseri umani nel corso di due ondate prima da quelli conosciuti come il Popolo e successivamente da quelli conosciuti come Padroni, che ne hanno preso il controllo creando una sorta di società feudale. Patria ha anche molte forme di vita native tra cui gli Indigeni, che sono senzienti e hanno una loro civiltà con contatti limitati con gli umani, e i Noctambuli, dotato di una certa intelligenza.

Joseph è il primogenito della Grande Casa Keilloran ed è cresciuto con la consapevolezza che un giorno ne erediterà il controllo da suo padre. La sua educazione è stata improntata a quella prospettiva. La società in cui vive è stabile con i Padroni che si prendono cura del Popolo, o almeno così è stato insegnato a Joseph.

Tutto cambia quando il Popolo inizia una ribellione mentre Joseph è ospite di un’altra Grande Casa. I membri della Grande Casa locale vengono uccisi e Joseph è costretto a fuggire per evitare la stessa fine. I normali sistemi di comunicazione sono stati messi fuori uso perciò per il giovane non è possibile mettersi in contatto con la sua famiglia. Può solo nascondersi e intraprendere un lungo viaggio verso casa.

Il viaggio di Joseph lo porta a contatto con gli Indigeni e la loro cultura e questo, assieme ad altre difficoltà che incontra, lo costringe a rivedere il suo modo di pensare e ciò che gli è stato insegnato. C’è un viaggio interiore contemporaneamente a quello fisico perché nel suo corso deve riflettere su ciò che sta succedendo su Patria e sui suoi incontri.

Per sviluppare la storia dell’odissea di Joseph, Robert Silverberg ha creato un mondo con una storia complessa che ospita varie specie senzienti che hanno diverse culture. Per molto tempo i Padroni hanno sostanzialmente ignorato la cultura del Popolo e hanno avuto rapporti molto limitati con le altre specie con cui condividono Patria.

Per sopravvivere, Joseph è costretto ad assumere un atteggiamento molto diverso da quello che gli è stato insegnato. Senza tecnologie come i mezzi di comunicazione e soprattutto i veicoli a cui è abituato, il ragazzo è costretto ad affidarsi alle sue forze ma ancor di più sull’aiuto da parte di qualcun altro.

Robert Silverberg evita alcuni cliché di questo tipo di storia. Ad esempio, Joseph è l’erede di una famiglia ricca ma non è viziato, al contrario prende molto seriamente la prospettiva che un giorno dovrà gestire la Grande Casa Keilloran. Per questo motivo, si impegna nello studio e dopo la ribellione usa la sua intelligenza per affrontare le difficoltà, adattandosi a situazioni del tutto nuove.

Per queste caratteristiche, “Pianeta senza scampo” è un romanzo in cui c’è avventura ma soprattutto molta introspezione. Non ci sono grandi invenzioni né elementi particolarmente originali ma secondo me è ben fatto. Non è certamente al livello dei capolavori di Robert Silverberg ma complessivamente mi è parso un buon romanzo. Se vi piacciono le storie introspettive e per voi non è un problema un ritmo lento di una storia concentrata su un unico personaggio può valere la pena leggerlo.

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