Una nuova mappa dei fondali marini rivela migliaia di nuove montagne

La nuova mappa dei fondali marini (Foto cortesia Scripps Institution of Oceanography. Tutti i diritti riservati)
La nuova mappa dei fondali marini (Foto cortesia Scripps Institution of Oceanography. Tutti i diritti riservati)

Una ricerca pubblicata sulla rivista “Science” ha mostrato una mappa molto accurata dei fondali marini del mondo che include migliaia di montagne sottomarine finora sconosciute. I ricercatori, guidati da David Sandwell della Scripps Institution of Oceanography, hanno condotto questo studio utilizzando dati satellitari raccolti nel corso degli anni scorsi.

Oggi possiamo esaminare mappe complete della Luna e perfino di Marte, al contrario abbiamo mappe che coprono forse il 10% dei fondali oceanici. L’acqua salata è opaca alle tecniche standard usate per mappare le montagne sulla terraferma e l’uso di ecosonar installati su navi richiede uno sforzo enorme per effettuare il lavoro.

Questo problema è stato affrontato in maniera diversa sfruttando gli strumenti di alcuni satelliti, in particolare del Cryosat dell’ESA e del Jason 1 della NASA e del CNES, l’agenzia spaziale francese. Si tratta di due satelliti costruiti per mappare rispettivamente gli oceani e le calotte polari. Entrambi sono dotati di radar che hanno rilevato dati molto utili anche per mappare i fondali marini.

Le caratteristiche della superficie degli oceani sono determinate anche da quelle esistenti sul fondo. Vette e valli esistono sulla superficie rispecchiando in scala molto ridotta quelle sul fondo. Il leggero aumento della gravità causato da masse di roccia che formano monti sottomarini attrae l’acqua sopra di essi. Queste caratteristiche possono essere rilevati da radar altimetrici dallo spazio.

Il satellite Cryosat, ma in realtà è il Cryosat-2 perché il primo andò distrutto al lancio per un problema del razzo vettore, è stato lanciato l’8 aprile 2010. Il suo strumento SIRAL (SAR/Interferometric Radar Altimeter) funziona nella modalità più avanzata sulle superfici ghiacciate ma è sempre attivo. Questo radar altimetrico continua a lavorare anche quando il satellite è sopra gli oceani fornendo informazioni utili per ricerche come quella pubblicata su “Science”.

Il satellite Jason-1 è stato lanciato il 7 dicembre 2001 come successore della missione TOPEX/Poseidon, una precedente collaborazione tra NASA e CNES per mappare la topografia della superficie degli oceani. La sua missione è ufficialmente terminata il 3 luglio 2013 dopo che l’ultima trasmittente aveva cessato di funzionare. Anch’esso era dotato di un radar altimetrico che ha fornito una grossa mole di dati sulla topografia degli oceani.

La nuova mappa creata grazie a questa ricerca migliorerà anche le mappe di Google ma avrà anche usi molto importanti. Essa è molto più accurata rispetto a quella migliore esistente in precedenza e ha permesso di scoprire nuove dorsali. Le zolle geologiche si frantumano in loro corrispondenza allontanandosi a causa del magma che esce dal mantello. È la deriva dei continenti, legata anche ad attività vulcaniche e telluriche. Conoscere meglio i fondali marini permetterà di capire meglio anche questi fenomeni distruttivi.

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4 Comments


  1. Un interessante post,con importanti Info..

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  2. leggere articoli come questo è sempre molto interessante, perchè si scoprono sempre delle cose nuove e che ci interessano da vicino

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