
Il romanzo “House of Suns” di Alastair Reynolds è stato pubblicato per la prima volta nel 2008. È al momento inedito in Italia.
Campion e Purslane sono in ritardo di parecchi anni alla periodica riunione della Linea Gentian, di cui fanno parte. La loro situazione è resa più complicata dal fatto che hanno una relazione e ciò è punibile ai sensi delle leggi della loro Linea. Parte del loro ritardo è dovuta a una deviazione per trovare un’altra astronave per sostituire quella di Campion.
Contrattando con un venditore di astronavi usate privo di scrupoli, Campion e Purslane trovano Hesperus, un robot membro del cosiddetto Popolo delle Macchine, e lo soccorrono. Ciò potrebbe metterli in buona luce con il resto della loro Linea ma quando si avvicinano al sistema in cui era iniziata la riunione captano un segnale di allarme. Un altro membro della Linea ha trasmesso un messaggio in cui avvisa di un terribile attacco contro la Linea Gentian. A Campion e Purslane non resta che cercare i sopravvissuti per trovare i colpevoli.
Alastair Reynolds è uno dei più celebri scrittori di space opera del terzo millennio, soprattutto per la serie iniziata con il romanzo “Rivelazione“, ambientata alcuni secoli nel futuro. In “House of Suns” l’autore va molto oltre espandendo un’idea sviluppata per la prima volta alcuni anni prima nel romanzo breve “Thousandth Night”.
La trama principale di “House of Suns” è ambientata circa sei milioni di anni nel futuro. L’umanità si è diffusa in tutta la galassia creando varie civiltà umane e postumane. L’unica altra forma di vita senziente è costituita dal Popolo delle Macchine, una civiltà di robot.
Tra le civiltà umane c’è quella delle Linee, famiglie composte dai cloni di un progenitore con qualche variante dato che i membri sono sia maschi che femmine. Essi viaggiano nello spazio piuttosto che vivere sui pianeti e una volta ogni 200.000 anni tengono una riunione.
“House of Suns” ha come protagonista la Linea Gentian, composta dai cloni di Abigail Gentian. Una caratteristica dei rapporti tra i membri della Linea è quella di scambiarsi i ricordi, rendendo i loro legami ancor più stretti. I vari cloni sono individui e hanno personalità anche molto diverse tra loro, eppure c’è un fortissimo senso di appartenenza alla Linea.
Questa caratteristica è fondamentale nel romanzo ed è sottolineata dal modo in cui Alastair Reynolds narra la storia. Essa è narrata in prima persona ma la trama principale alterna i punti di vista dei Campion e Purslane mentre i flashback sono raccontati dal punto di vista di Abigail. All’inizio questa scelta può confondere un po’ il lettore ma ha senso pensando che i membri della Linea Gentian si possono scambiare i loro ricordi perciò chiunque di loro potrebbe raccontare la storia dal punto di vista di più persone.
Questo enorme scenario galattico racchiude una serie di misteri e segreti che formano la base della storia. Sullo sfondo c’è l’Assenza, la misteriosa scomparsa della galassia di Andromeda, di cui nessuno conosce la causa. Il mistero principale è rappresentato dall’attacco contro la Linea Gentian. Chi mai potrebbe volere la distruzione di quella Linea e perché?
I sopravvissuti all’attacco devono innanzitutto cercare di trovare un riparo dove riorganizzarsi, cercare di capire chi li voglia uccidere e stabilire un piano per contrattaccare. Hesperus, il robot soccorso da Campion e Purslane, è uno dei pochi alleati che hanno.
Alastair Reynolds sviluppa la storia in maniera davvero sofisticata tra viaggi interstellari, incontri con altri robot e postumani e complesse indagini. La trama principale riguarda un periodo relativamente limitato di anni ma i flashback che raccontano la storia di Abigail sono ambientati nel XXXI secolo e assieme ad altri elementi del romanzo abbracciano in vari modi milioni di anni.
La soluzione di vari misteri sta in segreti antichissimi dal punto di vista di chi vive sei milioni di anni nel futuro. Ciò, unito alla storia dell’origine della Linea Gentian, dà a “House of Suns” una scala spaziale e temporale davvero enorme. In quest’immensa ambientazione, certe scelte possono avere conseguenze imprevedibili anche milioni di anni dopo.
Per ottenere questa complessità, Alastair Reynolds deve inserire molte informazioni nel corso del romanzo e soprattutto nella prima parte, dove getta le basi della storia, il ritmo tende a essere lento. Lo sviluppo dei personaggi è buono, soprattutto dei protagonisti ma anche qualche comprimario.
Se per voi l’universo della serie della Rivelazione non era abbastanza, “House of Suns” farà per voi! Nonostante qualche pesantezza nello sviluppo della storia, secondo me è complessivamente un eccellente romanzo che non può mancare nella collezione dei fan delle space opera.